missioni cristiane
Antonio Menniti Ippolito
La diffusione del messaggio di Cristo nel mondo
Solo alla fine del 6° secolo si può cominciare a parlare di missioni quali tentativi organizzati di diffondere [...] agivano a fianco dei parroci e anche le città e non più solo aree isolate furono territorio di missione.
L’istituzione Pianeta vengono frapposti ostacoli, anche con il mezzo della violenza, per impedire conversioni che riguardano spesso aree di ...
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CAPPELLETTI, Giuseppe
Paolo Preto
Nacque a Venezia nel dicembre del 1802 da Gaetano ed Elisabetta Venturelli. Di famiglia di modeste condizioni, egli venne avviato alla carriera ecclesiastica e si dedicò [...] confessando egli stesso di lavorare su un terreno non suo, e che fu attaccata con estrema violenza dal Pasqualigo-Sacchi, che in 359 pagine per l'eccessiva fretta e superficialità con cui fu scritta, non ha retto all'usura del tempo. Dedicata a Carlo ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] degli ottimati-rappresentanti: ed egli polemizza con violenza contro chi sostiene l'"inabdicabilità" dei presunti per il B. i fondamenti dell'educazione. L'uomo di Stato non deve concedere alle classi inferiori "una soverchia familiarità", pena il ...
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PIETRO da Sant'Andrea
Francesco Panarelli
PIETRO (Cathin?) da S. Andrea. – Nacque verosimilmente tra il 1180 e il 1190 a S. Andrea, località in diocesi di Faenza, secondo notizie attestate a partire [...] più tardi e viene fissata nel culto al 15 aprile 1264; non va però sottaciuto che l’unica fonte medievale a menzionare la che sembra piuttosto proiettare nel passato svevo tensioni e violenze contro gli ebrei che sembrano meglio armonizzarsi con ...
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GABRIELLI, Paolo (Paulus de Gabrielibus)
Franca Ragone
Figlio di Petruccio di Bino e di Lena di Perruzzo dei conti di Montemarte, nacque a Gubbio nella prima metà del sec. XIV da uno dei rami della più [...] egli potesse contare ad Avignone e in patria. Non siamo nemmeno informati sulle circostanze e sui circoli in su Lucca. Ne nacque uno scontro frontale che conobbe momenti di violenza e nel quale furono coinvolti, in un clima di accese passioni, ...
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DEL CORNO, Alberico
François Menant
Apparteneva a una famiglia della nobiltà feudale lodigiana, originaria della località omonima alla confluenza del Po e dell'Adda, che tuttavia prima dell'elezione [...] come del resto la maggior parte del clero del suo tempo, non esitò a darle in appalto a laici, per un periodo determinato il D. vietò di versare, causando in tal modo atti di violenza (1181). Sostenuto dal suo arcivescovo e dal papa e facendo leva ...
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GIUSTINIANI, Giulio
Stefano Tabacchi
Nacque nel 1539, o, più probabilmente, nel 1543, a Chio, da Pietro e da Maria Giustiniani. I genitori appartenevano a due diversi rami della famiglia Giustiniani [...] la liberazione dei Giustiniani e la restituzione dei loro beni privati, ma non della signoria di Chio. Il G. decise a questo punto di abbandonare un accordo amichevole, temendo una recrudescenza della violenza endemica che caratterizzava la zona, e ...
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ANSELMO di Bovisio
Maria Luisa Marzorati
Galvano Flamma (Chronicon Maius, p. 194) lo dice discendente dei valvassori di Bovisio, località della pieve di besio. Fu preposto della chiesa di S. Lorenzo [...] approvazione. Anche il popolo milanese dimostrò con atti di violenza di essere contrario a tale scelta e soltanto quando fu vescovi estranei, perché i suffraganei, forse scismatici, erano assenti. Non fu chiesta l'investitura né ad Enrico IV, né a ...
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BOSCAGLINI (Bosalini, Bussolini, de Boxillinis), Giacomo (Giacomo da Mozzanica)
Anna Morisi Guerra
Nato a Mozzanica nel 1407, vestì l'abito dei francescani conventuali della provincia di Milano, non [...] , Marco Fantuzzi da Bologna ricorda l'acredine e la violenza del B. durante questa controversia, manifestando dubbi sulla sincerità gli aveva voluto affidare. Questa "captatio benevolentiae" non cancellò la diffidenza e il timore degli osservanti ...
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FARA, Francesco di (della)
Angela Lanconelli
Nacque presumibilmente prima della metà del XIV secolo ed esercitò l'attività di medico dapprima a Rieti e successivamente a Roma presso papa Bonifacio IX [...] l'elezione, affermando che era stata estorta con la violenza e riunitisi a Fondi - nei domini di Onorato Caetani da consentirgli di attendere in pace ai suoi studi. Purtroppo non è noto quali fossero gli incarichi che avevano reso la collaborazione ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...