Walken, Christopher (propr. Ronald)
Francesco Pitassio
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 31 marzo 1943. Con una recitazione lontana dall'identificazione psicologica propria dell'Actors' [...] W. ha ottenuto l'Oscar come migliore attore non protagonista, con la caratterizzazione di Nick, epitome della interpretazione su una mirabile alternanza di tesa quiete e irrefrenabile violenza. W. ha offerto anche una versione sardonica di questi ...
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western Genere cinematografico d’avventura che, attraverso le vicende di pionieri, cowboy e fuorilegge, affronta il tema della ‘frontiera’ all’epoca della colonizzazione delle regioni occidentali (West) [...] il cui stile, che raggela e moltiplica la violenza con il ralenti, suona come l’ultimo grandioso epitaffio centralità nel sistema produttivo sono dimostrate dal fatto che non solo i principali interpreti, soprattutto maschili, ne hanno costantemente ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] dell’illegalità, così come nei confronti della rappresentazione della violenza e degli stili di vita che sul suo uso si il romanzo p. quale si è sviluppato nel 19° sec. non è tanto nel tipo di ragionamento logico utilizzato per la conoscenza degli ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] luce dell’esperienza arcaica della realtà, per la quale non si dà mai un fenomeno che sia ‘univoco’. Caratteristica giovane ebreo, i militanti hitleriani compirono atti di violenza e vandalismo antisemiti, continuati nei giorni successivi, prendendo ...
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Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di Hongkong (n. Canton 1946). Memore delle tradizioni del musical hollywoodiano e dei film d'arti marziali, il suo cinema si è contraddistinto per il [...] del suo cinema: i temi del sacrificio e dell'amicizia, la violenza, la commistione di melodramma e film d'azione, i rimandi espliciti in cui vivono i minori di sette tra i Paesi non industrializzati. Rientrato in Cina, W. ha successivamente diretto e ...
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Hunziker, Michelle Yvonne. – Showgirl, conduttrice televisiva e attrice svizzera naturalizzata italiana (n. Sorengo 1977). Trasferitasi nel 1993 in Italia, nello stesso anno ha conosciuto ampia notorietà [...] una fisicità rassicurante le cui evidenti doti attrattive non risultano mai ostentate, dopo l’esordio nel Bongiorno della fondazione Doppia difesa a sostegno delle donne vittime di violenza e discriminazione, H. è autrice del testo sugli abusi di ...
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Regista, produttore e sceneggiatore messicano (n. Barcellona 1979). Nato casualmente in Spagna da famiglia messicana e trascorsa la gioventù a Guanajuato, in Messico, nel 2001 si è trasferito in Spagna, [...] Revolución (2010), nel 2013, Heli, storia di un vortice familiare di violenza e desolazione che nello stesso anno gli è valsa il premio come che spesso si avvalgono della recitazione di attori non professionisti, E. affronta i temi della solitudine, ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] su cui può avere influito più l'esempio di Proust che non della Forsyte saga di Galsworthy, autore oggi sentito come appartenente Assai più spinto è l'irlandese B. Behan, ribelle con violenza contro tutta la società civile. E si arriva infine al ...
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KEMP, Lindsay
Biancamaria Mazzoleni
Attore, mimo e regista inglese, nato a Irby (Chesire) il 3 maggio 1938. Precocemente attratto da ogni forma di esibizione artistica, si trasferì nel 1954 a Londra, [...] un personalissimo stile di danza teatrale; la sua è una tecnica non dissimile dal collage, in cui elementi a contrasto sono tenuti insieme da un collante misto di passione e parodia, di violenza e di riso, di erotismo e di ritualità. Come attore, K ...
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RASCEL, Renato
Giovanni Grazzini
RASCEL, Renato (nome d'arte di Ranucci, Renato)
Attore di teatro, cinema, radio e televisione, cantante e regista, nato a Torino il 27 aprile 1912, morto a Roma il 2 [...] capace tuttavia di ribaltare in assurdo e farsesco la violenza e la cattiveria imperanti nel consorzio sociale.
Attivo cui R. si spaccia per un alto ufficiale. L'esito non incoraggiante della Passeggiata lo distolse però dal continuare a dirigersi, e ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...