DE ASARTA, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque a Genova-Sampierdarena il 26 ott. 1780 da Emanuele Dionisio, di origine spagnola, ed Annamaria Chiappara.
Il D. trascorse la fanciullezza a Genova e, secondo [...] medesimo anno, il D. prese parte a numerose campagne napoleoniche. Non si hanno molte notizie su di lui in questi primi anni mantenimento dell'Ordine pubblico e per tentare di arginare la violenza ed i delitti che dilagavano nell'isola; fra i ...
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DELLA VOLTA (de la Volta), Paolo castellano
Raffaella Comaschi
Figlio di Giovanni detto Zone e di Misina di Giacomo Bianchetti, nacque a Bologna nel dicembre del 1417, come rilevasi dalla copia di una [...] Pietro, il quale, per la sua condizione di prelato, non poteva venir né giudicato né, tantomeno, condannato a morte da . fu convocato da Pio II, vivamente preoccupato per la violenza dei contrasti tra le fazioni che dilaniavano allora Bologna. Nello ...
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PEZZI, Francesco
Claudia Bassi Angelini
PEZZI, Francesco. – Nacque a Ravenna il 30 agosto 1849 da Paolo e da Virginia Bonelli.
Attratto dalle idee di Giuseppe Mazzini fin da quando era giovane studente [...] commercio e prendendo le distanze dall’impegno politico. Non condivideva neppure il crescente estremismo di Malatesta, divenuto insanguinato l’Europa con attentati e manifestazioni di violenza comune, abbandonò l’Inghilterra e – usufruendo dell ...
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CAMERARIO, Ugo
Giancarlo Andenna
Iniziò la sua carriera politica come console di giustizia di Milano, nel 1183, anno in cui intervenne in tale veste a una sentenza del giudice Eriprando in favore di [...] il C. avesse dato una degna riparazione per i misfatti. Non sappiamo come la questione si sia conclusa, tuttavia è certo che del castello di Robbio, di cui i Pavesi si erano impadroniti con la violenza. Il 25 apr. 1206 il C. si recò nel territorio di ...
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GALLUZZI, Antonio (Antoniolo)
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco dopo il 1230 da Gerardo di Alberto Gallo. Ignoti sono il nome e il casato della madre.
La famiglia, che aveva tratto origine e denominazione [...] successivo, allorché gli scontri si riaccesero con particolare violenza, anche per l'intervento a favore dei ghibellini di la massima tensione, e proprio il G. fu accusato di non aver saputo prevenire, o almeno reprimere con prontezza, i gravissimi ...
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DE MARI, Domenico Maria
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova da Stefano e da Livia Maria Lercari di Giovan Battista nel 1653 e fu battezzato nella chiesa di S. Siro (la data di nascita del 18 [...] Girolamo, eletto doge alcuni anni prima di lui (1699-1701), non sembravano dotati però della stessa forte personalità del padre; e benché moderazione e l'abilità di mediazione, senza ricorsi alla violenza, sono le doti del D. che vengono ribadite in ...
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MAINARDO
Heinz Dopsch
Conte di Gorizia, secondo di questo nome, nacque verso il 1165-70, primogenito del conte Engelberto (II) di Gorizia e della contessa Adelaide di Dachau-Valley, proveniente dalla [...] l'anno seguente scomunicò M. che si era impossessato con la violenza di un villaggio del patriarcato. Si giunse però presto a una era passato dalla parte del re Federico II di Svevia, M. non prese una chiara posizione.
Come suo padre Engelberto (II) - ...
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CAETANI, Pietro
Marina Raffaeli Cammarota
Duca di Sermoneta, terzo di questo nome, nacque intorno al 1562. Primogenito di Onorato (IV) e di Agnesina Colonna, era di corporatura alta e massiccia ed è [...] grande ambizione. Coinvolto in uno spiacevole episodio di violenza mentre era in compagnia di uno dei giovani gazzette tedesche. Il C. comunque si recò a Nancy e vi rimase finché non gli parve di essere guarito, poi si avviò verso Roma. Ad Altdorf, ...
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MANFREDI, Francesco (Astorgio IV)
Isabella Lazzarini
Figlio naturale di Galeotto, signore di Faenza, nacque probabilmente intorno ai primi anni Settanta del Quattrocento. Era infatti il maggiore dei [...] di Tivoli, a Venezia per protestare contro la violenza fatta a una città della Chiesa. La posizione del papa secondo fonti veneziane era in realtà più equivoca: Sanuto scrive che il papa "di Faenza disse non vol bastardi la domini, ma che [Venezia] l ...
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ACETO CATTANI, Giovanni
Francesco Brancato
Nacque a Nicosia nel 1778 da antica e nobile famiglia. Deputato al parlamento del 1812 nel braccio demaniale, quale giurato di Santa Lucia, seguendo il Balsamo [...] e demagogia, se ne facevano banditori in Sicilia (cfr. La Cronica di Sicilia del 7 o 14 ott. 1813). Con non minore violenza l'A. attaccò i conservatori, fino a suscitare forte risentimento in alcuni membri del parlamento e, in modo particolare, in G ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...