DANDINI, Pietro (Pier)
Evelina Borea
Nacque a Firenze il 12 aprile 1646 (F. S. Baldinucci) o nel 1647 (Orlandi, 1704) da Ottaviano (fratello dei pittori Cesare e Vincenzo), e fu educato all'arte dallo [...] Trionfo delle Baleari e il Trionfo della Sardegna, opere che risulta non fossero troppo piaciute. In ogni caso il D. fu preferito anche 'artista per i soggetti guerreschi, le scene di violenza con figure atterrate esprimenti l'orrore della morte. ...
Leggi Tutto
JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] agonico fra sole e terra, fra bellezza della morale ed opacità della violenza" (M. Guglielminetti, "Con me" di P. J., in e che avrebbero dovuto ora confluire, insieme con altre, poi non scritte, in un'opera indicata come Conversione al mondo (vedi ...
Leggi Tutto
BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] compagno e inerti i contadini, comprende l'inanità della sua politica di violenza: "Tutto è come prima".
Nella trilogia, come nelle opere precedenti, il cambiamento avviene, non preparato, all'ultimo scontro, sempre per una causa esteriore e violenta ...
Leggi Tutto
BORRONE, Broccardo
Giovanni Busino
Nato a Busseto (Parma) verso la prima metà del sec. XVI, studiò a Padova. Come chierico incaricato dell'insegnamento delle umanità fece parte del seguito di Girolamo [...] solo lato indifeso, quello del lago, tentava, in fondo, di distruggere il faticoso equilibrio raggiunto. Perciò non ci meraviglia la violenza delle proteste dei Grigioni. Clemente VIII ammise d'essere al corrente del progetto, assicurando però d'aver ...
Leggi Tutto
DELLA ROCCA, Sinucello (detto Giudice di Cinarca)
Jean-A. Cancellieri
Nacque, secondo il cronista del sec. XV Giovanni Della Grossa, - la cui opera storica costituisce la fonte locale di gran lunga più [...] vittima, per mano dei nipoti Arriguccio e Ranieri, della violenza delle guerre private nella società signorile insulare del tempo, il Valle, Istria e Ornano, lo costrinsero alla fuga, ma non alla resa. Secondo Giovanni Della Grossa, egli si imbarcò ...
Leggi Tutto
DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] propendere a considerare un errore quello dell'Altamura è che quel manoscritto non è affatto inedito. essendo già stato pubblicato nel 1877 da C. del Regno, e la piena rivendicazione della violenza popolare a loro sostegno, scatenata contro nobili, ...
Leggi Tutto
FAINA, Eugenio
Carlo Travaglini
Nacque a San Venanzo (Terni) il 2 apr. 1846 da Claudio (conte di Civitella dei Conti dal 1852) e dalla pittrice Giuseppina Anselmi, torinese. Crebbe a San Venanzo nella [...] stampo, ha arrecato lo spettacolo dell'uso esclusivo della violenza e della subornazione per la conquista del potere". E livello intellettuale e morale delle classi agricole lavoratrici, e forse non di quelle solamente. Molto potrà fare la scuola. ... ...
Leggi Tutto
LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] 1994), uscita pochi mesi prima della morte.
La personalità del L. poeta non si può disgiungere da quella del L. saggista e politico; la sua che la politicità o interpretazione e sentimento della "violenza storica" è orizzonte o muro […] che avvolge e ...
Leggi Tutto
LORENZI, Giovanni Battista (Giambattista)
Mario Armellini
Nacque probabilmente nel 1720 o 1721, forse a Conversano, presso Bari.
L'anno di nascita è calcolato a partire da una testimonianza di P. Napoli-Signorelli, [...] duetto Don Tammaro/Mastro Antonio "Sa che sa, se sa, chi sa / che, se sa, non sa che sa. / Chi sol sa che nulla sa / ne sa più di chi ne sa d'un amore contrastato, condannava la violenza psicologica della discriminazione classista, erano altrettanti ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA, Alberto
Gian Maria Varanini
Secondo di questo nome, nacque nel 1306, primogenito di Alboino signore di Verona e di Beatrice da Correggio. Sin dall'infanzia il suo nome è legato alle scelte [...] , i da Correggio (Azzo era zio dei due Scaligeri), non diversamente da quanto era accaduto a Padova con i da Carrara dei rapporti fra il D. e i da Carrara andava ricollegata alla violenza usata dal D. alla moglie di Ubertino. È invece possibile, come ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...