DE MAIO, Paolo
Mario Alberto Pavone
Figlio di Giovanni Pietro e di Ovidia Izzo, nacque a Marcianise (Caserta) il 15 genn. 1703.
Il De Dominici (1745), inserendolo tra i discepoli di Francesco Solimena, [...] all'esito dell'Assunta sulla volta della stessa chiesa, non si mostrava incline ad assecondare i ripensamenti del Solimena luminosa dimensione atmosferica, tendevano a neutralizzare la violenza degli sbattimenti chiaroscurali solimeneschi al fine di ...
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CATANIO, Francesco Costanzo
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel 1602. La tradizione lo dice dapprima a Ferrara allievo dello Scarsellino, poi a Bologna (1625-27) alla scuola del Reni. Tuttavia in [...] . Matteo, realistica rappresentazione della scena di violenza, ambientata però in una studiata architettura che Gonzaga che rinuncia alla signoria di Castiglione. Numerose altre opere non più rintracciabili si trovano citate nelle fonti (Riccomini, p. ...
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BAZZANI, Luigi detto il Bazzanetto
Elena Povoledo
Figlio di Alessandro, nacque a Bologna l'8 nov. 1836. Allieva dell'Accademia di Belle Arti di quella città, studiò prospettiva con F. Cocchi dal quale [...] 1867-68) e delle Due amiche di Teresa Seneke (1869), mentre non è documentabile, ora, la sua attività presso il Costanzi. È luminosità intensa e diffusa, senza ombre.
Per questa insolita violenza di mezzi pittorici il B. fu considerato dai suoi ...
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ALIBERTI, Giovanni
Rosalba Amerio
Pittore, nato a Canelli il 5 marzo 1662. Si trasferì ben presto ad Asti, dove sposò una Maria Teresa. Non si conosce la sua formazione artistica. Secondo il Lanzi egli [...] chiesa del Carmine a Torino. Egli aveva condotto una vita piuttosto sregolata (nel 1726 era già implicato in un fatto di violenza a Saluzzo e dal 1762 al 1770 fu in prigione) e aveva svolto anche un'attività letteraria: nel 1737 aveva pubblicato ...
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D'AMATO (Amato), Gennaro
Paola Pallottino
Nacque a Napoli il 1° apr. 1857 da Ferdinando e da Maria Raiola. Amico ed allievo di Morelli, Mancini e Gemito, fu illustratore e saggista, oltre che pittore. [...] ", alla cui interpretazione egli "presta la sintetica violenza di un pregevole e abilissimo segno che, nell . 164 e passim; M. Faustinelli, L'avventura e l'immagine, in L'isola non trovata, atti a cura di G. Cusatelli, Milano 1982, p. 178 e passim ...
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CHIGNOLI, Girolamo
Gabriello Milantoni
Nato a Milano presumibilmente attorno ai primi anni del sec. XVII, il C., come ad evidenza risulta dalle opere che di lui restano, s'educò quasi unicamente a stretto [...] nella chiesa milanese di S. Simpliciano. I tre dipinti puntano direttamente al Cerano, di questo mutuando non già le crude immagini emergenti con violenza per improvvisi sbattimenti di luce, bensì il modo che il Crespi adottò alla fine degli anni '20 ...
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BIGGI, Giovanni
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Roma nel 1847. Pittore, allievo di L. Amici, esordì, per quanto si può dedurre dalla scarsa bibliografia sull'argomento, con opere di soggetto storico [...] in via Nazionale a Roma.
Sembra che in seguito il B. non si sia distinto fra i suoi contemporanei (e può essere indicativa a ): anzi dalla protesta sociale, ma espressa senza violenza, con cristiana (e manzoniana) rassegnazione, della Cicala ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...