CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] se "vole fare una cosa la fa omnibus invitis et quando non la vole fare non la fa, etiam omnibus rogantibus".
All'inizio del 1515 il C in un uomo che, come vedremo, si scaglierà con violenza contro ogni eresia; inoltre è da notare il riferimento del ...
Leggi Tutto
COSTANTINO II, papa
*
Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), la prima volta che viene citato dalle fonti a noi note, nel 767, appare insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra [...] atti relativi all'elezione e alla consacrazione del nuovo pontefice. Non si piegò invece alla violenza il solo primicerius notariorum Cristoforo e questo fece comprendere che la questione non si era chiusa; così come fece pensare quanto accadde di ...
Leggi Tutto
ERCHEMPERTO
Massimo Oldoni
Di questo monaco cassinese del sec. IX, scrittore e poeta in latino, la cui opera cronistica è stata a buon diritto definita dalla Westerbergh "the chief historical source [...] nome dei suoi genitori, il rango sociale della famiglia cui appartenne. Non conosciamo né l'epoca né il luogo in cui entrò in religione, E c'è anche la certezza ch'egli capisca la violenza irrazionale di tutto questo. Ecco, allora, perché tante ...
Leggi Tutto
ALESSANDRO III, papa
Paolo Brezzi
Il nome proprio di questo futuro pontefice era Rolando, figlio di un Ranuccio, senese. Il suo primo biografo, il cardinale Bosone, non dice nulla sulla famiglia; invece [...] re normanno Guglielmo; risalendo l'Italia meridionale a tappe e non senza qualche triste vicenda, giunse il 22 nov. 1165 alle trasporto della salma al Laterano diede luogo ad una scena di violenza con lancio di pietre e sputi contro la bara da parte ...
Leggi Tutto
BALDUCCI, Ernesto
Maria Paiano
Nacque a Santa Fiora (Grosseto) il 4 agosto 1922 da Luigi, minatore, e Domenica Pasqualini. Alla sua nascita fece seguito quella delle sorelle Agnese, Maria e Beppina. [...] cui è possibile l’impossibile era per lui «un segreto da testimoniare, non un argomento per le dialettiche culturali». (E. Balducci, Le ragioni della Parallelamente nelle omelie negava che la violenza potesse costituire uno strumento di giustizia ...
Leggi Tutto
CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] La maggior parte di questi scritti di circostanza sono andati perduti. Non è il caso di rimpiangerli se li si giudica da quel che marginali preoccupazioni politiche e sociali con accenti la cui violenza stupisce: diatribe contro la Chiesa e il clero ...
Leggi Tutto
DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] romana, dopo che era stato giudicato impresentabile quelloiedatto dal deputato di Grodno K. Chreptowicz; - per la violenza subita. Benché nella protesta non si facesse il nome del Repnin, questi pensò di imprigionare anche il nunzio.
Diversamente dal ...
Leggi Tutto
INNOCENZO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi, figlio di Ugo, nacque a Lavagna non oltre il 1190.
La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. [...] persona del papa sia riuscita ad attrarre spazialmente il legame con Roma. Roma non è dunque più a Roma, ma "dove è il papa".
Subito Parigi, nella questione del Talmud che era esplosa con rara violenza verso la metà degli anni Trenta, in seno allo ...
Leggi Tutto
CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] e tenacia contro il probabilismo e il lassismo propugnati con non minore intransigenza dalla Compagnia di Gesù. Il C. fu . Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia, denunciava con violenza le tesi, invero esagerate e frutto della moda casuistica ...
Leggi Tutto
JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] e vorrei dire loro, bonariamente, di guardare questo epilogo di guerra" (17 ag. 1920), una guerra cui non poté "mai perdonare […] il culto della violenza, il disprezzo per le ideologie, il basso materialismo, con cui ha inchiodato a terra spiriti ch ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...