fanatismo
Stefano De Luca
Esaltazione cieca e pericolosa
Per fanatismo si intende la devozione incondizionata a una qualsiasi idea o concezione. Il fanatico è una sorta di 'esaltato', completamente [...] in virtù della quale si è pronti a usare la violenza contro chi non condivide le stesse idee. Sono stati i pensatori dell'Illuminismo cieca a un insieme di idee, che implica l'uso della violenza per la loro affermazione ‒ era stato insomma sino al 18° ...
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donatismo
Scisma nella Chiesa africana, che prende nome (lat. pars Donati) da Donato di Cartagine (primo vero capo e animatore), durato dalla fine della persecuzione dioclezianea all’invasione musulmana. [...] chiaramente la distinzione tra eresia e scisma e la posizione dei non ortodossi nello Stato cristiano; in secondo luogo, nell’aver con gli scritti. Continuando i donatisti a usare la violenza, un concilio del 404 chiese all’imperatore che si ...
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stregoneria Attività delle streghe o degli stregoni. In senso concreto, operazione magica spesso diretta con l’intenzione di danneggiare qualcuno.
Secondo la mitologia popolare, streghe e stregoni sono [...] disegnare la figura di una persona dotata di innate e non consapevoli capacità di procurare il male ai propri simili. a elaborare dispositivi narrativi per denunciare la forza e la violenza del potere costituito a livello locale o nazionale (lo Stato ...
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Riformatore religioso e sociale (Stolberg, Harz, 1490 circa - Mühlhausen 1525). Durante la sua predicazione diffuse i temi rivoluzionari di un escatologismo a sfondo sociale e diede inizio (1523) a riforme [...] poi esplicito nella predicazione a Zwickau. Quivi egli diffuse non solo le dottrine luterane della salvezza, ma anche (guidato fu quindi a Norimberga, dove attaccò con grande violenza Lutero (celebre lo scritto polemico Hochverursachte Schutzrede und ...
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Bioetica
T. biologico (o t. di vita, living will) Documento con il quale il testatore affida al medico indicazioni anticipate di trattamento, nel caso in cui in futuro possa perdere la capacità di autodeterminazione [...] è causa di annullamento alle stesse condizioni (art. 626 c.c.). Il dolo e la violenza come vizi della volontà e cause di annullamento non hanno nelle norme in questa materia specifica trattazione: si ritiene pertanto, comunemente, che sia necessario ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] Urbano era da ritenersi nulla perché avvenuta in clima di violenza. La cristianità si divise in due due ‘obbedienze’, la luglio 1054, che ai contemporanei sembrò un episodio di non grande rilievo e non irreparabile, come poi fu in realtà, va collocata ...
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Nome di varie sante: 1. C. (Ecaterina) d'Alessandria. - Vergine di Alessandria che, secondo una passio leggendaria risalente ai secc. 6º-7º, e altri testi più tardi, sarebbe stata torturata e decapitata [...] dottrina l'amore di Dio, che lascia l'uomo sempre libero dell'agire, e non ne comprime il volere, ma lo illumina con le sue rivelazioni; contro di esso alle epistole, di cui alcune sono potenti per violenza di pathos, C. ha lasciato un Dialogo della ...
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Diritto
E. arbitrario delle proprie ragioni Delitto commesso da chi, al fine di esercitare un diritto proprio o preteso, pur potendo ricorrere fattualmente e giuridicamente al giudice, si fa arbitrariamente [...] ne è mutata la destinazione. Si ha altresì violenza sulle cose allorché un programma informatico viene alterato, anno finanziario, le entrate e spese relative a un dato anno, non ancora riscosse o pagate al suo scadere, vengono iscritte nel bilancio ...
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Nella sua nozione fondamentale, invocazione della divinità come testimone della verità di quanto si afferma (g. assertorio) o come mallevadrice e vindice di una promessa o di un voto (g. promissorio). [...] la decisione dell’intera causa o di parte di essa e che non riguardano illeciti o l’esistenza di un contratto a forma scritta ad substantiam è nullo, ipso iure, il g. estorto con dolo, violenza o timore grave. Il g. va interpretato applicando sempre ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] luce dell’esperienza arcaica della realtà, per la quale non si dà mai un fenomeno che sia ‘univoco’. Caratteristica giovane ebreo, i militanti hitleriani compirono atti di violenza e vandalismo antisemiti, continuati nei giorni successivi, prendendo ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...