MÜLLER, Heiner
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Eppendorf (Sassonia) il 9 gennaio 1929. Attivo quasi esclusivamente come drammaturgo, si è affermato come autore scomodo ma autorevole per [...] abilità stilistica (in gran parte con aggancio, non già nostalgico bensì provocatorio, alla versificazione più rivela l'inevitabilità e insieme la crudezza del ricorso alla violenza in nome della rivoluzione; mentre Zement (1972) svela ...
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PRISCO, Michele
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Torre Annunziata il 18 gennaio 1920. Esordisce con una raccolta di racconti (alcuni dei quali anticipati in riviste), La provincia addormentata [...] P. mantiene la sua narrazione in un raro equilibrio: non mancano gli spunti elegiaci, così come anche un pacata, ai limiti di un implacabile esame interiore il tema del male e della violenza, e, ancor più, ne Gli ermellini neri (1975) in cui lo ...
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Harrison, Tony
Giuliana Scudder
Poeta e drammaturgo inglese, nato a Leeds (Yorkshire) il 30 aprile 1937. Di famiglia povera, ha frequentato con una borsa di studio la Leeds Grammar School. Dopo la laurea [...] e mescolato a citazioni di poesia colta, permette a H. di evidenziare con violenza situazioni di disagio sociale o di denunciare gravi problemi internazionali. Tuttavia non lo si può definire un poeta politico, ma piuttosto un attento e appassionato ...
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Yates, Richard
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Yonkers (New York) il 3 febbraio 1926 e morto a Birmingham (Alabama) il 7 novembre 1992. Studiò letteratura presso la Avon School del Connecticut [...] scrittura insieme semplice e illuminante: un'evocazione dell'insopportabile violenza della vita, un modo del tutto peculiare di la prima volta con Revolutionary road (1961; trad. it. I non conformisti, 1964), suo romanzo d'esordio, nonché il più noto ...
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VERRI, Alessandro
Ettore Rota
Letterato e romanziere, nato a Milano il 9 novembre 1741, morto a Roma il 23 settembre 1816. Fratello di Pietro V., studiò nel collegio imperiale dei Barnabiti, poi attese [...] nuovo anche con il sacrificio della forma, giusta il motto "cose non parole". Ben diverso fu il V. a Roma, dove divenne un fortuna, e si assumeva il compito di glorificare, contro la violenza romana, i nuovi principî di umanità. Frutto d'ingegno ...
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GUNN, Thomson William, detto Thom (App. IV, ii, p. 126)
Giuliana Scudder
Poeta inglese. Stabilitosi dal 1954 a San Francisco, si è perfettamente integrato nell'originale 'contro-cultura' della città [...] esiti migliori un nitore e una precisione di segno non comune. Numerosi i riconoscimenti ufficiali ricevuti (dal Levinson prize a quelle di T. Hughes - dove in un mondo di violenza e volontarismo il movimento fine a se stesso (i giovani motociclisti ...
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SACHS, Nelly
Luigi Quattrocchi
Poetessa tedesca, nata a Berlino il 10 dicembre 1891, morta a Stoccolma il 12 maggio 1970. Di stirpe ebraica, nel maggio del 1940 riuscì avventurosamente a fuggire in [...] per ciò che è stato, senza violenza anche nei passi che rievocano la violenza o di lì promanano, piuttosto nella esclusivamente poetica, missione risultata infine troppo grave ma certo non tradita per continuità d'impegno e per autenticitä di ...
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Tatarka, Dominik
Franti¿ek Hru¿ka
Scrittore slovacco, nato a Plevnik-Drienove (Slovacchia Occidentale) il 14 marzo 1913, morto a Bratislava il 10 maggio 1989. Dopo aver frequentato il liceo a Nitra [...] , ma l'isolamento e le privazioni della vita da dissidente non lo spinsero ad abbandonare la sua idea di socialismo.
Le (1945, La vergine dei miracoli). La sopraffazione e la violenza della guerra nel piccolo Stato slovacco, guidato da monsignor Tiso, ...
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SEMINARA, Fortunato
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Maròpati (Reggio Calabria) il 12 agosto 1903, morto a Grosseto il 1° maggio 1984. Di famiglia contadina, compì gli studi dapprima nel seminario [...] e della violenza di un uomo, che S. racconta in uno stile fortemente realistico ma non senza impreveduti (1952), dove appaiono le più complesse figure di due proprietari, non senza qualche influenza della narrativa russa. Con Donne di Napoli (1953 ...
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MILLER, Henry
Salvatore Rosati
Scrittore americano di origine tedesca, nato a New York il 26 dicembre 1891. Lasciata ogni occupazione pratica per dedicarsi alla letteratura, conobbe periodi di dura [...] società stessa infligge all'individuo si è sfogato con la violenza, di cui sono manifestazioni la oscenità programmatica del primo libro disordinata cultura, mescolando idee acute e originali con non assimilate reminiscenze di Nietzsche, D.H. Lawrence ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...