CARADONNA, Giuseppe
Maria De Giorgi De Notaristefani
Figlio di Giulio e Giulietta Di Roma, nacque a Cerignola (Foggia) il 5 ott. 1891. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali nella scuola locale, frequentò [...] che a Montecitorio rientrava in quelle contestate perché il deputato non aveva raggiunto i trent'anni richiesti per la eleggibilità, ciò, l'opinione pubblica, scossa da quest'ulteriore violenza, inscenò una campagna a lui ostile, accusandolo di ...
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CAMPOSAMPIERO, Ludovico
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia, nacque a Padova in data imprecisata nella seconda metà del sec. XV. Ebbe educazione cortigiana e cavalleresca, ma animo corrotto [...] che Giulio II, in quel momento alieno da imprese belliche, non aveva intenzione di valersi del Gonzaga, il più infido condottiero militari contro i Francesi ripresero con estrema violenza. Il Gonzaga persistette nella sua ambigua neutralità ...
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FRANCESCHINI, Ezio
Claudio Leonardi
Nacque a Villa (dal 1926 Villa Agnedo), in Valsugana nel Trentino, il 25 luglio 1906 da Mario e da Maria Martinelli. Nel corso della prima guerra mondiale, nel 1915 [...] di uomo ad alcune figure e temi del cristianesimo medievale: non solo e tanto alla fortuna medievale della Bibbia e dei Padri della legalità e dell'ordine contro ogni forma di violenza, si confrontò, spesso completamente isolato, con gli studenti ...
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CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] del papa che ha per oggetto "le cose di mondo e non di paradiso" (ibid., filza 201, ff. 346-350).
Contro gli abusi dell'autorità del papa il C. aveva parole di inusitata violenza che sembrano uscite dalla penna di Lutero: eletto in conclavi dominati ...
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GOTTA, Salvatore
Massimiliano Manganelli
Nacque il 18 maggio 1887 a Montalto Dora, presso Torino, da Vincenzo, magistrato, e da Luigia Pavese.
La famiglia apparteneva alla buona borghesia locale e quella [...] il G. mette in evidenza il valore formativo dell'alta montagna (non a caso lo scrittore fu per molti anni presidente del Gruppo italiano con una prosa magniloquente, arriva a esaltare la violenza delle squadre fasciste.
Gli anni Trenta furono quelli ...
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LA FONTAINE, Pietro
Giovanni Vian
Nacque a Viterbo il 29 nov. 1860, da Francesco e da Maria Bianchini.
Il padre era di origine ginevrina ed ex soldato dello Stato pontificio, la madre era figlia dell'amministratore [...] L. assunse una linea di collaborazione con le pubbliche autorità. Non rinunciò tuttavia a denunciare in via riservata, ma con forza, i maggiori episodi di violenza fascista contro esponenti e sedi dell'associazionismo cattolico veneziano negli anni ...
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PICA, Giuseppe
Carmine Pinto
PICA, Giuseppe. – Nacque a L’Aquila il 9 settembre 1813 da Giovanni e Niccola Sardi.
La sua famiglia apparteneva al ceto medio meridionale che aveva guadagnato potere economico [...] che da decenni si misurava con il conflitto civile, la violenza politica e le fratture del vecchio Regno, consapevole che la ’estate del 1861 fu sconfitta dalle forze italiane, ma non portò alla fine del brigantaggio, bensì alla moltiplicazione delle ...
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CAETANI, Nicola
Paola Supino Martini
Primogenito di Roffredo (III) conte di Fondi e della seconda moglie Giovanna dell'Aquila, èricordato in un documento del 20 giugno del 1324 come ancora minorenne. [...] e riconquistava, nel giugno, la Torre di Pandolfo.
La violenza e la strapotenza del C., accusato di connivenza col altri nobili del Regno, a Luigi d'Ungheria. Dopo quest'anno non si hanno più notizie sul C.; si pensa potesse essere rimasto vittima ...
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POLVERELLI, Gaetano
Enzo Fimiani
POLVERELLI, Gaetano. – Nacque a Visso (Macerata) il 17 novembre 1886 unico figlio di Giovanni Battista, muratore, e di Clotilde Arcangeli.
Compì gli studi a Camerino, [...] fascismo in partito. Nel 1922, intensificò quantità e violenza verbale dei suoi articoli sul giornale del Partito nazionale in Italia, Venezia 2003, ad ind.; A. Valori, Il fascista che non amava il regime, Roma 2003, pp. 325-330; M. Forno, La ...
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ADELAIDE, imperatrice
Girolamo Arnaldi
Nacque presumibilmente nel 931, da Rodolfo II della casa sveva dei Guelfi, re della Borgogna transgiurana (o Alta Borgogna), e da Berta di Svevia, figlia del duca [...] seguente, ad Augusta, Berengario fece pubblica ammenda per la violenza usata contro Adelaide.
Secondo il Leo (Geschichte von della sua morte, A. prese di nuovo la via della Borgogna, non solo per visitare i santuari più famosi della sua terra natia ( ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...