DE ANGELIS, Domenico
Olivier Michel
Figlio di "Bartholomeo Turreggia vel De Angelis" e di Maria Ursula Baldelli. nacque il 15 febbr. 1735 a Ponzano (provincia di Roma) e venne battezzato nella parrocchia [...] , influenzato dai Carracci, rimane legato - senza averne la violenza - a quello del suo maestro, Benefial, e passa Itre Pichler, maestri di gliptica, Vienna 1844, p. 29).
Non bisogna confondere il D. con due suoi contemporanei omonimi: uno ...
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LEONZIO
Gianluca Borghese
Non sono note le origini familiari di L., la cui nascita è da porre nella seconda metà del VI secolo.
All'epoca dell'imperatore romano d'Oriente Maurizio (582-602) L., grazie [...] segnata da un clima d'angoscia e paura, suscitato dalle modalità, non sempre regolari, con le quali si svolsero gli interrogatori, distinti in alcune circostanze dal ricorso alla violenza fisica e conclusi anche con pene corporali; a ciò si aggiunse ...
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CASALI, Francesco Senese
Franco Cardini
Nato postumo da Francesco di Bartolomeo e da Chiodolina da Varano nel marzo del 1376, fu tenuto a battesimo da tre oratori senesi; perciò gli fu imposto il nome [...] di Francesco - Uguccio Urbano - che si era associato con la violenza e il delitto alla signoria, li fece richiamare in città.
La dal risentimento di qualche cortigiano offeso e messo da parte; non è molto probabile che dietro vi sia stata la manovra ...
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BOLDETTI, Marcantonio
Nicola Parise
Nato a Roma il 19 nov. 1663 da agiata famiglia d'origini lorenesi, compì i propri studi al collegio Ghisleri, abbracciando lo stato ecclesiastico ed attendendo, soprattutto, [...] dommatiche che stavano ormai per riprendere con raddoppiata violenza. In questa temperie, che vedeva la al buon genio degli eruditi", si disponevano in un'opera, che non doveva riuscir descrittiva, ma apologetica, e meglio, un trattato canonico sulle ...
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CITTADELLA, Giovanni
Paolo Preto
Nato a Padova il 7 marzo 1806 dal conte Francesco e da Lucia Raspi, ricevette un'ottima educazione classica sotto la guida dell'abate Nodari, docente di latino nel locale [...] e le opere, che il C. "si affacciò alla storia non con lo sguardo freddo dell'indagatore, ma con l'entusiasmo e Impero romano, monarchia multinazionale, "un complesso d'invasioni, una violenza contro natura, che, come tutte le simili, doveva prestq o ...
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CANALE, Emanuele
Maristella Cavanna Ciappina
Uomo politico genovese di parte popolare, svolse un ruolo di primo piano negli avvenimenti che interessarono la Repubblica di Genova negli anni tra il 1505 [...] da 300 fuorusciti al comando di Anton Maria Fieschi; questi non si mostrò per nulla intimorito né dall'arrivo del brigantino, la funzione di guida presso i popolari, reagirono con violenza: Il 27 gennaio, radunata una quarantina di sbandati presso ...
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CESANO, Gabriele Maria
Franca Petrucci
Nacque a Pisa da Leonardo, presumibilmente non molto prima del 10 genn. 1490, giorno in cui gli fu impartito il battesimo. Compì studi giuridici e con ogni probabilità [...] morte del giovane con estrema amarezza, per la "scelerata violenza" che gli sarebbe stata fatta e su cui invocava si sostenne che visitò la diocesi e tenne un sinodo, ma di ciò non si hanno prove.
Agli inizi del suo presulato, nel marzo del 1558, ...
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ALBERGATI, Fabio
Elena Fasano Guarini
Nacque a Bologna nel 1538 da Filippo e da Giulia Bargellini. Le notizie sulla sua vita sono scarse e non prive di incertezze. Chiamato ad Urbino da Guidubaldo della [...] il Bodin, che sostiene aver avuto lo stato origine per violenza in una società patriarcale, l'A. afferma che esso rigidamente cattolico.
Il principe, che, a garanzia di moralità (e non tanto per porre un limite all'assolutismo), deve essere eletto da ...
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DANDOLO, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia dopo il 1362, anno del matrimonio di suo padre, Benedetto di Pietro, con Agnesina Giustinian.
Le cospicue ricchezze famigliari - nel 1379 il padre era [...] a lui dedicate, una nota di prudente riserva, che purtroppo non ha perso del tutto la sua ragion d'essere: "...quando in i disordini provocati dagli sbandati, a rispondere con violenza alla violenza, finché "pose il tutto in quiete e sicurezza ...
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CASSOLI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Reggio Emilia il 19 sett. 1749 dal conte Antonio e da Caterina Pegolotti. Formatosi nel collegio dei gesuiti di Reggio, dal quale uscì nel 1768, si distinse [...] civile "sull'esempio della natura che nulla opera con violenza", secondo le massime moderate da lui espresse a Giovanni farebbero pensare all'Alfieri, se la raccolta del C. non stemperasse assai di frequente questi esiti perentori con i più sinuosi ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...