ANGIOJ (Angioy), Gian Maria
Renzo De Felice
Nacque, secondo di quattro figli, a Bono il 21 ott. 1751 da Pier Francesco, nobile possidente, e da Margherita Arras. Persi in giovane età entrambi i genitori, [...] viceré e i suoi sostenitori - impressionati dalla violenza della campagna antifeudale e dall'agitazione sempre maggiore uno storico come G. Manno): in realtà, l'attacco contro Alghero non vi fu, e si trattò solo di una montatura della nobiltà feudale ...
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Comunicazione sociale
Alberto Vespaziani
Con la legge n. 106/2016 il Parlamento ha delegato al Governo la potestà normativa di riordino e riforma del Terzo Settore, con conseguenze sulla comunicazione [...] non vi è un pluralismo interno sta già conducendo a fenomeni di emarginazione, radicalizzazione, incitamento alla violenza 1996 i domini .edu dominavano la rete e tra i 15 siti più frequentati non ve ne era uno di tipo .com. Nel 2016 nessun sito .edu ...
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BOCCAPADULI, Francesco Giacinto Ignazio
Georg Lutz
Di nobile famiglia, nacque il 3 apr. 1600 a Roma da Fabrizio, conservatore e priore dei caporioni, e da Clarice Du Blioul. Abbracciò lo stato ecclesiastico, [...] questi conflitti esplose nel 1649 in tutta la sua violenza per i monasteri femminili cisterciensi di Eschenbach e Rathausen nunziatura presso la corte imperiale adducendo il pretesto di non poter sostenere gli oneri finanziari connessi con tale carica ...
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CAMPELLO, Bernardino
Angela Dillon Bussi
Nacque a Spoleto il 28 marzo 1594 dal conte Solone, giureconsulto, e dalla nobile Rotilia Capecio, terzogenito di dieci figli. Le vicende della sua famiglia, [...] C. fu tra i Priori di Spoleto, carica che tuttavia non gli impediva di assentarsi per lunghi periodi dalla città. Dal cui si prova che l'uccisione della persona amata si può attribuire a violenza d'amore.
Fonti e Bibl.: [G. F. Loredano], Le glorie ...
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CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] del papa che ha per oggetto "le cose di mondo e non di paradiso" (ibid., filza 201, ff. 346-350).
Contro gli abusi dell'autorità del papa il C. aveva parole di inusitata violenza che sembrano uscite dalla penna di Lutero: eletto in conclavi dominati ...
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CESANO, Gabriele Maria
Franca Petrucci
Nacque a Pisa da Leonardo, presumibilmente non molto prima del 10 genn. 1490, giorno in cui gli fu impartito il battesimo. Compì studi giuridici e con ogni probabilità [...] morte del giovane con estrema amarezza, per la "scelerata violenza" che gli sarebbe stata fatta e su cui invocava si sostenne che visitò la diocesi e tenne un sinodo, ma di ciò non si hanno prove.
Agli inizi del suo presulato, nel marzo del 1558, ...
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CIMBALI, Eduardo
Bruno Busacca
Nacque a Bronte, in provincia di Catania il 16 luglio 1862, ultimogenito dei quattro figli di Antonio, medico, e di Marianna Leanza. Nel 1876 seguì, con gli altri fratelli, [...] disarmo", nel cui programma veniva definito "delitto contro la civiltà, non civilizzazione l'atto col qualè si privi del suo territorio e della , tra l'altro, "spregevole apologeta della violenza nel campo... del diritto internazionale" (Il ...
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FAUZONE, Cristoforo
Claudio Rosso
Nacque intomo al 1593 (secondo A. Manno, infatti, al momento della morte, avvenuta nel 1657, aveva sessantaquattro anni) da un'eminente famiglia di Mondovì, che sin [...] suoi interventi presso la duchessa in merito ad atti di violenza commessi nel territorio del marchesato e, in parallelo, la fuoco, e particolarmente dei sorci, quali possono fare molti danni et non v'è modo di scacciarli" (27 marzo 1647).
L'8 marzo ...
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CAMMEO, Federico
Piero Craveri
Nacque a Milano il 20 luglio 1872 da Cesare e da Elisa Gerbi. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, nel 1894 si laureò all'università di Pisa, ove conseguì poi la libera [...] a Torino il volume su I vizi di errore e di violenza negli atti amministrativi, nel 1914 a Padova la prima edizione 'ultima vent'anni dopo la morte del C., nel 1960: caso non frequente di longevità editoriale di un'opera giuridica, che toccò anche al ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] si ritrova eretico palese, anzi in altri luoghi che non sono soggetti a lui ma sono appresso, sono venuti gli eretici in tanto terrore che stanno con guardie temendo qualche violenza del vescovo". Ben diversa, invece, era la situazione delle terre ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...