barbàrie Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva. Fin dall'epoca greca, ma anche presso civiltà extraeuropee, il termine b. ha indicato la condizione (più arretrata o selvaggia) delle [...] è mantenuta nei secoli per separare un mondo civile da uno non civile, legittimando il potere o la predominanza del primo. Talora a emendarsi da forme di arretratezza, miseria, violenza e ingiustizia, auspicando il raggiungimento di un maggiore ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] apparsi per lungo tempo - come i principali avversari del potere stabilito. Le opere di al-Bannā' non sono tuttavia apologie della violenza. Anche se gli scritti di Sayyid Quṭb verranno talvolta considerati come ispirati a quelli del suo grande ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] in secolari conflitti tribali, che riesplosero con violenza nei nuovi Stati postcoloniali. Questi sono, in questi tentativi, è innanzi tutto la questione della n., che riguarda non solo la sua definizione concettuale, ma il problema stesso della sua ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] 1991). La Grecia diventa così metafora della civiltà contadina, che non viene comunque esaltata come un Eden perduto, ma raffigurata come ) è orientata a smascherare l'ideologia della violenza bellica, prodotto della razionalità greca impersonata da ...
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Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] della politica rispetto al tempo degli anciens régimes, ma non mette in discussione gli attributi dello Stato-macchina costruito nell'età assolutista: il monopolio statale della violenza legittima, la natura gerarchica e centralizzata degli apparati ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] e cacce all'uomo; hard boiled novel, dove prevalgono azione e violenza; e crook story, intrecci di truffe e imbrogli.
Quanto alle 1935) e Ten little niggers (1939; trad. it. …E poi non rimase nessuno, 1946); e I. Fleming, che nel 1953 pubblicò il ...
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TRUCCATURA
Paolo MILANO
Luciano DE FEO
. Truccatura teatrale. - La truccatura teatrale è l'arte per cui un attore modifica le proprie sembianze fisiche al fine di avvicinarle all'aspetto ideale del [...] un lato le truccature espressionistiche dalla consapevole violenza deformatrice; dall'altro l'estetica della scelta del colore è questione di esperienza e di gusto; ma non sarà male ricordare la convenzione più accettata, secondo cui le donne ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] della democrazia e dello Stato di diritto - la violenza rivoluzionaria, quanto invece può diventare indispensabile in un in blocco di ogni violenza si addice assai poco ai governi e agli ideologi borghesi, in quanto essi stessi non sono altro che i ...
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Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] soprattutto uno stile politico fatto di violenza e culto della violenza, di decisioni e imposizioni fulminee (decisionismo del tutto impensabili. E infatti fu in verità già Lenin, e non Stalin, a definire per primo il ruolo del capo totalitario e ...
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Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] 'epoca che si emancipa dalle passioni e dalla violenza proprie delle organizzazioni collettive tradizionali (v. Masaryk, pp. 74-87; v. Gores, 1981, pp. 225-226);
c) non esiste dunque il suicidio, ma una pluralità di suicidi singoli in quanto i ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...