Wiseman, Frederick
Carlo Chatrian
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Boston il 1° gennaio 1930. Considerato uno dei maestri del cinema documentario, W. ha realizzato trentaquattro [...] W. si è impegnato, come regista, in una politica di non ingerenza nelle riprese (durante le quali egli si occupa di di profonda commozione (l'oratorio finale in Welfare) o di grande violenza (le azioni della polizia in Law and order, 1969, o il ...
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Walken, Christopher (propr. Ronald)
Francesco Pitassio
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 31 marzo 1943. Con una recitazione lontana dall'identificazione psicologica propria dell'Actors' [...] W. ha ottenuto l'Oscar come migliore attore non protagonista, con la caratterizzazione di Nick, epitome della interpretazione su una mirabile alternanza di tesa quiete e irrefrenabile violenza. W. ha offerto anche una versione sardonica di questi ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] sindacati, ecc.) attuato dai fascisti con violenza, mentre alcuni settori dell'apparato statale ( della politica interna ed estera dell'Italia. Se l'apice del prestigio, non solo all'interno, venne toccato alla metà degli anni Trenta, è nello ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] morale della sua vita, ha scoperto l'epos della violenza voluta dal Fato, attuata col sacrificio e riscattata si vede e chiaramente si intende il mondo dei vivi e il poeta non può non guardare, attraverso l'ombra dell'al di là, anche quella storia di ...
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Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] del figlio. La sconfitta dei Gracchi consolidò apparentemente il potere dell'aristocrazia, ma dimostrò anche che questa, rifiutandosi a qualsiasi soddisfazione delle esigenze dei plebei e degli Italici, non si reggeva ormai più che con la violenza. ...
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Riformatore religioso e sociale (Stolberg, Harz, 1490 circa - Mühlhausen 1525). Durante la sua predicazione diffuse i temi rivoluzionari di un escatologismo a sfondo sociale e diede inizio (1523) a riforme [...] poi esplicito nella predicazione a Zwickau. Quivi egli diffuse non solo le dottrine luterane della salvezza, ma anche (guidato fu quindi a Norimberga, dove attaccò con grande violenza Lutero (celebre lo scritto polemico Hochverursachte Schutzrede und ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] distesa dar quasi i precetti ad Adamo di quel che far debbe e non fare»22 (Genesi 2, 17).
Creazione di Eva (Genesi 2, 18 letterato Pietro Aretino, passò dalla parte dei censori attaccando con violenza, a partire dal 1545, la «licenza» e l’«empietà ...
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Diritto
In diritto costituzionale per a. si intende uno dei modi di cessazione di efficacia di un atto normativo. L’a. si distingue dall’abrogazione, perché mentre il primo opera retroattivamente (ex tunc: [...] o incapace naturale: artt. 119, 120, 427, 428, 591, 774, 775, 1425, 1426 c.c.) e la sua volontà (che non deve essere viziata da errore, violenza morale o dolo: art. 122, 482, 526, 591, 624, 787, 1427-1440 c.c.). Vi sono inoltre ipotesi speciali di ...
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Pittore e scultore (Malaga 1881 - Mougins, Alpi Marittime, 1973). Tra i protagonisti assoluti dell'arte del Novecento, ha rappresentato uno snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea.
Vita [...] una vera e propria deflagrazione formale. Benché P. non abbia esplicitamente aderito al surrealismo, le opere di questo lacerati brandelli della coscienza, affiora il toro, simbolo della violenza e della brutalità. L'opera, la cui denuncia va oltre ...
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Nome di varie sante: 1. C. (Ecaterina) d'Alessandria. - Vergine di Alessandria che, secondo una passio leggendaria risalente ai secc. 6º-7º, e altri testi più tardi, sarebbe stata torturata e decapitata [...] dottrina l'amore di Dio, che lascia l'uomo sempre libero dell'agire, e non ne comprime il volere, ma lo illumina con le sue rivelazioni; contro di esso alle epistole, di cui alcune sono potenti per violenza di pathos, C. ha lasciato un Dialogo della ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...