CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] 1781: "Dopo l'epoche tartare dei Gengiscani e dei Tamerlani non offre la storia esempio alcuno de' sì rapidi e vasti lo stesso Joseph Kaunitz, ricordandogli la sua popolarità e la violenza della "veritiera" satira anticateriniana dei suoi versi, gli ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] Popolo avrebbe potuto vincere i grandi, ma per lo migliore e per non fare battaglia cittadinesca, avendo alcuno mezzo di frati e di buona ecclesiastica di reintegro di beni alienati con la violenza, fatto di incidenza politica ed economica all'epoca ...
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PIER DAMIANI
Umberto Longo
(Petrus Damiani, Petrus peccator), santo. – Nacque tra la fine del 1006 e gli inizi del 1007 a Ravenna. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Monaco, cardinale vescovo, diplomatico, [...] tra il 1031-32 e il 1035 Pier Damiani insegnò a sua volta – non sappiamo se a Parma o a Ravenna – attirando folle di studenti e conseguendo G. Tabacco, Pier Damiani fra edonismo letterario e violenza ascetica, in Spiritualità e cultura nel medioevo. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] avvaleva del magistrato neppure per difendere i suoi diritti e risolvere controversie, non resisteva alla violenza, disprezzava la proprietà privata e la possibilità di ottenere profitti attraverso il lavoro di contadini sottomessi (Kot 1957). Sulla ...
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ATTI, Isotta degli
Augusto Campana
La celebre amante, poi moglie, di Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini, fu figliuola di Francesco di Atto degli Atti, agiato mercante di lane e cambiatore, [...] madonna Ixotta"; e i versi del rimatore malatestiano Tracalo da Rimini: "Non basta i nostri e i peregrini sassi Agli archi, a le colonne amistà' erasi indotto a sposare, così ingannato dalla violenza dell'amor suo e dagli applausi de' cortigiani, la ...
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CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] del male, facendo propria l'immagine che, con estrema violenza ma anche genericità di espressionio oscurità di allusioni, ne [1967], p. 371 n. 2). Meritato è, quindi, il sia pur non unanime successo che il C. ottenne, e che è testimoniato, più che da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] morale in quello politico e la necessità dell’uso della violenza. Di qui la già ricordata insistenza sulle premesse soggettive e e Galileo Galilei, si era sì «oscurata» nel Medioevo, ma non fino al punto da scomparire, se è vero che in Bernardo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] mossi e drammatici il volgere di una storia in cui violenza e conflitto si danno, a seconda dei casi, come cristiana e del santo re Luigi, hanno in tale orrore quel delitto, che non v’è popolo che più lo aborra sulla faccia della terra (p. 293). ...
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BALBANI, Tommaso
Gemma Miani
Nacque a Lucca il 30 apr. 1515, secondogenito di Francesco, mercante e patrizio lucchese, e di Maddalena Mei. Fu avviato da giovane alla mercatura nella ditta fondata dal [...] carattere del mercante lucchese, scoprendone una nota di violenza che si rinnoverà poi nel comportamento, del primogenito d'oro in oro, da pagare a Dole o a Grey in Borgogna, non lontano da Lione. La lettera di cambio, accettata da Matteo a Lione il ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] infallibile tramontana" cui aggrapparsi come ancora di salvataggio nello smarrimento provocato dallo spettacolo di violenza e sopraffazione, d'inganno e raggiro che per poco non l'ha travolto. Ci si salva dall'orrore se determinati alla vita virtuosa ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...