INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] derivarono. Negli anni fino al IV concilio Lateranense il papa fu coerentemente irremovibile sull'uso della violenza nella lotta contro l'eresia: non sempre riuscì però a intuire i mutevoli giochi politico-militari fra Raimondo di Tolosa, l'ambizioso ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] a Pavia, dove Liutprando aveva chiamato suo padre a rispondere davanti al tribunale regio di violenze usate al patriarca di Aquileia, Callisto, A., non appena il re ordinò che fossero immediatamente tratti in arresto quanti avevano dato mano al duca ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] spedizione militare contro Genova sarebbe stata troppo pericolosa e costosa. Era meglio tenere Genova con le buone e non con la violenza.
Il profondo affetto per il D. emerge con chiarezza dal testamento che Andrea redasse proprio quando questi si ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] s'è scritto, quel che s'è "inteso".
Nella latitanza dell'imperatore - "non ha trattato da 50 giorni in qua alcun negotio", scrive il D. il 16 inveisce, abbandonandosi a "qualche scandalosa violenza", contro i quattro ambasciatori straordinari giunti ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] ma a Roma fonte di molti problemi, critiche, accuse e repliche. L'ordine pubblico era assicurato da una polizia non aliena dalla violenza e, nelle regioni calde come le Romagne, da "centurioni" sostituiti poi dai "volontari". L'idea di questa milizia ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] da chi gli vengono i versi, respinge quasi con violenza le lodi, sentite come un’irrisione, proclama la propria un solo, ma certo, passo: HR III 7, da NH VII 3, 35). Non solo Paolo nell’HL usa e cita Plinio (I 2), ma riempie con glosse tratte ...
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ATTI, Isotta degli
Augusto Campana
La celebre amante, poi moglie, di Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini, fu figliuola di Francesco di Atto degli Atti, agiato mercante di lane e cambiatore, [...] madonna Ixotta"; e i versi del rimatore malatestiano Tracalo da Rimini: "Non basta i nostri e i peregrini sassi Agli archi, a le colonne amistà' erasi indotto a sposare, così ingannato dalla violenza dell'amor suo e dagli applausi de' cortigiani, la ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] infallibile tramontana" cui aggrapparsi come ancora di salvataggio nello smarrimento provocato dallo spettacolo di violenza e sopraffazione, d'inganno e raggiro che per poco non l'ha travolto. Ci si salva dall'orrore se determinati alla vita virtuosa ...
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FRANCESCO MARIA I Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Figlio del prefetto di Roma Giovanni, duca di Sora e di Giovanna, figlia di Federico da Montefeltro duca di Urbino, nasce a Senigallia - di [...] dopo la disfatta veneziana d'Agnadello, del 14 maggio. Ma - ora che non c'è più da combattere, ora che c'è il recupero delle terre si stava addensando sul suo capo. Esplosione di inaudita violenza il sacco - vissuto come trauma lacerante, come fine ...
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ATANASIO
Paolo Bertolini
Figlio di Gregorio III e fratello di Sergio II, duchi di Napoli, crebbe alla scuola dello zio, il santo vescovo Atanasio (I) dal quale fu allevato ed amato come figlio. Non [...] Napoli, nel marzo o nell'aprile dell'898.
Innalzato dalla violenza alla potestà ducale, A. aveva messo fine all'intemo tomato, dopo l'882, a far alleanza con gli Arabi.
Ma A. non fu soltanto un uomo politico; fu anche uomo di lettere. Sotto il suo ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...