CARDINALI, Luigi
Nicola Parise
Nato a Velletri il 6 ag. 1783 da Domenico Antonio e da Anna Maria Barberi, compì i primi studi frequentando le scuole pubbliche ed il collegio dei padri della Dottrina [...] E si poté dire che i suoi buoni uffici avevano influito non poco sulla decisione del papa d'istituire la nuova legazione di Le testimonianze scritte e figurate dell'antichità intorno a una violenza fatta da Ercole tebano al santuario di Delfo (in ...
Leggi Tutto
CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] esercitare un apostolato "come fu esercitato dai primi alunni del Vangelo, non per umanità d'interesse, ma per divinità di fervore". E tale allorquando denuncia gli abusi del clero e la violenza dei principi insensibili al messaggio cristiano) lo ...
Leggi Tutto
PALMARO, Gerolamo
Luca Beltrami
PALMARO, Gerolamo. – Nacque a Genova, o con meno probabilità a Sanremo, attorno alla metà del XV secolo da Giovan Francesco, discendente da una famiglia di mercanti sanremesi [...] presso il re di Castiglia.
I frequenti impegni di governo non gli impedirono di curare anche interessi commerciali privati e di i quattro giudici incaricati di punire alcuni atti di violenza tra cittadini genovesi, ma dopo la repressione del governo ...
Leggi Tutto
CAETANI, Pietro
Marina Raffaeli Cammarota
Duca di Sermoneta, terzo di questo nome, nacque intorno al 1562. Primogenito di Onorato (IV) e di Agnesina Colonna, era di corporatura alta e massiccia ed è [...] grande ambizione. Coinvolto in uno spiacevole episodio di violenza mentre era in compagnia di uno dei giovani gazzette tedesche. Il C. comunque si recò a Nancy e vi rimase finché non gli parve di essere guarito, poi si avviò verso Roma. Ad Altdorf, ...
Leggi Tutto
NUTRIZIO, Stefano
Ada Gigli Marchetti
NUTRIZIO, Stefano (Nino). – Nacque a Traù in Dalmazia il 10 febbraio 1911 da irredentisti dalmati, Luigi e Bianca Zacevich. La sorella Maria Carmen fu una nota [...] inglese Mohawk e fatto prigioniero. Tra i pochi che non vollero firmare l’atto di adesione al governo Badoglio, rimase , frutto a suo avviso del clima di odio e di violenza di una ‘maledetta politica’ che troppo timidamente difendeva le forze ...
Leggi Tutto
BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] al pontificato, dannoso alla Chiesa, e patentemente estorto dalla violenza d'una cabala nemica d'ogni giustizia" (p. 12 e a bene di Lei egli può tutto: a danno di lei Egli non può nulla. Egli può comandare; ma se Egli sorpreso come uomo comanda una ...
Leggi Tutto
GAMBARA, Annibale
Paola Lanaro
, Annibale. - Nacque a Brescia o nel Bresciano nel 1571 dal patrizio bresciano Lucrezio, figlio di Lucrezio, e da Giulia Maggia.
Apparteneva al ramo della potente famiglia [...] , che il G. si pose ben presto sulle orme del fratello Scipione, distinguendosi anch’ egli per una serie di crimini e violenze. Non mancò tuttavia di coltivare un certo interesse per le lettere e la vita politica. Il 6 apro 1595 fu iscritto all ...
Leggi Tutto
POLETTI, Cordula
Alessandra Cenni
POLETTI, Cordula. – Penultima di quattro sorelle, nacque a Ravenna il 27 agosto 1885 da Francesco e da Rosina Donati, in una famiglia di artigiani di ceramiche, che [...] della donna nel diritto di famiglia e nei reati di violenza carnale. Tra le intellettuali celebri era presente, appunto, Sibilla che si unì in matrimonio nel 1911 con Cordula Poletti, non vivendo tuttavia quasi mai sotto lo stesso tetto. Fu emerito ...
Leggi Tutto
PIGNATELLI, Faustina
Elena Papagna
PIGNATELLI, Faustina. – Nacque a Napoli il 9 dicembre 1705 da Michele e Faustina Caracciolo dei marchesi di Capriglia e Villamaina.
Nel 1723 sposò il principe di Colubrano, [...] principessa, che accusava il marito di reiterati atti di violenza e di assidue frequentazioni con donne di malaffare, da che dovesse essere accolta nel ritiro di Mondragone che, non essendo luogo di clausura, le avrebbe consentito di frequentare ...
Leggi Tutto
MANFREDI, Francesco (Astorgio IV)
Isabella Lazzarini
Figlio naturale di Galeotto, signore di Faenza, nacque probabilmente intorno ai primi anni Settanta del Quattrocento. Era infatti il maggiore dei [...] di Tivoli, a Venezia per protestare contro la violenza fatta a una città della Chiesa. La posizione del papa secondo fonti veneziane era in realtà più equivoca: Sanuto scrive che il papa "di Faenza disse non vol bastardi la domini, ma che [Venezia] l ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...