DECIO, Antonio
Flavio De Bernardinis
Nacque ad Orte (Viterbo) probabilmente oltre il 1560 e morì poco dopo il 1617, anno della stampa vicentina della tragedia Acripanda, volendo seguire il Crescimbeni, [...] in Arabia dove, divenuto re, crebbe con fermi propositi di vendetta. Non a caso è in corso una guerra tra i due regni ed arriva drammatica. Non riesce facile pensare al Tasso che si dilunga sulle lodi dell'opera, piena di sesso e di violenza, come ...
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Gloria Origgi
Boualem Sansal. Difensore della cultura mediterranea
Scrittore pacato e appassionato al tempo stesso, denuncia nei suoi libri la perdita di ogni speranza di democrazia per l’Algeria. E [...] incendiari della società algerina, una critica spietata della violenza e dell’ottusità del potere e, soprattutto, dell morte violenta del padre rivela al bambino Boualem un’identità che non conosceva. Al telefono, da Algeri, lo scrittore racconta la ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Iacopo Fiorino de'
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena nel terzo o quarto decennio del sec. XV da Agnolo di Filippo; la sua famiglia era tra le più influenti del Monte dei riformatori.
Assai [...] quattro notevoli ecloghe volgari, "primizia della sua gioventù"; ma non sembra possibile arguirne, come si fece, che in quel di una tragica era di lutti e per scagliarsi con violenza contro il clero corrotto; Felicità pastorale, dedicata al Magnifico ...
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ANTONIOLI, Carlo
Armando Petrucci
Nacque a Correggio (Modena) il 2 ott. 1728 da Giuseppe e Domenica Rivolta. Educato nel locale collegio degli scolopi, passò nel 1744 a Firenze, ove compi gli studi [...] e, pur riconoscendo alcune omissioni in cui era incorso il Corsini, non lascia di rivolgere ancora acerbe critiche alle Origini del volterrano. Costui ribattè ancora con grossolana violenza e tentò anche di danneggiare l'A. sul piano professionale ...
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D'AMATO (Amato), Gennaro
Paola Pallottino
Nacque a Napoli il 1° apr. 1857 da Ferdinando e da Maria Raiola. Amico ed allievo di Morelli, Mancini e Gemito, fu illustratore e saggista, oltre che pittore. [...] ", alla cui interpretazione egli "presta la sintetica violenza di un pregevole e abilissimo segno che, nell . 164 e passim; M. Faustinelli, L'avventura e l'immagine, in L'isola non trovata, atti a cura di G. Cusatelli, Milano 1982, p. 178 e passim ...
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Sartre, Jean-Paul
Arnaldo Colasanti
Scrittore, drammaturgo e filosofo francese, nato a Parigi il 21 giugno 1905 e morto ivi il 15 aprile 1980. Protagonista del dibattito novecentesco nell'ambito del [...] collaborazione con il regista John Huston: anche se nei credits non compare il nome di S., che aveva tolto la firma in nel 1946 e sostanzialmente fedele agli intenti di denuncia della violenza razziale del dramma sartriano. Nel 1978 Elio Petri adattò ...
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Frankenstein
Ermanno Detti
Lo scienziato che creò un mostro con i cadaveri
Un essere mostruoso costruito con pezzi di cadaveri prende vita. È buono, ma siccome il suo aspetto è orribile e gli altri [...] un nuovo e orribile essere creato con pezzi di cadavere. Il mostro, anche se è brutto di aspetto, è profondamente buono, non conosce la violenza, ha un cuore generoso. A un certo punto però si rende conto che malgrado la sua bontà tutti hanno paura e ...
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GUIDALOSTE da Pistoia
Monica Cerroni
Nacque a Pistoia forse nella prima metà del XIII secolo. Fu di professione ioculator, giullare, alla corte di Guido Pace Guidi dei conti di Romena, presso la corte [...] d'ogni sorta, spesso senza potersi difendere. Per disposizione di Federico II, chi avesse risposto con la violenza ai loro eccessivi lazzi non sarebbe stato condannabile e analoga sorte era stata decretata anche a Siena, città cui G. fu sicuramente ...
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Orlev, Uri
Margherita d’Amico
L’arte della sopravvivenza
Cresciuto in mezzo agli orrori della persecuzione nazista, Uri Orlev, scrittore polacco di famiglia ebrea, ha tratto da esperienze di vita la [...] mondo che si disfa sotto i colpi dell’odio e della violenza, l’unico elemento stabile sembra essere il loro gioco preferito alto, fra i tetti, Alex si sente naufrago e il suo rifugio non è poi tanto diverso dall’isola di Robinson Crusoe. Venerdì è un ...
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Racine, Jean
Mirella Schino
La poesia del teatro
Jean Racine è stato poeta e autore drammatico, uno dei più grandi della storia della letteratura francese. Tuttavia, a differenza di quanto, nello stesso [...] le sue sole forze: attratto dalla vita terrena e carnale, non può salvarsi se non con l’aiuto di Dio. Il legame di Racine con anche la sua noncuranza per le abitudini teatrali e la violenza dei suoi attacchi ai critici e ai tragediografi rivali.
Nel ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...