PERTICONE, Giacomo
Mario Di Napoli
PERTICONE, Giacomo. – Nacque a Catania il 2 gennaio 1892 da Pietro e da Maria Marino, in una famiglia che vantava ascendenze fondiarie, ma si era inserita nella borghesia [...] giustizia, osservando come lo svolgimento della personalità nella storia non sia estraneo al diritto e come la lotta per il ’ del Paese il paternalismo, l’opportunismo, la violenza retorica e la delinquenza politica –, consegnando in ogni ...
Leggi Tutto
IMPERIALI (Imperiale), Lorenzo
Stefano Tabacchi
Nacque a Genova nel 1612 da Michele (1565-1616), principe di Oria, e Maddalena Spinola, membri di due delle principali famiglie del patriziato genovese. [...] Roma rimanevano difficili. Alle tradizionali forme di violenza urbana si era infatti aggiunto il problema fase turbolenta dei rapporti tra il Papato e la Corona di Francia, non privo di ricadute sulla vita dell'Imperiali. Dopo alcuni giorni, il Créquy ...
Leggi Tutto
GIAMPAOLI, Mario
Mauro Canali
Nacque a Bovolone, in provincia di Verona, il 26 apr. 1893 da Vittorio e Rachele Bernasconi. Frequentò sino al terzo anno della scuola tecnica senza conseguire il diploma, [...] tentativo di trovare rifugio in territorio svizzero.
Con questo spirito, il G. tollerò, o non seppe adeguatamente controllare, gli atti di violenza a cui lo squadrismo milanese si abbandonava con allarmante frequenza, giungendo a vanificare l'azione ...
Leggi Tutto
PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] sociali, banditismo e un uso quasi quotidiano della violenza privata. Negli anni della loro adolescenza nel Cilento il trasferimento della capitale o il corso forzoso, ma non riuscì mai a vincere le sue personali battaglie elettorali, risultando ...
Leggi Tutto
CAPPELLO, Giovanni
BBenzoni
Nato a Venezia il 19 ott. 1573, terzogenito di Andrea (1537-1581) di Alvise e di Loredana di Marco Loredan di Alvise, sposò, il 22 apr. 1596, Chiara di Antonio Morosini di [...] di Comun, ma rifiuta; il 19 luglio 1606 patron dell'Arsenale (non va quindi confuso con quel Giovanni Cappello [1565-1640] di Paolo istruzione di processi dato l'ambiente saturo di odi privati e violenza, il C. si adopera, col capitano, ad "affittare, ...
Leggi Tutto
BENZONE d'Alba
Giovanni Miccoli
È ignota la sua data di nascita. Le congetture che sono state avanzate al riguardo mancano di basi consistenti. Nulla di certo si sa della sua vita praticamente sino [...] ., Epist. sel., II, 1, Berolini 1920, pp. 69 ss., 172 s.). Non ci sono elementi per negar fede a questo racconto.
Nel marzo del 1062 B. mosse ", che arriva a termini di una radicalità e violenza inaudite. Ne sono già un segno gli epiteti ...
Leggi Tutto
CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, terzo di questo nome, figlio dell'omonimo doge, iniziò la sua partecipazione alla vita politica veneziana allorché venne inviato dal padre, [...] identità, non fa pensare ad una origine lagunare, ma piuttosto regnicola.
Gli ultimi tempi del dogato del C. furono turbati dalla ribellione del figlio e coreggente Pietro, che, "paterna monita floccipendens" tentò di rovesciarlo con la violenza. La ...
Leggi Tutto
CHIAVELLI, Guido
Pier Luigi Falaschi
Indicato spesso, anche nei documenti ufficiali, come Guido Napolitano, figlio di Alberghetto (II), fu signore di Fabriano.
Lo storico fabrianese Sassi, certamente [...] un colpo di mano da parte dei fedeli del Chiavelli.
Non c'è dubbio che il vicario uscente provi una certa simpatia decisione delle cause di annullamento di contratti, impugnati per violenza o dolo da cittadini fabrianesi, contro i Chiavelli. Dal ...
Leggi Tutto
PAVOLINI, Alessandro
Giovanni Teodori
PAVOLINI, Alessandro. – Nacque a Firenze il 27 settembre 1903 da Paolo Emilio e Margherita Cantagalli.
Il padre (1864-1942) era un indologo di fama internazionale [...] Ciano, del quale ebbe cura di non far pervenire le domande di grazia a Mussolini.
Per Pavolini non vi fu più alcuno spazio per la ind.; M. Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista, Milano 2003, ad ind.; 1933-2003. Le ...
Leggi Tutto
CROCE, Giuseppe
Antonio Castelli
Nacque a Somma Lombardo (Varese) il 18 apr. 1853, da Carlo e da Clementina Giusti. Cominciò a lavorare da fanciullo come selciatore, e poi fu garzone di bottega. Analfabeta, [...] anni si trasferì a Milano dove imparò il mestiere del guantaio. Non sappiamo quali furono i suoi primi approcci all'attività politica, ma resistenza) così da poter "esercitare... senza usar violenza, un'imposizione morale a danno dei proprietari" ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...