GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] missione a Firenze che, per l'opposizione del Guerrazzi, non riuscì a raggiungere lo scopo di convincere la Toscana ad sua critica del mazzinianesimo assunse toni di inusitata violenza e il suo repubblicanesimo svanì nella definitiva accettazione ...
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CANENSI, Michele
MMiglio
Del C. non si conosce l'anno di nascita e solo con larga approssimazione si può pensare al terzo decennio del sec. XV; ugualmente sconosciuto il luogo natale, anche se sempre [...] vicario di Manciano (Grosseto) che ha fatto violenza contro Taddeo Pisano, familiare e cappellano del 3057), ff. 209v-214 (cfr. Kristeller, II, p. 254); l'operetta non sfugge certo ai condizionamenti dell'occasione per cui fu composta, ed è un lungo ...
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DAUFERIO, detto il Profeta
Paolo Bertolini
Uomo politico beneventano, nacque intorno alla metà del sec. VIII, probabilmente nella capitale del principato, da nobilissima e potente famiglia di stirpe [...] II, aveva cercato con ogni mezzo, anche con la violenza, di impedire ogni aumento dell'influenza di Sicone nel dopo il suo ritorno in patria, perché le fonti a noi note non fanno più cenno di lui per avvenimenti occorsi durante i principati di Sicone ...
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PAZZI, Cosimo de'
Vanna Arrighi
PAZZI, Cosimo de’. – Nacque a Firenze il 9 dicembre 1466 da Guglielmo di Antonio e da Bianca di Piero de’ Medici, sestogenito di una numerosa progenie di sedici figli.
La [...] di Prato (29 agosto 1512), episodio di inaudita violenza che aveva piegato la volontà di resistenza della Repubblica 118; Polizzotto-Kovesi, 2007, pp. 112 s.), ma non poté o non volle prendere provvedimenti atti a impedirla. Mentre altri, come ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] personalità stessa del D., preso in un ingranaggio di cui non seppe capire il meccanismo.
In effetti la lotta ingaggiata dalla di giustificare l'incesto e addirittura d'aver usato violenza carnale. Emersero tuttavia anche testimonianze a favore del D ...
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ENDRICI, Celestino
Iginio Rogger
Nacque a Don (Trento) nell'alta Anaunia il 14 marzo 1866 da Giovanni Battista e da Giovanna Chilovi, in una famiglia contadina, dalla quale erano usciti già altri sacerdoti [...] , convogliando su di sé consensi più vasti e più laici.
Non per questo però si aveva un disimpegno del vescovo dall'azione e alfine, nel 1926, giunse a impossessarsi con brutale violenza delle strutture che la sorreggevano. Il concordato del 1929 ...
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LANDUCCI, Luca
Stefano Calonaci
Nacque nel 1437, probabilmente a Firenze, da Antonio di Luca e da una non meglio nota Angela.
Il padre del L. possedeva un piccolo patrimonio di beni immobili, ricevuti [...] da un anonimo, forse un suo parente. Non è certo se il L. ne abbia non compromessi con il passato governo. L'attenzione del L. si appunta inoltre anche sui fatti notevoli o "mirabili" del costume e della società, soprattutto quelli di violenza ...
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LANZILLO, Agostino
Daniele D'Alterio
Nacque a Reggio Calabria il 31 ott. 1886 da Salvatore e Giuseppina Cosile; dopo gli studi superiori si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza presso l'Università [...] filosofia della vita ci è stata data dalla teoria della violenza. Questa teoria risolve quindi la crisi del marxismo" Problemi economici e sociali dei secoli XIX e XX, che, seppur non portato a termine, venne pubblicato da E. Rota nelle Questioni di ...
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CAPRANICA, Giovan Battista (Flavius Panthagatus)
Massimo Miglio
Nacque forse a Roma, nella prima metà del sec. XV, da Antonio; fu fratello di Nicolò e di Girolamo. Poche sono le notizie sugli inizi della [...] fuit". In ogni caso aspetti e tensioni e violenza da faida familiare l'episodio acquistò in seguito n. 1); l'Altieri nei Nuptiali lo ricorda con E. Buccabella; e non manca all'elenco il Porcellio. A lui poi Pomponio dedicava il De magistratibus ...
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BUSACCA, Raffaele
Francesco Brancato
Nacque a Palermo da Giacomo, marchese di Gallidoro, e da Rosalia Costantino il 10 genn. 1810. Compiuti i primi studi nella città natia presso i padri dell'oratorio [...] memoria Degli zolfi e della Compagnia Taix in Sicilia (Palermo 1839) non solo mise in luce le "enormi perdite" e "il nessun utile fondamentali della società, quando dall'opinione si passa alla violenza, allora il male che produce l'associazione è in ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...