Egoyan, Atom
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico armeno, naturalizzato canadese, nato a Il Cairo il 19 luglio 1960. Con David Cronenberg è considerato l'autore più rappresentativo [...] , che registra di nascosto le immagini di sesso e violenza che vengono tagliate) e a mostrare il loro continuo desiderio che torna in Armenia per riprendere alcune chiese. L'uomo però non si accorge che tra la moglie e la guida locale sta nascendo ...
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Ford, Glenn (propr. Gwyllyn Samuel Newton)
Federica De Paolis
Attore cinematografico canadese, naturalizzato statunitense, nato a Sainte-Christine (Québec) il 1° maggio 1916. Raggiunta la popolarità [...] di simpatia, eleganza, ironia lo hanno reso interprete non meno suggestivo di commedie sofisticate, melodrammi, nonché storie di violenza metropolitana, come The blackboard jungle (1955; Il seme della violenza) di Richard Brooks, in cui ha offerto ...
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Tarantino, Quentin (propr. Quentin Jerome)
Leonardo Gandini
Regista, sceneggiatore, produttore e attore cinematografico statunitense, nato a Knoxville (Tennessee) il 27 marzo 1963. Cineasta tra i più [...] senza per questo allentare la tensione. Questa è alimentata non solo dalla bravura dell'ottimo gruppo di attori (di conclude a metà del film), come pure la rappresentazione della violenza. Il tutto è sorretto dalla notevole prova degli attori (John ...
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Corman, Roger
Bruno Roberti
Regista e produttore statunitense, nato a Detroit (Michigan) il 5 aprile 1926. Esemplari le sue incursioni nell'universo formale e narrativo dei generi, soprattutto l'horror, [...] e I, mobster (1959; Vita di un gangster), ritratti, pervasi di violenza fisica e psicologica, di quel mondo gangsteristico che sarebbe tornato poi con diventato 'di culto' in cui il mostruoso non ha più solo una funzione terrorizzante ma diventa ...
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Ryan, Robert (propr. Bushnell Ryan, Robert)
Manuela Maggi
Attore cinematografico statunitense, nato a Chicago l'11 novembre del 1909 e morto a New York l'11 luglio del 1973. Dotato di una bellezza austera [...] che gli valse una nomination all'Oscar come attore non protagonista, di un militare intollerante e violento che uccide si rivela paranoico e sadico; Act of violence (1949; Atto di violenza) di Fred Zinnemann in cui è ancora una volta un reduce, ...
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Garrel, Philippe
Rinaldo Censi
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 6 aprile 1948. Fedele allo spirito della sua generazione, legata agli eventi del Sessantotto, [...] scontrano, lasciando presagire i sentimenti di disillusione e la violenza che sarebbero poi emersi all'indomani del 1968. L'anno confessione autobiografica; ancora oggi ‒ ennesima autocensura ‒ G. non permette la proiezione di alcuni di essi, a causa ...
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Saraceni, Paulo César
Enzo Sallustro
Regista cinematografico brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 5 novembre 1933. È autore di un cinema che non può essere definito politico in senso stretto, in quanto [...] legato, come tutto il suo cinema, alla fonte letteraria, non solo su un piano formale. Nel 1996 ha portato a percorso di una passione come unico rimedio all'aridità e alla violenza del quotidiano. Garrinchia (2001), novanta minuti girati in video, ...
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Duvall, Robert
Roy Menarini
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a San Diego il 5 gennaio 1931. A partire dagli anni Settanta, è stato uno degli interpreti più celebri del grande schermo, [...] e spregiudicato consigliere di Don Vito Corleone, al quale non può succedere a causa della sua origine irlandese, in The cerca di fermare, ma anche comprendere, l'escalation di violenza scatenata da un timido impiegato (Michael Douglas), mentre in ...
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Bronson, Charles
Valerio Caprara
Nome d'arte di Charles Buchinsky, attore cinematografico statunitense, nato a Ehrenfeld (Pennsylvania) il 3 novembre 1921. Divenuto, negli anni Sessanta, una star di [...] devastante mestiere del padre, che era un minatore, trasportò la violenza del suo ambiente nell'atmosfera macabra di House of wax I segreti di Cosa Nostra, di Terence Young), non risparmiandogli neppure il ruolo vagamente derisorio dell'uomo maturo ...
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Brooks, Richard
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Ruben Sax, scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, di origine russa, nato a Philadelphia il 18 maggio 1912 e morto a Los [...] ripresa pregnanti. Nel 1961 vinse l'Oscar per la sceneggiatura non originale e la regia di Elmer Gantry (1960; Il figlio sangue freddo), analisi impietosa dei meccanismi crudeli della violenza individuale e civile che conducono alla brutale e inutile ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...