JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] gli altri deputati popolari presenti in Parlamento, fu fatto segno ad atti di violenza da parte dei colleghi fascisti riportando una ferita al naso.
Lo J. non cessò, comunque, di partecipare alla lotta politica, sia pure nelle forme permesse dalle ...
Leggi Tutto
FEDERICO d'Antiochia
Ernst Voltmer
Era figlio naturale dell'imperatore Federico II e di Maria (Matilde) d'Antiochia, appartenente a una nobile famiglia del Regno di Sicilia e figlia, forse, di Roberto [...] con quella mescolanza di efficienza e di violenza che sembra fosse una sua caratteristica. Riorganizzò Significativi sono i nomi e i matrimoni dei figli di Corrado: Federico, nato non prima del 1259 e morto il 22 luglio 1305, ebbe un figlio di nome ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Capograssi
Ulderico Pomarici
Nella filosofia del diritto italiana del Novecento, Capograssi è figura di studioso singolarmente appartata. Intellettuale cattolico, erede della tradizione legata [...] e Leviatano l’autorità diventa inevitabilmente «forza violenza coazione durissima stritolamento delle volontà e degli cit., p. 508). E dunque il fine che la volontà si propone non è un fine esterno, ma il compimento di quell’azione graduale con la ...
Leggi Tutto
PANTALEONI, Maffeo
Antonio Bianco
– Nacque il 2 luglio 1857 a Frascati, primo dei tre figli di Diomede – medico, politico e senatore del Regno – e di Jane Isabella Massy Dawson.
Aveva cinque anni quando [...] e giudiziarie uscì estraneo persino come testimone, la violenza della stampa giolittiana lese per sempre l’equilibrio uno dei tre lincei che nel 1933 si dimise dall’Accademia per non accettare il giuramento imposto dal fascismo; De Viti, l’amico di ...
Leggi Tutto
DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] ai versi antimedicei di D., "0 umil popol mio, tu non t'avvedi"; al secondo è destinata un'ironica lezione di petrarchismo una violenta satira a cui replica con altrettanta violenza ("Io ti rispondo, Burchiel tartaglione"), lanciando ingiurie ...
Leggi Tutto
Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] a un evento di cronaca nera di quelle stagioni (la violenza e uccisione della piccola Annarella Bracci a Primavalle) e e della bellezza come suo viatico) che occupa tutta la parte non storico-politica della vicenda, sino alla fusione fra le due linee ...
Leggi Tutto
BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] era in vita ilpadre Roberto, le era stata estorta con la violenza. Nel 1551 il viceré Pietro di Toledo minacciava di privare il 'atto di donazione inserì una clausola per cui i suoi libri non potessero mai cadere nelle mani dei gesuiti. A Danzica il B ...
Leggi Tutto
AZEGLIO, Roberto Taparelli marchese d'
Narciso Nada
Nacque a Torino il 24 sett. 1790 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè. Nel 1800, essendosi la famiglia trasferita a Firenze in conseguenza dell'occupazione [...] invece, mentre il primo usciva nel 1836 ed il secondo nel 1838, il terzo non vedeva la luce che nel 1841 ed il quarto nel 1846.
Particolare eco ebbe del 1º marzo 1855) e si scagliò con violenza contro la politica assolutistica e antiunitaria di Pio IX ...
Leggi Tutto
BARTOLINI, Luigi
Arnaldo Bocelli
Giuseppe Marchiori
*
Nacque a Cupramontana (Ancona) l'8 febbr. 1892 da Giuseppe e da Vittoria Bonci, che vi conducevano una fattoria. Terminate le scuole medie, venne [...] Il "solitario" sfogava nei versi o negli scritti la violenza polemica: ma disegnava serenamente sulle lastre le sue scelte della morte e della disperazione dell'uomo che invecchia e che non si dimentica più nelle peregrinazioni di terra in terra, per ...
Leggi Tutto
BENVENUTI, Giovanni Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Belvedere (Ancona), in una nobile famiglia del luogo, da Giuseppe e da Maddalena Tosi, il 16 maggio 1765. Ordinato sacerdote a Iesi il 20 sett. [...] l'incudine, ed il martello, e che vorrebbe raccomandarsi con i Francesi, e non inimicarsi i Russi" (ibid., f. 51 v).
Il B. rientrò da convenzione non fu però riconosciuta né dal governo pontificio, che la considerava estorta al B. con la violenza in ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...