Col riconoscimento dell'Azione cattolica italiana (art. 43 del concordato) come organismo autonomo apolitico, il fascismo aveva accettato di porre un limite al proprio totalitarismo; ma era inevitabile [...] non eliminate dall'accordo del 1931, crebbero notevolmente nel 1938 in occasione della campagna razzista, e si ebbero allora episodî di violenza di costituzione in quasi tutti i paesi, ma non presenta la medesima organizzazione ed è lungi dall'avere ...
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LAUTREC, Odet de Foix, visconte di
Giovanni Battista Picotti
Nato, si disse, fra il 1483 e il 1484, ma forse parecchi anni prima, godette già credito presso Luigi XII, da cui ebbe l'ufficio di gran [...] non riusci a cattivarsi i Milanesi, né seppe frenare la licenza e la violenza delle truppe, mentre il suo atteggiamento ostile al pontefice fu non di Gonsalvo di Cordova, ne trovò le ossa non onorate di monumento, e provvide, cavallerescamente, a ...
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Guiana
Albertina Migliaccio e Paola Salvatori
Geografia umana ed economica
di Albertina Migliaccio
Stato dell'America Meridionale. Al censimento del 2002 il Paese contava 749.190 ab., saliti a 751.000 [...] complesso, per le autorità pubbliche, reperire i mezzi necessari non solo per avviare riforme strutturali, ma anche per importare mezzi tuttavia, in molti casi un uso indiscriminato della violenza da parte delle forze dell'ordine, mentre ancora ...
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VISCONTI, Galeazzo I
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Matteo I e di Bonacossa Borri, nacque verso il 1277. Verso il 1298 compare nella vita politica milanese come capitano del popolo a fianco [...] responsabile, al pari del padre, di eresia, di violenza contro il clero, di stregoneria. Nel 1320, quando dicembre era già di nuovo padrone della città. La condanna di eresia non gli tolse più il favore popolare; con l'aiuto dei rinforzi inviatigli ...
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VITOLDO (lituano: Vytautas)
Nicola Turchi
Figlio di Keistutis e cugino di Jagellone, il sovrano che compì l'unione personale dei due stati lituano e polacco; nato nel 1350, morto a Vilna il 27 ottobre [...] 1430. In gioventù dovette subire la violenza di suo cugino che lo catturò, insieme con il padre Keistutis, in un stati, indebolito la posizione della Polonia, si oppose e V. non cinse mai, nonostante sue ulteriori insistenze, la corona reale.
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AQUINO COJUANGCO, Corazón (detta Cory)
Personalità politica delle Filippine, nata nella provincia di Tarlac, nell'isola di Luzon, il 25 gennaio 1933. Nel 1946 si recò a compiere i suoi studi negli Stati [...] elettorale, falsata dai brogli e dal clima di violenza, il 16 febbraio 1986 fu costretta a lanciare la di stato militari) condizionarono le sue scelte politiche, che non sempre coincisero con quelle enunciate nel suo programma elettorale. La ...
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(App. IV, I, p. 812)
Storico dell'antichità, morto a Cambridge il 23 giugno 1986. Negli ultimi anni ha continuato a elaborare l'analisi della schiavitù antica, sempre più immergendola nella storia delle [...] schiavitù greca e romana (per es. quello della violenza esercitata in forme diverse verso gli schiavi), senza comunque pensiero di Max Weber, certe prese di distanza da quest'ultimo non su aspetti della società e dell'economia, ma su talune ...
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MATTEOTTI, Giacomo
Arturo Codignola
Uomo politico, nato a Fratta Polesine il 22 maggio 1885. Laureatosi in giurisprudenza, militò fino dalla gioventù nel Partito socialista italiano, nelle file del [...] 30 maggio 1924, M. denunciò implacabilmente il regime di violenza instaurato dal nuovo governo; si apprestava, nella seduta successiva, 1947, si iniziò la revisione del processo, ove non poterono essere giudicati quelli che erano stati ritenuti i ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] del 1516 Utopia (che significa "senza luogo") una società quale non si era ancora mai vista, organizzata sulla base di un partito comunista e da Stalin, un dittatore che usò la violenza terroristica per imporre il suo potere assoluto. I più grandi ...
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INNOCENZO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi, figlio di Ugo, nacque a Lavagna non oltre il 1190.
La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. [...] persona del papa sia riuscita ad attrarre spazialmente il legame con Roma. Roma non è dunque più a Roma, ma "dove è il papa".
Subito Parigi, nella questione del Talmud che era esplosa con rara violenza verso la metà degli anni Trenta, in seno allo ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...