CESTARI (Cestaro), Giuseppe
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 12 dic. 1751 primogenito di Serafina de' Sio e di Giacomo Cestaro (questa la forma con cui il C. firmava la corrispondenza privata, [...] ricordandoci il sacro nome di una proprietà inviolabile. Chiamerete proprietà legittima quella la quale altra origine non conosce salvo la forza, la violenza, la conquista, la frode, l'usurpazione, l'editto di un tiranno?... Le immense masse di ...
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FARNESE, Girolamo
Stefano Andretta
Nacque a Latera (presso Viterbo) il 3 sett. 1599 da Mario, duca di Latera e Farnese, e da Camilla Meli Lupi. D'ingegno promettente, dodicenne fu probabilmente al servizio [...] finanziari dei Veneziani, senza troppe speranze di "resistere alla violenza del danaro appresso questi popoli tanto amatori dell'oro e falsari ma, specialmente nell'ultimo periodo della legazione, non a contenere gli eccessi e i delitti della nobiltà ...
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CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] egli predicò a Modena protestando pubblicamente perché gli ebrei non portavano un segno che li distinguesse e, nella stessa ss.). Il Popolo che affollava la piazza era trascinato dalla violenza e dall'audacia del predicatore: "quattro o cinque volte ...
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GRIMANI CALERGI, Vettor
Gino Benzoni
Primogenito di Vincenzo Grimani (1588-1647) di Pietro e di Marina di Vettor Calergi, nacque a Venezia il 21 sett. 1610.
Dei Grimani di S. Maria Formosa il padre [...] e sprezzo della giustizia". Va da sé che se questa - la giustizia veneta - non riesce a domare e a punire un G. "avezzo alle tirannidi et alle violenze", ancor meno da Roma il cardinale Barberini può costringerlo alla regolare corresponsione delle ...
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MAINARDO (Mainardo di Silvacandida)
Francesca Roversi Monaco
Si ignorano il luogo e la data di nascita di M.; le prime attestazioni documentarie relative alla sua persona e al suo operato risalgono alla [...] laici ai chierici, di esercitare direttamente la violenza contro i preti: "normalizzazione, restaurazione del 24 marzo 1073, relativa a un'investitura di beni dell'abbazia, egli non è nominato né si accenna in alcun modo all'abate in carica, mentre ...
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CAMPANA (Campani, Campanus), Giovanni Paolo
Domenico Caccamo
Nato a Reggio Emilia il 25 genn. 1540, entrò nella Compagnia di Gesù il 15 sett. 1563; studiò al Collegio romano dialettica, fisica e metafisica, [...] dell'attività del C. in Polonia e in Transilvania. Egli non tardò ad esprimere perplessità e timori per l'estinzione della linea e il principio di giugno, gravi episodi di violenza sconvolsero la tregua religiosa: studenti delle accademie gesuitiche ...
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PALEOTTI, Gabriele
Paolo Prodi
PALEOTTI, Gabriele. – Nacque a Bologna il 4 ottobre 1522 da Alessandro e da Gentile Volta.
La famiglia Paleotti era da secoli appartenente alla media borghesia cittadina [...] pontificato di Pio V, raggiunse il massimo di violenza nella persecuzione di ogni sospetto di eresia protestante: era ritenuto ormai dalla corte e dalla curia un radicale non affidabile.
Particolarmente significative sono da questo punto di vista le ...
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LANDOLFO
Francesca Roversi Monaco
Di L., capo con Arialdo della pataria milanese e fratello di Erlembaldo, che gli succedette alla guida del movimento, si ignora la data di nascita, collocabile nella [...] la pataria milanese "propose con singolare energia, con violenza anche rivoluzionaria (o almeno tale apparve alle notazioni a laici e chierici con il quale essi si impegnavano a non desistere dalla lotta contro il clero corrotto.
La situazione si ...
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FOSCARARI, Egidio
Simona Feci
Figlio di Andrea di Astorre di antica e illustre famiglia bolognese e di Orsina Lambertini, imparentato con la famiglia modenese Molza, nacque a Bologna il 27 genn. 1512. [...] soprattutto a evitare il crescere di una spirale di violenza repressiva: così, da una parte, difese la giunto all'ultimo atto della vita mia; et per dir meglio all'ultima scena non è giusto che mi parta da quei principii, nelli quali mi sono nudrito, ...
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DEL MONTE, Innocenzo
Pietro Messina
Nacque nel 1532 a Borgo San Donnino (l'odierna Fidenza, in provincia di Parma). Le uniche notizie sulla nascita e sulla famiglia del D. sono quelle forniteci da s. [...] nomina, la prima del nuovo papa, destò scandalo in tutta Roma. Non mancò chi disse, e la voce fu accolta da tutta la città, atto di violenza, alcune persone fatte arrestare dal podestà. Nell'agosto 1565 "fuggi a Firenze non tenendosi troppo sicuro ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...