TEOLOGIA
Bruno Chenu
Adelaida Sueiro-Gustavo Gutiérrez
Carlos Castillo
Johann Baptist Metz
(XXXIII, p. 526; App. III, II, p. 932; IV, III, p. 816)
Teologie cristiane. - Nel 1978 c'era la netta convinzione [...] , ma di quella determinata dall'oppressore e offerta al popolo come una concessione. Essa parla di non-violenza, ma senza distinguere tra la violenza dello Stato e quella delle vittime. Questa t. rivela quindi una totale mancanza di analisi sociale ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] che in esso si riflette la maggior parte degli aspetti della civiltà indiana. I jaina insistono sul rispetto della vita - la nonviolenza ha sempre occupato un posto importante nel loro sistema - tanto che oggi si considerano i primi e più ferventi ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] trova il suo ideale compimento come criterio per la valutazione delle varie visioni filosofico-religiose. Il principio della non-violenza, realizzato dal jainismo anche nella sfera intellettuale (esemplare al riguardo è l'occhio acuto e neutrale con ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] , dell’agire e del comunicare: quell’escatologia in atto che ha nome in lui di ‘non-menzogna’ e ‘non-violenza’18.
E in effetti, benché Capitini, giusta una sua impoliticità premeditata, non abbia mai voluto far parte o farsi parte, il suo percorso ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] straordinaria varietà di divinità, culti e dottrine. Tra i suoi ideali etici vi sono la carità, la pietà e la non-violenza. Oggi gli induisti sono circa 800 milioni e rappresentano la terza comunità religiosa del mondo.
Il ciclo delle rinascite e ...
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PATRIZI, Gian Giorgio
Martin Rothkegel
PATRIZI (de Petris, Petrisso; forse in croato Petrić), Gian Giorgio. – Nacque nel 1523 o 1524 nell’isola di Cherso, allora soggetta al governo veneziano, da un [...] missionario del 1568 e le sue deposizioni del 1570 risultano del tutto coerenti con le istanze hutterite di nonviolenza, disobbedienza all’autorità ecclesiastica, rifiuto dei giuramenti e comunanza dei beni, così come le sue riserve sulla dottrina ...
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DE' COLTI, Alvise
Mauro Scremin
La vicenda del D. è strettamente legata alle vicissitudini dell'anabattismo veneto del Cinquecento. Gran parte delle notizie su costui infatti sono tratte dagli atti [...] , si sviluppò secondo direttive che divergevano in parte dal primitivo anabattismo d'Oltralpe. Il pacifismo, la nonviolenza, l'antiautoritarismo, il comunismo evangelico si fusero con elementi del razionalismo religioso degli antitrinitari e questo ...
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dalai lama (tibetano «oceano di saggezza»)
dalai lama
(tibetano «oceano di saggezza») Titolo che nel 1578 Altan khan, capo dei mongoli khalka, attribuì a Sonam Gyatso (in tibetano bSod nams rgya mtsho), [...] . Negli anni Ottanta intensificò l’attività internazionale in favore del Tibet con molte iniziative il cui principio ispiratore era la nonviolenza. Nel 1988 presentò a Strasburgo un piano di pace in cinque punti e nel 1989 ricevette il premio Nobel ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] al confronto, il ricordo dell'incursione saracena dell'846 (cfr. Lib. Pont., II, p. 142, 14). Ma l'uso della violenzanon ebbe la virtù di generare fra i Romani i consensi necessarî al consolidamento del successo; il clero, nell'insieme, tenne fermo ...
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CALANDRINI, Scipione
Michele Luzzati
Figlio illegittimo di Giuliano di Filippo, nacque, probabilmente a Lucca, intorno al 1540. Sebbene abbia avuto qualche rapporto con i congiunti di legittimi natali, [...] nei suoi riguardi "negligentia et disprezzo". E alla domanda come condurre alla vera fede i popoli, il C. risponde: non con la forza e con la violenza, ma con "la dottrina e con l'esortationi", "perché la verità è potente sopra tutte le cose… onde ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...