Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] . bizantina e quella araba dell’età più antica (che non pare abbia mai avuto uno sviluppo monumentale paragonabile a quello tutto il territorio egiziano, e fu abbattuta con la violenza la resistenza degli ultimi pagani, soprattutto con l’aiuto dei ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] con il mondo ebraico e con quello islamico, e con i non credenti. Anche in vista del dialogo interreligioso B. XVI ha Paleologo condannava la diffusione della fede mediante la violenza. Tra i testi del pontificato particolare importanza rivestono ...
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negazionismo Termine con cui viene indicata una corrente antistorica e antiscientifica del revisionismo la quale, attraverso l'uso spregiudicato e ideologizzato di uno scetticismo storiografico portato [...] all'estremo, non si limita a reinterpretare determinati fenomeni della storia contemporanea ma, spec. con riferimento ad alcuni uno e tre anni di carcere per «incitamento pubblico alla violenza o all’odio razziale» e per «apologia in pubblico o ...
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Organizzazione dei Paesi arabi il cui nome ufficiale è Lega degli Stati arabi (Jāmi‘at al-Duwal al-‘Arabiyya). Fu costituita al Cairo nel marzo 1945 da Egitto, Arabia Saudita, Transgiordania (poi Giordania), [...] di Israele nel rispettare gli accordi presi e la violenza e la sopraffazione nei confronti della popolazione palestinese, la ad aumentare la sua influenza nella regione, non potevano non preoccupare le tradizionali monarchie sunnite del Golfo. ...
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Nell’accezione comune, sistema economico in cui il capitale è di proprietà privata (sinonimo di ‘economia d’iniziativa privata’ o ‘economia di libero mercato’). Nell’accezione originaria, formulata con [...] inizi del Novecento, il termine capitalismo fu adottato anche da autori non marxisti, in particolare da M. Weber che ha indicato la di nuovi mercati tale da non arretrare nemmeno dinanzi alla prospettiva della violenza, che infatti esplose con la ...
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Autorità nazionale palestinese (ANP) Istituzione politica costituitasi nel 1993 in seguito agli accordi di pace di Oslo tra l’OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) e Israele. Quest’ultimo [...] riconosciuto l'Autorità nazionale palestinese come Stato osservatore non membro dell'ONU; tale condizione ha conferisto . L'esplosione del nuovo conflitto con Israele - di una violenza senza precedenti nella storia delle relazioni tra le due parti - ...
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Regione dell’Africa centrale, nel Sudan, amministrativamente divisa in tre province ( Gharb D. 1.863.000 ab., stima 2007, capol. Geneina; Janub D. 3.514.000 ab., capol. Nyala; Shamal D. 1.821.000 ab., [...] persone (v. .). Nonostante le incalzanti pressioni internazionali, il governo sudanese non ha mai posto fine alle violenze e i profughi continuano a vivere in campi non protetti e con cibo e acqua insufficienti. Rivelatosi inadeguato il contingente ...
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Uomo politico congolese (n. Hewa Bora, Congo, 1971), figlio di Laurent-Désiré. Nel 1996 si è unito ai ribelli dell'AFDL e nel 2000 ha assunto il potere come capo di stato maggiore (2000). Dopo l'assassinio [...] 2011, in un clima di forti tensioni politiche e di violenza generalizzata, con il 48,95% dei voti, contro termine del suo mandato qualora le presidenziali previste per novembre non avessero dovuto svolgersi, ciò provocando nuove, dure reazioni da ...
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Uomo politico inglese (Greenwich 1614 - Eltham 1657); condannato (1638) per aver diffuso un libello contro il clero anglicano, fu liberato per intervento di Cromwell (1640). Entrato nell'esercito del parlamento [...] numerose riforme politiche parlamentari ed elettorali, per la violenza dei suoi attacchi (che espresse in numerosissimi pamphlets) fu imprigionato due volte (1647 e 1649). Esiliato (1652), non desistette dai suoi attacchi a mezzo di libelli e osò ...
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ISLAMISMO (XIX, p. 603 ; App, I, p. 739)
Francesco Gabrieli
Nazionalismo acceso, e combinato anziché opposto come in Occidente al socialismo, è negli ultimi decenni la principale direttrice della vita [...] 'Islàm (come il Ba‛th arabo in 'Irāq e Siria) non hanno seguito l'esempio sovietico nel suo atteggiamento antireligioso; e per o musulmani neri, contraltare al razzismo bianco di non meno rozza violenza: qui la Nigrizia oppressa e sfruttata si erge ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...