Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Guglielmo Ferrero
Lorella Cedroni
Studioso di notorietà internazionale, Guglielmo Ferrero si impose dapprima come giornalista politico e successivamente come storico, dopo la pubblicazione di Grandezza [...] scrivere una storia della giustizia. Si tratta di un’impresa che non porterà mai a compimento, ma per la quale compie, nel da un lato, il terrorismo bellico, ossia l’esasperazione della violenza al punto da rendere impossibile la pace e, dall’altro, ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] una funzione civile e agli artisti un impegno etico che non fosse subordinato alla politica. Dopo due mostre tenute nel 1962 la galleria La Nuova pesa, entrambe dedicate al tema della violenza e a cui fu invitato a esporre anche Guttuso, tra il ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] riduce a un’arida resa dei conti con il bilancio in pareggio, se l’altro non la fa anche sua» (p. 148).
Riprese a scrivere sulle donne nel 1977, sul fine vita, tossicodipendenze, carcere, violenza sessuale – ricoprendo un ruolo leader nella ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] il lettore si trovi «assai impegnato in tutto il libro a districare non le intenzioni e i fini di un criminale, bensì le intenzioni e L. M., Berna-Stoccarda-Vienna 1995; C.E. Trevisan, Violenza e immaginazione nella prosa di L. M., New York-Ottawa ...
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DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] romana, dopo che era stato giudicato impresentabile quelloiedatto dal deputato di Grodno K. Chreptowicz; - per la violenza subita. Benché nella protesta non si facesse il nome del Repnin, questi pensò di imprigionare anche il nunzio.
Diversamente dal ...
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BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] di lotta del B., portato per istinto all'azione e alla violenza, ancora "ardito", dopo l'"eccidio estense" (20 dic. negativo.
Scritti principali: il Diario 1922 (Milano 1932) è utile non solo per gli avvenimenti di quell'anno ma anche per la biografia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Norberto Bobbio
Gianfranco Pasquino
Norberto Bobbio è stato uno dei più influenti intellettuali italiani del 20° secolo. Per più di cinquant’anni, i suoi scritti sono stati oggetto di dibattiti, controversie, [...] , ma guerre giustificate e giustificabili. Riconoscono l’inevitabilità del ricorso alla violenza in alcune situazioni e il diritto alla resistenza: «Certamente, l’uomo non può rinunciare a combattere contro l’oppressione, a lottare per la libertà ...
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Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] durante i suoi quasi venticinque anni di cardinalato; anche se non si può escludere che taluni possessi gli fossero stati ceduti , che fu scacciato, e furono commessi numerosi atti di violenza. Fermo, Ascoli e Ripatransone erano in costante stato di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Achille Loria
Stefano Perri
Nell’ultimo ventennio del 19° sec. Achille Loria fu considerato uno dei più autorevoli economisti italiani e raggiunse fama internazionale. La seconda metà dell’Ottocento [...] sociali, e le mostruose sperequazioni e stridenti ingiustizie, che ne sono il fatale detrito, non sono che il prodotto di una usurpazione, nata dalla violenza e cresciuta nell’inganno, di cui è pensabile ed avverabile il completo irremissivo tramonto ...
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Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] che male: una terribile fiamma pervade il mondo; un male onnipotente, che non conosce limite nelle sue invenzioni. Che odio, che violenza tra gli uomini: tutta la violenza espressa in La passione di Giovanna d'Arco si scatena, moltiplicata, con una ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...