GAETA, Francesco
Emma Giammattei
Nacque a Napoli il 27 luglio 1879 da Nicola e Vincenza Troncone in una famiglia della buona borghesia.
Il padre, con alcune rendite e il suo impiego di sovrintendente [...] tanto da formarsi ben presto un vasto patrimonio di cultura non solo letteraria; sue guide, appena abbandonata la facoltà di antipositivistico e antiaccademico "di virilità, d'ironia e di violenza", è assai significativo.
La rivista, che contava tra i ...
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MANUZZI, Giuseppe
Antonio Carrannante
Ultimo di cinque figli, nacque il 18 marzo 1800 in località Bulgaria (frazione di Cesena) da Francesco e da Maddalena Magnani.
Ancora fanciullo fu ospitato da un [...] dalla lingua provenzale (Firenze 1841), con tale violenza da indurre il M. a ricorrere al principe Reggio Emilia 1934, pp. 237-311; G. Montani, XLVIII Iscrizioni di G. M. non più stampate (Prato 1828), in Antologia, aprile 1828, pp. 114 s.; Lettere di ...
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ANTIQUARI (Antiquario, Antiquarius), Iacopo
Emilio Bigi
Nacque a Perugia intorno al 1452-1445, di nobile famiglia, probabilmente da uno Stefano che esercitava la professione di medico. È in ogni modo [...] servito (cfr. Epistolae, II, 32),rimase a Milano: e sebbene non si abbia notizia di incarichi politici a lui affidati da Luigi XII, p. 39), avanzava qualche franca e cortese riserva sulla violenza con cui in quell'opera veniva attaccato il deflinto ...
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COSTANTINI, Maria Luisa
Lucia Strappini
Nata a Tricesimo (Udine) il 14 ag. 1900 da Giuseppe e da Matilde Gnassi, frequentò il liceo classico a Firenze, quindi si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza [...] Il Giornale d'Italia. Il suo merito maggiore tuttavia non risiede certamente in questa varia produzione saggistica e giornalistica, gli altri: il divorzio, il rapporto Stato-Chiesa, violenza e terrorismo, pace e disarmo, dissesto geologico), nell' ...
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CIAMPOLINI, Luigi
Mario Vitti
Nato a Firenze il 7 ag. 1786 da Giovanni, cancelliere maggiore della corte criminale, e da Laura Bianchi, studiò giurisprudenza, per volontà dei padre, nell'università [...] a giudice severo dei fatti e dei personaggi, espone dettagliatamente e condanna le ingiustizie interne, le azioni vili, la gratuita violenza, ma non è in grado di seguire le manovre diplomatiche che stanno a monte dei fatti accaduti in Grecia, e che ...
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POLETTI, Cordula
Alessandra Cenni
POLETTI, Cordula. – Penultima di quattro sorelle, nacque a Ravenna il 27 agosto 1885 da Francesco e da Rosina Donati, in una famiglia di artigiani di ceramiche, che [...] della donna nel diritto di famiglia e nei reati di violenza carnale. Tra le intellettuali celebri era presente, appunto, Sibilla che si unì in matrimonio nel 1911 con Cordula Poletti, non vivendo tuttavia quasi mai sotto lo stesso tetto. Fu emerito ...
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PIGNATELLI, Faustina
Elena Papagna
PIGNATELLI, Faustina. – Nacque a Napoli il 9 dicembre 1705 da Michele e Faustina Caracciolo dei marchesi di Capriglia e Villamaina.
Nel 1723 sposò il principe di Colubrano, [...] principessa, che accusava il marito di reiterati atti di violenza e di assidue frequentazioni con donne di malaffare, da che dovesse essere accolta nel ritiro di Mondragone che, non essendo luogo di clausura, le avrebbe consentito di frequentare ...
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BONCIANI, Antonio
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze nel 1417 da Cola che abitava nel popolo di S. Apostolo. Quasi certamente appartenne alla schiera dei "canterini" o "cantori in panca" che a Firenze, [...] edito dal Renier) dove, con una compiaciuta violenza di linguaggio tipica di queste tenzoni aggressive, di S. Apostolo, in una casa a pigione; egli afferma inoltre di non possedere altro che una "schiava", un cavallo e modesti crediti sul Monte; ...
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CAPPELLETTI, Giuseppe
Paolo Preto
Nacque a Venezia nel dicembre del 1802 da Gaetano ed Elisabetta Venturelli. Di famiglia di modeste condizioni, egli venne avviato alla carriera ecclesiastica e si dedicò [...] confessando egli stesso di lavorare su un terreno non suo, e che fu attaccata con estrema violenza dal Pasqualigo-Sacchi, che in 359 pagine per l'eccessiva fretta e superficialità con cui fu scritta, non ha retto all'usura del tempo. Dedicata a Carlo ...
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CORTESE, Ersilia
Eduardo Melfi
Nacque a Roma il 1° nov. 1529 da Iacopo, gentiluomo modenese che aveva fissato all'inizio del secolo il suo domicilio a Roma, facendosi rapidamente ricco con l'esercizio [...] stesso anno; inoltre, Giambattista, famoso per la sua violenza e bizzarria, riuscì a perdere quasi del tutto il di una casa in fiamme e dal motto, di derivazione senechiana, "Opes non animum".
Le sventure dei Del Monte, e con esse della C., dovevano ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...