PALA, Giovanni
Guido Levi
PALA, Giovanni. – Nacque a Torralba (Sassari) il 12 agosto 1896 da Giovanni, ferroviere, e da Maria Francesca Cosseddu.
Con precoce interesse per la politica, fondò già nel [...] successivi incarichi di governo a Roma possono essere letti non solo come una promozione, ma anche come un Alberico, Le origini e lo sviluppo del fascismo a Genova. La violenza politica dal dopoguerra alla costituzione del regime, Milano 2009, passim; ...
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BORGHESE, Pietro (Pierantonio)
Gaspare De Caro
Soprannominato il Crogio, nacque a Siena, da Onofrio, nel 1469. Appartenente a una delle principali famiglie della città, ascritta alla fazione magnatizia [...] situazione a favore del loro partito.
Nel clima di violenza e di disordini stabilitosi in Siena con la presenza Staggia, in pieno territorio senese.
Per qualche anno non si hanno notizie del B., se non quella che nell'anno 1500 era tra i partigiani ...
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MALAGUGINI, Alcide
Giuseppe Sircana
Nacque a Rovigo il 15 ott. 1887 da Vincenzo, insegnante elementare e poi mastro di posta, e da Adele Salvi.
Perduto il padre quando aveva 14 anni, per proseguire [...] la provincia di Pavia fu tra le più colpite dalla violenza delle camicie nere, che in una prima fase furono schierate dovuto confermare la politica di classe e unitaria, intesa non solo come collaborazione con il Partito comunista italiano (PCI), ...
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PADOVANI, Aurelio
Matteo Millan
PADOVANI, Aurelio. – Nacque a Portici (Napoli) il 28 febbraio 1889, da Vincenzo e da Maria Annunziata Braccioli.
In un documento della Pretura di Napoli del 1921 (Picardo, [...] a favore della monarchia fatte da Mussolini, anche se non prese una posizione di critica esplicita. La nomina a comandante Padovani è in M. Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista, 1919-1922, Milano 2003, pp. 245 s.; ...
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PALMARO, Gerolamo
Luca Beltrami
PALMARO, Gerolamo. – Nacque a Genova, o con meno probabilità a Sanremo, attorno alla metà del XV secolo da Giovan Francesco, discendente da una famiglia di mercanti sanremesi [...] presso il re di Castiglia.
I frequenti impegni di governo non gli impedirono di curare anche interessi commerciali privati e di i quattro giudici incaricati di punire alcuni atti di violenza tra cittadini genovesi, ma dopo la repressione del governo ...
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Antonio Maria Costa
Come premessa occorre chiarire che cosa si intende per ciascuno dei termini che fanno parte del titolo, seguendo l’ordine in senso inverso. In primo luogo, questo approfondimento tratta [...] colombiani sono diventati più piccoli e i livelli di violenza sono diminuiti. Al contempo i gruppi messicani sono stimato nell’ordine dei 38 miliardi di dollari. Questo ricavato non è però distribuito equamente. Ai coltivatori di coca nei tre ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] degli ottimati-rappresentanti: ed egli polemizza con violenza contro chi sostiene l'"inabdicabilità" dei presunti per il B. i fondamenti dell'educazione. L'uomo di Stato non deve concedere alle classi inferiori "una soverchia familiarità", pena il ...
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Rodolfo Ragionieri
Il problema maggiore relativo alla democratizzazione nel mondo arabo è costituito dalla totale o quasi totale mancanza di democrazia. Se infatti escludiamo il dubbio caso del Libano [...] addirittura dal 1985. Al tempo stesso, una cospicua minoranza musulmana non ha impedito all’India di essere, come spesso si dice, di fare degenerare la protesta nel disordine e nella violenza, di fronte alla neutralità delle forze armate il ...
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Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti [...] una miriade di gruppi relativamente ridotti e autonomi, non verticistici, per lo più con membri appartenenti a un il racket sui piccoli commercianti; gli osseti, rapine e violenze sessuali.
La mafia giapponese ha nella Yakuza (dal punteggio perdente ...
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pace
Luigi Bonanate
Assenza di conflitti armati
La pace può riguardare i rapporti reciproci tra gli Stati, ed è una condizione che si determina quando ciascuno di essi si ritiene soddisfatto della propria [...] (internazionale o interno), caratterizzato dall’uso della violenza fisica.
Dal primo punto di vista, la pace fine di un conflitto) e la terza una pace imposta (a chi non può più sfidare l’avversario più potente).
Sviluppi della pace
Ogni guerra ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...