PAVOLINI, Alessandro
Giovanni Teodori
PAVOLINI, Alessandro. – Nacque a Firenze il 27 settembre 1903 da Paolo Emilio e Margherita Cantagalli.
Il padre (1864-1942) era un indologo di fama internazionale [...] Ciano, del quale ebbe cura di non far pervenire le domande di grazia a Mussolini.
Per Pavolini non vi fu più alcuno spazio per la ind.; M. Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista, Milano 2003, ad ind.; 1933-2003. Le ...
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CROCE, Giuseppe
Antonio Castelli
Nacque a Somma Lombardo (Varese) il 18 apr. 1853, da Carlo e da Clementina Giusti. Cominciò a lavorare da fanciullo come selciatore, e poi fu garzone di bottega. Analfabeta, [...] anni si trasferì a Milano dove imparò il mestiere del guantaio. Non sappiamo quali furono i suoi primi approcci all'attività politica, ma resistenza) così da poter "esercitare... senza usar violenza, un'imposizione morale a danno dei proprietari" ...
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DE BENEDICTIS, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque ad Ostuni (Lecce) il 20 genn. 1622, da una famiglia di oscura origine. Priva d'avvenimenti di rilievo la sua vita, tutta dedicata con intensa [...] 'opera per scendere sul terreno del pamphlet polemico, quando ancora non si era concluso il processo agli ateisti, con la sua opera , che vedevano in tale provvedimento un grave atto di violenza volto a soffocarne la voce, valse a rimandare di un ...
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GUIDACCI, Margherita
Simona Carando
Nacque a Firenze il 25 apr. 1921 da Antonio, avvocato, e da Leonella Cartacci.
Figlia unica, trascorse un'infanzia e un'adolescenza solitarie, a contatto con un mondo [...] successivi: il vivere, di cui si avverte l'impeto, non è che un andare verso la fine, tutto si trasforma sé la sofferenza del più debole, dell'oppresso e denuncia la violenza in ogni sua forma, secondo una concezione etico-politica cristiana che fu ...
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FEDERICI, Mario
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a L'Aquila il 3 giugno 1900 da Antonio, impiegato dello Stato, e Giuditta Del Giudice, secondo di sette figli. Diplomatosi all'istituto tecnico della sua [...] una struttura fortemente autoritaria e di una ideologia intrisa di violenza, ne uscì e si allontanò da ogni attività politica. , ritorna alla propria realtà e si rende conto che per lui non c'è più posto né in seno alla società, né in famiglia ...
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BIAGIO
Francesco Artizzu
Sono ignoti l'anno e il luogo della nascita di questo arcivescovo di Torres. Proveniva dalla diocesi di Nevers, dove godette di quelle prebende, che, dopo la sua elezione alla [...] locale. Di rapporti assai tesi di B. con questo, anche se non si precisa l'occasione, parla infatti la lettera del 3 luglio 3 sett. 1211), accusandolo insieme di altre colpe, quali la violenza su donne, tra cui la moglie del giudice turritano, e l ...
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DE FINETTI, Gino
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio dell'ingegnere Giambattista, di antica famiglia di Gradisca, e di Anna Radaelli, padovana, nacque a Pisino d'Istria il 9 agosto 1877. mentre il padre [...] il secondo conflitto mondiale il rifiuto di quella brutale violenza si fece più serio e commosso. Gli scorci Gorizia nella storia dell'arte, in Gorizia viva, Gorizia 1973 (pp. non num., con fig.); L. Menegazzi, Il Manifesto italiano 1882-1925, Milano ...
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GUERRESCHI, Giuseppe
Francesca Franco
, Nacque a Milano il 15 luglio 1929 da Primo e Rosa Pecora. Dopo gli studi commerciali si impiegò, nel dicembre 1946, presso una banca milanese e, contemporaneamente, [...] alla realizzazione di tre cartelle di incisioni sul tema La violenza (1961, 1962, 1964). Contemporaneamente, iniziò a esporre Modena, collezione privata), che la segreteria della Biennale non espose, venne riproposto alla fine dell'anno alla galleria ...
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PIGNATELLI, Ascanio
Luca Torre
PIGNATELLI, Ascanio. – Nacque a Napoli, probabilmente intorno al 1533, nel seggio di Nido, dall’unione tra il marchese Scipione e la seconda moglie, Isabella Caracciolo.
Dopo [...] Scipione nel 1588 e Marcello nel 1591. All’inizio del 1592 non mancò di ricevere Tasso a Napoli insieme con i principali letterati in età giovanile, rappresentava un fiume impetuoso la cui violenza è tuttavia contenuta da un argine (a simboleggiare la ...
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ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...] progressiva radicalizzazione, riflessa nella violenza del linguaggio, delle speranze nella Index der verbotenen Bùcher, II, Bonn 1885, p. 963 (l'opera dell'A, non fu Posta all'Indice come erroneamente in Boffito, v. oltre); F. Novati, Delle antiche ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...