GIUNTA, Francesco
Mauro Canali
Nacque a San Piero a Sieve, presso Firenze, il 21 marzo 1887, in una famiglia di origine siciliana, da Antonino, medico condotto e uomo di fiducia della contessa Cambray [...] gennaio del 1920 il G. si trasferì a Trieste - non sappiamo se inviato dal comitato centrale dei fasci o se capi della Ceka fascista che si era resa responsabile di molte delle violenze perpetrate contro gli oppositori tra il 1923 e il 1924. Anche ...
Leggi Tutto
GHETTI, Andrea (Andrea da Volterra)
Guido Dall'Olio
Nacque a Montecatini Val di Cecina, presso Volterra, intorno al 1510. Del padre si conosce soltanto il nome, Jacopo. Nel 1524 o 1525 entrò nel convento [...] circa la giustificatione, ma quando la colorasse in modo che non derrogasse alle opere nostre, forse che ci daria poca noia" Torino 1987, ad indicem; O. Niccoli, Il seme della violenza. Putti, fanciulli e mammoli nell'Italia fra Cinque e Seicento, ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, in rio Terrà a Cannaregio, nel 1468, da Alvise del dottore e cavaliere Andrea e da Camilla Lion di Marino di Andrea. Nonostante la [...] conclusiva il 12 apr. 1521, "et referite - così il Sanuto - come nel suo tempo non havia fato morir alcun", a riprova di temperamento alieno dalla violenza e rispettoso della giustizia.
Eletto inquisitore sopra il defunto doge L. Loredan, nell'estate ...
Leggi Tutto
DOLFIN, Caterina
Madile Gambier
Nacque a Venezia l'8 maggio 1736 da Giovanni Antonio e Donata Salamon, entrambi patrizi, ma appartenenti a rami poveri e cadetti delle rispettive famiglie.
Il padre, [...] fino a indebitarsi spesso. L'incarico di consigliere a Zante non gli valse ad arricchirsi, ma, al suo ritorno, reinstallatosi Il ricordo di questo avvenimento come di un'estrema violenza patita e simbolo della persecuzione di cui si sentiva oggetto ...
Leggi Tutto
MACONI, Stefano
Hélène Angiolini
Figlio di Corrado di Leoncino di Squarcialeone e di Giovanna di Stefano Bandinelli, nacque, con tutta probabilità a Siena, intorno al 1350.
Nel 1411, in occasione del [...] Dialogo della divina provvidenza (o Libro della divina dottrina); egli non la seguì quando, nel corso dell'ottobre-novembre di quello stesso pp. 85-92). Il clima di tensione e di violenza presente nella città di Siena e nei dintorni traspare anche ...
Leggi Tutto
FURINI, Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Firenze il 10 apr. 1603 da Filippo di Nicola e da Francesca di Lazzaro Rossi (Corti, 1971, p. 14). Suo padre, formatosi con Domenico Cresti, il Passignano, [...] (IV, p. 637) narra che fu "obbligato con dolce violenza" a stare nella villa di Petraia presso don Lorenzo dei Medici, , in cui si è posto in evidenza un gusto negromantico forse non ignaro di quello espresso da Salvator Rosa, a Firenze dal 1640 ...
Leggi Tutto
GALLETTI, Bartolomeo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 15 sett. 1812 (Archivio di Stato di Roma, Arch. Galletti, Acquisti e doni, b. 1, f. V) da Antonio e da Rosa Ruga. Il padre, proprietario di [...] 1845 per ordine del tribunale del Vicariato con l'accusa di violenza a due sorelle minorenni e rinchiuso in Castel Sant'Angelo, fu di più titoli contro Canino, G. e Macbean del 1848. Non sono stati trovati nell'Arch. del Vicariato di Roma gli atti ...
Leggi Tutto
DAMIANO, santo
Bernard Bavant
Nato verso la metà del sec. VII, fu attivo fino ai primi anni di quello successivo. La sua forma;zione, i motivi della sua scelta religiosa, gli inizi della sua carriera [...] , e si propagò in un secondo tempo e con eguale violenza a Pavia. In quella città anzi, - riferisce Paolo Diacono Maria del Popolo). Questa seconda chiesa, con ogni probabilità, infatti, non fu consacrata che sotto il regno di Liutprando (712-744). È ...
Leggi Tutto
DAMIANO (D. di Priocca), Clemente
Marco Gosso
Nacque il 23 nov. 1749 a Torino, dodicesimo figlio di Giuseppe Maria Damiano Del Carretto, XI conte di Priocca, signore di Castellinaldo e Piobesi, marchese [...] più adatti a favorire la carriera a corte di un giovane aristocratico, non trascurò i suoi interessi letterari: fu in intimità con P. Balbo, ed estinta da sé, per la stessa forsennata violenza dei propri contrasti intemi, il D. aveva penetrato ...
Leggi Tutto
FEDELI, Vincenzo
Renata Targhetta
Nacque a Venezia., nel sestiere di S. Marco, tra lo scorcio del XV secolo e gli inizi del successivo, da Alessandro, dottore, appartenente ad una famiglia cittadina [...] poi.in Sicilia a quella di Andrea Doria. Il F. però non si spinse così lontano e mentre, agli inizi del 1528, il le repubbliche ed i principati italiani avrebbero recepito, con minor violenza ma con pari ineluttabilità, nei decenni a venire. Ancora ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...