Regista cinematografico statunitense (Santa Monica 1927 - Yucca Valley 2023). La sua produzione è stata sempre rivolta verso un cinema di tipo sperimentale, caratterizzato soprattutto da un uso dell'immagine [...] con Scorpio rising (1963), nel quale la tematica della violenza si unisce al gusto esibito degli accostamenti audaci. L'opera posteriori (Lucifer rising, 1967 e Invocation of my demon brother, 1971) non sembrano aggiungere molto a quanto già fatto. ...
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Figlio (Fermo 1444 - Milano 1476) di Francesco e di Bianca Maria Visconti; assolse per conto del padre missioni diplomatiche presso l'imperatore e il pontefice e combatté in Francia per Luigi XI. Successo [...] a pesanti inasprimenti fiscali, compromettendo la stabilità politica ottenuta. Alcuni suoi eccessi di violenza lo resero inviso a molti, finché non fu assassinato da tre giovani nobili, Gerolamo Olgiati, Andrea Lampugnani e Carlo Visconti, spinti ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...]
R. a pubblico ufficiale
Delitto commesso da chiunque usi violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale o a della somma degli inversi delle singole r. (in quest’ultimo caso, cioè, non si sommano le r., ma i loro inversi, vale a dire le ...
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Antonio Menniti Ippolito
Terèsa di Calcutta, santa. – Al secolo Gonxha Agnes Bojaxhiu (Skopje 1910 - Calcutta 1997), nacque da famiglia benestante d’origine albanese a Skopje, nell’odierna Macedonia, [...] scuola elementare di Santa Teresa e fu qui, ben più di quanto non le era stato possibile fare nel collegio a pagamento di St. Mary . Ebbe allora caro l’esempio di Gandhi che di quella violenza finì con l’essere vittima, ne apprezzò la personalità, gli ...
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Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] scena a Parigi nel 1913 e provocò nel pubblico reazioni di violenza inaudita nella storia del teatro. Da allora in poi la vita in ogni caso, le ripartizioni vanno intese con discrezione e non va dimenticata l'evidenza, già frequente in lavori come Le ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] viaggiare fu per lui un bisogno precoce e perpetuo; egli visitò non solo le principali città italiane sino a Napoli, ma quasi quel misto di alta idealità entusiastica e d'ironia, di violenza appassionata e intima bontà, di furori e di malinconia, ch ...
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Narratore, drammaturgo, poeta svedese (Stoccolma 1849 - ivi 1912). Autore dotato di una vitalità elementare, si è accostato a forme letterarie sempre diverse e contraddittorie, comunque sostenute da una [...] in campo religioso, il passaggio da un iniziale pietismo che non sarà mai del tutto rinnegato a gravi crisi spirituali, signorina Giulia", 1888), ove al motivo erotico si sovrappone con violenza quello della lotta di classe. La struttura "a stazioni" ...
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Psicologia
Atto che sorge improvviso, si svolge con rapidità, talora con violenza, ed è privo di una razionale motivazione. La tendenza ad assumere forme pratiche di condotta in maniera incontrollata per [...] è identicamente nulla fuori di un dato intervallo piccolo, al limite infinitesimo, (x0−h, x0+h) e se in questo intervallo non è identicamente nulla, non cambia di segno e si ha
con C diverso da zero e indipendente da h. La quantità C ha il nome di ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] radicali), riuscendo a frenare quasi senza uso di violenza il movimento anabattistico. Intanto anche Berna (1528) e la tregua, mentre la Fidei ratio inviata ad Augusta (1530) non vi veniva neppure presa in considerazione. Quando si ripresero le armi, ...
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Uomo politico statunitense (n. New Heaven, Conn., 1946). Laureatosi nel 1975 presso la Business School della Harvard University (Cambridge, Mass.), B. iniziò l'attività di imprenditore nel settore petrolifero. [...] di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra non sono stati infatti ratificati dagli USA, anche se nel summit sul Katrina (agosto 2005) che, abbattendosi con particolare violenza sulla città di New Orleans, ha causato migliaia ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...