Garrel, Philippe
Rinaldo Censi
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 6 aprile 1948. Fedele allo spirito della sua generazione, legata agli eventi del Sessantotto, [...] scontrano, lasciando presagire i sentimenti di disillusione e la violenza che sarebbero poi emersi all'indomani del 1968. L'anno confessione autobiografica; ancora oggi ‒ ennesima autocensura ‒ G. non permette la proiezione di alcuni di essi, a causa ...
Leggi Tutto
Saraceni, Paulo César
Enzo Sallustro
Regista cinematografico brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 5 novembre 1933. È autore di un cinema che non può essere definito politico in senso stretto, in quanto [...] legato, come tutto il suo cinema, alla fonte letteraria, non solo su un piano formale. Nel 1996 ha portato a percorso di una passione come unico rimedio all'aridità e alla violenza del quotidiano. Garrinchia (2001), novanta minuti girati in video, ...
Leggi Tutto
CASERIO, Sante Ieronimo
Alessandro Coletti
Penultimo di otto fratelli, nacque l'8 settembre del 1873 a Motta Visconti, nelle vicinanze di Milano, da Martina Broglia e da Giovanni, che era un contadino [...] sociali, il pensiero anarchico, programmaticamente avverso alla violenza, faceva però registrare in quegli anni azioni visita del presidente della Repubblica francese Sadi Carnot a Lione. Non si sa se la decisione dell'attentato gli sia venuta ...
Leggi Tutto
Duvall, Robert
Roy Menarini
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a San Diego il 5 gennaio 1931. A partire dagli anni Settanta, è stato uno degli interpreti più celebri del grande schermo, [...] e spregiudicato consigliere di Don Vito Corleone, al quale non può succedere a causa della sua origine irlandese, in The cerca di fermare, ma anche comprendere, l'escalation di violenza scatenata da un timido impiegato (Michael Douglas), mentre in ...
Leggi Tutto
Bronson, Charles
Valerio Caprara
Nome d'arte di Charles Buchinsky, attore cinematografico statunitense, nato a Ehrenfeld (Pennsylvania) il 3 novembre 1921. Divenuto, negli anni Sessanta, una star di [...] devastante mestiere del padre, che era un minatore, trasportò la violenza del suo ambiente nell'atmosfera macabra di House of wax I segreti di Cosa Nostra, di Terence Young), non risparmiandogli neppure il ruolo vagamente derisorio dell'uomo maturo ...
Leggi Tutto
Brooks, Richard
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Ruben Sax, scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, di origine russa, nato a Philadelphia il 18 maggio 1912 e morto a Los [...] ripresa pregnanti. Nel 1961 vinse l'Oscar per la sceneggiatura non originale e la regia di Elmer Gantry (1960; Il figlio sangue freddo), analisi impietosa dei meccanismi crudeli della violenza individuale e civile che conducono alla brutale e inutile ...
Leggi Tutto
Reynolds, Burt (prop. Burton)
Francesca Vatteroni
Attore e regista cinematografico statunitense, di padre pellerossa e madre italiana, nato a Waycross (Georgia) l'11 febbraio 1936. Con il suo volto dai [...] nella parte del 'duro' coinvolto in una spirale di violenza in Deliverance (1972; Un tranquillo week-end di utilizzato dal cinema d'azione come in City heat (1984; Per piacere… non salvarmi più la vita) di Richard Benjamin, Heat (1987; Black Jack ...
Leggi Tutto
Frankenheimer, John
Roy Menarini
Regista cinematografico statunitense, nato a Malba (New York) il 19 febbraio 1930, da padre ebreo di origine tedesca e da madre irlandese, e morto a Los Angeles il 6 [...] sociale fosco e conflittuale. Raccolse molti successi, ma non ebbe un'adeguata considerazione da parte della critica, restia young savages (1961; Il giardino della violenza), un'indagine sulla violenza delle bande giovanili delle metropoli; Birdman ...
Leggi Tutto
Hobbes, Thomas
Anna Lisa Schino
Il teorico del potere assoluto dello Stato
Vissuto nella prima metà del Seicento, il filosofo inglese Thomas Hobbes fu il primo teorico dello Stato moderno. Sua principale [...] come rapporti di guerra. Tale stato di anarchia e violenza costituisce la peggiore delle guerre, quella di tutti contro È necessario infatti istituire un potere unico, lo Stato, che non riconoscerà un altro potere superiore a sé (per esempio, quello ...
Leggi Tutto
L’inventore del Grande Fratello
L’opera dello scrittore inglese George Orwell, vissuto nella prima metà del Novecento, ha interpretato l’incubo dei totalitarismi nel 20° secolo e ha lasciato un’impronta [...] ’uomo»: dal rifiuto giovanile, spontaneo, della violenza dell’imperialismo britannico (colonialismo) alla consapevole assunzione accessibile a un largo pubblico, ricalcato sul modello non autoritario della conversazione. I ritratti che circolano di ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...