DE RUBEIS, Giovanni Battista
Paolo Goi
Nacque a Tarcento (Udine) il 22 genn. 1743 da Bartolomeo ed Eleonora Freschi. Studiò a Bologna, presso E. Lelli e G. Marchesi detto Sansone, negli anni 1759-1762, [...] 38, le incisioni di F. Novelli del 1795 e Perini, 1888) non che di ispettore alle opere d'arte.
Membro dell'Accademia di Venezia e I in cui si ripudia l'edizione parigina come estorta con violenza e zeppa di errori.
La critica che il Maniago muove al ...
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Pabst, Georg Wilhelm
Sandro Bernardi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz il 27 agosto 1885 e morto a Vienna il 29 maggio 1967. Autore di vastissima cultura e di gusto raffinato, adattò [...] di un viscido e anziano protettore dal sorriso lubrico, Schilgoch. Quando s'insedia in una famiglia alto-borghese, Lulu non tarda a scatenare la violenza del desiderio fra l'uomo che l'ha sposata, Peter Schön, e Alwa, suo figlio. Peter la scopre in ...
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GERALDO
Irene Scaravelli
Non conosciamo il luogo e la data della sua nascita; secondo Leone Marsicano era di origine tedesca. Fu monaco a Montecassino e venne ordinato arcivescovo di Siponto (Foggia) [...] che dodici anni prima - per essersi opposto con violenza alla soppressione della liturgia e della lingua slava voluta il 6 febbraio di un anno a noi ignoto, che deve comunque essere posto non molto oltre il 1080.
Il giorno e il mese della morte di G. ...
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MANUZZI, Giuseppe
Antonio Carrannante
Ultimo di cinque figli, nacque il 18 marzo 1800 in località Bulgaria (frazione di Cesena) da Francesco e da Maddalena Magnani.
Ancora fanciullo fu ospitato da un [...] dalla lingua provenzale (Firenze 1841), con tale violenza da indurre il M. a ricorrere al principe Reggio Emilia 1934, pp. 237-311; G. Montani, XLVIII Iscrizioni di G. M. non più stampate (Prato 1828), in Antologia, aprile 1828, pp. 114 s.; Lettere di ...
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CORTESE, Leonardo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 20 maggio 1915 da Luca, impresario teatrale e giornalista, e da Bjeatrice Arena. Fratello di Guglielmo, che diverrà impresario e organizzatore teatrale [...] delle Arti di Roma, 26 maggio 1951) e apparve in taluni filin non importanti come Il capitano di Venezia di G. Puccini (1954) e con il passato, diresse il suo terzo ed ultimo film, Violenza sul lago (1954), dopo il cortometraggio Chi è di scena? ...
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IGLIORI, Ulisse
Benedetta Garzarelli
Nacque a Firenze il 18 dic. 1895, da genitori ignoti. In giovane età, privo di mezzi, abbandonò lo studio e si arruolò nella marina mercantile, girando il mondo [...] per arrestarsi alle porte di Roma. A quel punto l'I., non appena ebbe saputo che il re aveva dato l'incarico a Mussolini, , Firenze 2000, ad ind.; M. Fanzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista, Milano 2003, ad indicem. ...
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FAUZONE, Cristoforo
Claudio Rosso
Nacque intomo al 1593 (secondo A. Manno, infatti, al momento della morte, avvenuta nel 1657, aveva sessantaquattro anni) da un'eminente famiglia di Mondovì, che sin [...] suoi interventi presso la duchessa in merito ad atti di violenza commessi nel territorio del marchesato e, in parallelo, la fuoco, e particolarmente dei sorci, quali possono fare molti danni et non v'è modo di scacciarli" (27 marzo 1647).
L'8 marzo ...
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LANZONE da Corte
Francesca Roversi Monaco
Si ignora il luogo della nascita, avvenuta presumibilmente verso gli inizi dell'XI secolo, poiché in base alle fonti narrative L. risulta attivo in Milano fra [...] un miles ai danni di un uomo del popolo. La violenza della lotta costrinse capitanei e valvassori - seguiti dopo pochi di fondamento (Manipulus florum, col. 623; Chronicon maius, p. 616).
Non sono noti né il luogo, né la data di morte di Lanzone. ...
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COCCAPIELLER, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Roma il 3 ott. 1831 da Giuseppe, di origine svizzera, e Luigia Apolloni. Suo padre, che lavorava allo spaccio normale dei sali e tabacchi, lo mandò a studiare [...] marcato. In questo clima di incertezza e frustrazione, parole cariche di animosità e violenza e che si richiamavano ad un sia pur generico e vago senso di onestà e giustizia non potevano non suscitare consensi. Agivano inoltre a favore del C. altri ...
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Odio
Anna Sabatini Scalmati
La parola odio indica uno stato emotivo di grave e persistente avversione verso qualcosa o qualcuno. Passione opposta all'amore, l'odio è un sentimento d'acuta ostilità, [...] o altrui.
L'odio si differenzia dalla semplice inimicizia e antipatia per il fatto che questi stati emotivi non comportano violenza, né implicano necessariamente il male dell'altro. Si può provare radicata antipatia nei confronti di una persona senza ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...