LANDOLFO
Francesca Roversi Monaco
Di L., capo con Arialdo della pataria milanese e fratello di Erlembaldo, che gli succedette alla guida del movimento, si ignora la data di nascita, collocabile nella [...] la pataria milanese "propose con singolare energia, con violenza anche rivoluzionaria (o almeno tale apparve alle notazioni a laici e chierici con il quale essi si impegnavano a non desistere dalla lotta contro il clero corrotto.
La situazione si ...
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L'AURORA, Enrico Michele
Lauro Rossi
La sua biografia è lacunosa e per molti versi oscura fino alla metà del 1796; le notizie, dovute quasi solo al L. stesso, non sono sempre convincenti ed è arduo [...] probabile origine massonica, evidenziava lo stato di sopraffazione e violenza in cui, per secoli, erano stati costretti a vivere stato allontanato. L'istanza, come ampiamente prevedibile, non fu accolta.
Non si hanno più notizie del L. fino al ...
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LONGO, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fubine Monferrato, presso Alessandria, il 15 marzo 1900 da Giuseppe e da Lucia Gotta, in una famiglia di viticoltori che la crisi agricola e l'aumento dei prezzi [...] Piemonte squadre armate di difesa contro la dilagante violenza fascista. Curatore sulle pagine dell'Ordine nuovo era ormai in Italia e sollecitò il L. a trasferirsi a Roma non appena la capitale fosse stata liberata. Ancora una volta il L. rifiutò ...
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CASALOLDO, Alberto di
Giancarlo Andenna
Uomo politico bresciano, nacque probabilmente intorno al 1170 da una famiglia di conti rurali, i comites di Casaloldo, delle cui vicende anteriori al sec. XII [...] estera bresciana a cercare di modificare con la violenza l'instabile equilibrio delle forze interne.
Bandito ., Narisio di Montichiari e Iacopo di Pontecarale, che però, non riuscendo a padroneggiare la nuova situazione, dopo alcuni mesi preferirono ...
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BAGLIONI, Guido
Roberto Abbondanza
Figlio di Malatesta e di Giacoma, sorella di Braccio Fortebracci, fu a fianco del fratello maggiore Braccio (II) nella graduale conquista dell'egemonia in Perugia. [...] ovviare al sempre più grave stato di disordine e di violenza che travagliava la vita perugina, anche per limitare l'ingerenza 5 marzo successivo che li dichiarò ribelli nel caso in cui non avessero rispettato il confino. Fu questo il risultato di un ...
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PIGNATELLI, Francesco, principe di Strongoli
Luca Covino
PIGNATELLI, Francesco, principe di Strongoli. – Nacque a Napoli il 6 febbraio 1775 da Salvatore, principe di Strongoli, e Giulia Mastrilli.
Il [...] ottobre fu nominato comandante di Terra di Lavoro. Giuseppe Bonaparte non gli lesinò i segni della sua considerazione. Il 25 ottobre attaccamento dei sudditi al sovrano spesso dovuto alla violenza delle requisizioni forzate operate dalle truppe.
Nell ...
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FOSCARARI, Egidio
Simona Feci
Figlio di Andrea di Astorre di antica e illustre famiglia bolognese e di Orsina Lambertini, imparentato con la famiglia modenese Molza, nacque a Bologna il 27 genn. 1512. [...] soprattutto a evitare il crescere di una spirale di violenza repressiva: così, da una parte, difese la giunto all'ultimo atto della vita mia; et per dir meglio all'ultima scena non è giusto che mi parta da quei principii, nelli quali mi sono nudrito, ...
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GRASSO, Giovanni
Franco Ruffini
Nacque a Catania il 19 dic. 1873 da Angelo, puparo, e da Ciccia (Francesca) Tudisco, sua seconda moglie, anche lei pupara, secondogenito di quattro figli (Marietta, Domenico [...] insieme con il vigore possente, istintivo fino al limite della violenza, rimase il marchio di fabbrica dell'attore e della sua per le improvvisazioni e le altre intemperanze di quegli attori non avvezzi alla disciplina e alla fedeltà al testo; il ...
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CALDERARI, Ottone Maria
Franco Barbieri
Nato a Vicenza l'8 sett. 1730 da Casimiro, di nobile ma non ricca famiglia - la madre era la veronese Vittoria Serenelli -, soltanto a 25 anni (Diedo, 1811; Magrini) [...] iniziata su suo disegno, 1784): di una violenza chiaroscurale che può ricordare Piranesi. Ed anche ed artisti delle provincie venez. nel sec. XVIII, Venezia 1824, pp. non num.; F. Milizia, Lettere al conte Francesco di Sangiovanni, Bruxelles-Paris ...
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DEL MONTE, Innocenzo
Pietro Messina
Nacque nel 1532 a Borgo San Donnino (l'odierna Fidenza, in provincia di Parma). Le uniche notizie sulla nascita e sulla famiglia del D. sono quelle forniteci da s. [...] nomina, la prima del nuovo papa, destò scandalo in tutta Roma. Non mancò chi disse, e la voce fu accolta da tutta la città, atto di violenza, alcune persone fatte arrestare dal podestà. Nell'agosto 1565 "fuggi a Firenze non tenendosi troppo sicuro ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...