ARNALDO da Brescia
Arsenio Frugoni
Nacque a Brescia verso la fine del sec. XI o al principio del sec. XII. "Clericus ac lector tantum ordinatus", fu discepolo di Abelardo. A Brescia divenne canonico [...] popolo, soprattutto "apud religiosas feminas". La sua condanna della Chiesa feudale e mondana non si traduce in un'istanza di riforme, all'interno; con violenza eversiva, la Chiesa della tradizione e della gerarchia è tutta negata, in una richiesta ...
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CARLETTI, Angelo
Sosio Pezzella
Nacque a Chivasso (Torino) intorno al 1414 da Pietro. Studiò nella sua città natale e poi a Bologna dove si addottorò in teologia morale e speculativa e in diritto canonico [...] del 4 dicembre dello stesso anno. Ma l'impresa non continuò, e il C., rifiutando ogni ricompensa, chiese soltanto momenti di estremo bisogno; la lussuria, che si esplica come violenza e disprezzo dei propri simili mediante lo stupro, l'adulterio, ...
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CUSMANO, Giacomo
Antonio Fiori
Nacque a Palermo il 15 marzo 1834 dall'ingegnere agronomo Giacomo e da Maddalena Patti. Ad appena tre anni perdette la madre; spettò quindi al padre dargli una prima educazione [...] politica e sociale che prevedesse l'uso della violenza. Decisivo doveva rivelarsi l'incontro col canonico Domenico intenso fosse il suo attivismo, il C. col sistema delle collette non riusciva più a sfamare il gran numero dei poveri che accorrevano ...
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eresie
Emanuela Prinzivalli
Dottrine che si contrappongono a quella ufficiale della Chiesa cattolica
Il termine eresia deriva dal greco e significa "scelta". Col tempo passò a indicare alcuni gruppi [...] state combattute, a volte anche ricorrendo alla violenza
Alle radici del rapporto tra eresia e ortodossia intercorre invece un rapporto di creazione: solo il Padre è Dio non generato, non creato, immutabile ed eterno; il Figlio è invece creatura di ...
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BELLUDI, Luca
Francesco Lazzari
Il B. sarebbe nato intorno al 1200. La notizia della sua appartenenza alla nobile e ricca famiglia Belludi, che si trova nella cronaca di Zambono di Andrea dei Favafoschi, [...] gli era attribuito con un senso tutto particolare: il B. non solo era il simbolo dell'intero convento, in quanto il più podestà di Padova, tentando inutilmente di mitigarne la violenza. L'atteggiamento tracotante di Ansedisio e di Ezzelino, ...
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GIUSEPPE da Leonessa, santo
Dario Busolini
Eufranio Desideri nacque a Leonessa, nei pressi di Rieti, l'8 genn. 1556, terzogenito del facoltoso borghese Giovanni e di Francesca Paolini.
Iscritto a dieci [...] dal fatto di avere la stessa età di Cristo, 33 anni, non bastano a spiegare la condotta di G., che nei suoi scritti Ligario. Il cognato Ercole Mastrozzi, però, gli si oppose con violenza, intentando una causa che addolorò gli ultimi anni di G., ...
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Calvino e il calvinismo
Massimo L. Salvadori
Le opere dell'uomo sono solo quelle che Dio permette
Il francese Giovanni Calvino è stato, dopo il tedesco Martin Lutero, il maggiore esponente della Riforma [...] tutti i comportamenti sociali. Egli non esitò a sradicare le opposizioni anche con la violenza, pur di far trionfare la sovrano di tutto e di tutti. Quella di Dio è una sovranità che non si può contrastare; il solo pensiero di poterlo fare è un atto ...
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Francesco d'Assisi, san
Chiara Frugoni
Il santo dell'amore per il prossimo e per la natura
Francesco d'Assisi, vissuto nel 13° secolo voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, [...] dal Sole raggiante che scalda, illumina e porta gioia.
Francesco non si mise mai in urto con la Chiesa. Piuttosto che che allora era sentita come estremamente insolita, perché la violenza e le guerre facevano parte della realtà di ogni giorno ...
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Davide e Golia
Margherita Zizi
La storia del pastorello Davide che, armato di una semplice fionda, uccide Golia, il temibile gigante dei Filistei in guerra con il popolo di Israele, è uno degli episodi [...] fede e del coraggio che trionfano sulla bruta violenza, la vicenda ha ispirato numerosi capolavori artistici
La una corazza e una spada. Ma Davide, impacciato dalle armi alle quali non è abituato, le depone e sceglie da un torrente cinque sassi ben ...
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Diana
Massimo Di Marco
La vergine dea cacciatrice
Diana (chiamata dai Greci Artemide) è la sorella di Apollo. Cacciatrice e signora delle fiere, è la dea della natura selvaggia. Custode della verginità [...] vita, ucciso da uno scorpione, il tentativo di farle violenza: sia lui sia l'animale saranno poi trasformati da Artemide compagni Meleagro alla fine riuscì a uccidere l'animale. Ma Artemide non si placò. Al momento di dividere la preda scoppiò tra i ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...