McEwan, Ian
Giovanna Ferrara
Scrittore inglese, nato ad Aldershot (Hampshire) il 21 giugno 1948. Trascorse gran parte dell'infanzia fra l'Estremo Oriente, la Germania e il Nord Africa; tornò successivamente [...] , perversa e aberrante, bambini trattati con brutale violenza, l'omicidio, i caratteri malati, eloquente metafora violento rapporto. Una rinnovata passione erotica fra Colin e Mary non cela altro che il tramonto dei sentimenti fino ad arrivare ...
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Larsson, Björn
Bruno Berni
Scrittore svedese, nato a Jönköping il 28 dicembre 1953. Grande viaggiatore, soggiornò giovanissimo negli Stati Uniti e più tardi abitò a lungo in Francia, rimanendo legato [...] con la raccolta di racconti Splitter (1980, Schegge), che non ottenne grandi riconoscimenti in patria, mentre il vero successo giunse ventre di Parigi una storia di fanatismo e di violenza legata alla progettazione di un attentato di vaste dimensioni, ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese, nato il 9 febbraio 1940 a Città del Capo. Nel 2003 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Laureatosi presso la University of Cape Town in inglese [...] it. Deserto, 1993) la protagonista lotta ferocemente per non venire esclusa da un mondo che sembra inesorabilmente emarginarla. ma la guerra lo sorprende anche lì; e contro la violenza della storia vince, nella sua estrema innocenza, 'l'anima ...
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McCarthy, Cormac
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Providence (Rhode Island) il 20 luglio 1933. Di carattere schivo e riservato, McC. è un autore prolifico, caratterizzato da un grande [...] un'amara accettazione della ineluttabilità del male: l'essere umano non è suscettibile né di redenzione, né di perdono. Grande varietà e spostati che si danno a ogni sorta di violenza; fra loro, un ragazzo quattordicenne iniziato così alle brutali ...
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Scrittore tedesco; nel 1972 Premio Nobel per la letteratura. Rivolto il suo partecipe interesse, nella prima fase della sua produzione, ai temi dell'uomo scagliato nella tragedia della guerra e delle sue [...] che, sulla dorsale d'una biografia sintomatica se pure non esemplare, offre la panoramica su un'intera generazione tedesca di "come può nascere e dove può condurre la violenza", trasposizione poetica, in chiave stringatamente cronachistica, della ...
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Scrittrice ungherese, naturalizzata svizzera, nata a Csikvánd, presso Kőszeg, il 30 ottobre 1935. Visse l'infanzia in un Paese sconvolto dalle vicende della Seconda guerra mondiale, iniziata dagli ungheresi [...] belli e intelligenti, i due bambini imparano ad affrontare le difficoltà elaborando strategie di sopravvivenza che non escludono il ricorso a una fredda violenza omicida, istruendosi sui libri che riescono a procurarsi, prendendo nota di tutto in un ...
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Wallace, David Foster
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Ithaca (New York) il 21 febbraio 1962 e cresciuto a Urbana (Ill.). Dopo essersi laureato all'Amherst College (Amherst, Mass.) nel [...] e l'esoterico, denuncia come questo genere musicale esprima violenza, misoginia, volgarità. Nel 1996 è uscito il romanzo Infinite un libro saccente e sopravvalutato. Ambientato in un futuro non troppo lontano, Infinite jest è un labirinto di storie, ...
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OATES, Joyce Carol
Maria Alessandra Fantoni Costa
Scrittrice e saggista statunitense, nata presso Lockport (New York) il 16 giugno 1938 da una famiglia operaia di origine inglese di tradizione cattolica. [...] , giovani, persone mature, in un mondo in preda alla violenza più bieca e più impersonale; si tratta di analisi psicologiche del decadere del sogno americano. Non ci sono argomenti e sperimentazioni stilistiche che O. non si senta di affrontare nel ...
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SARAMAGO, José (App. V, iv, p. 630)
Luigi Maria Cesaretti Salvi
Scrittore portoghese. Nel 1998 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura, il primo assegnato a uno scrittore di lingua portoghese. [...] ha conservato la vista, e che si è finta cieca per non abbandonare il marito. In Todos os nomes, il protagonista è storia e la funzione salvifica della donna in un mondo dominato dalla violenza; o, sul piano formale, la tendenza al parlato, l'ironia ...
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Scrittore argentino. Nominato conservatore della Biblioteca centrale di Buenos Aires, negli anni dal 1950 in poi, B. poté sentir crescere nel mondo la sua celebrità, attraverso studi e traduzioni, mentre [...] . rimane fra le più alte e originali del nostro secolo, e non solo nell'area neolatina. Accanto a Kafka e ad altri maestri del dell'uomo moderno, e dal sempre più ossessivo regno della violenza, una nota di poesia universale, sia che parta liricamente ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...