LEODOINO
Irene Scaravelli
Di probabile stirpe longobarda, succedette come vescovo di Modena a Valperto, di cui si ha notizia fino all'869. La prima attestazione certa dell'elevazione di L. alla cattedra [...] erezione di un tumulus. Era evidente, infatti, che la città abbisognava di un riparo sia dalla violenza delle acque, non più arginate nei secoli postimperiali, sia - soprattutto - dagli eventuali ritorni offensivi dei berengariani. Recenti riscontri ...
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CAVALCABÒ (de Cavalcabobus), Cavalcabò
Giancarlo Andenna
Marchese di Viadana, nacque verso la fine del sec. XII dal marchese Guido ed era pertanto nipote di quel Sopramonte che era stato investito della [...] Val Padana, comprendente Cremona, Parma, Reggio Emilia e Modena: la tecnica usata prevedeva la conquista del potere non attraverso la violenza, ma con l’imposizione in ciascuno dei quattro Comuni di podestà strettamente legati a lui. I progetti del ...
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GIOVANNI
Tommaso di Carpegna Falconieri
Figlio di Giovanni di Oddone, appartenente alla famiglia romana dei Crescenzi Ottaviani, i cui esponenti portarono a lungo i titoli di conte e di rettore di Sabina, [...] con Pasquale II e il fatto che, dall'anno 1106, non abbiamo più notizia dei Crescenzi come conti o rettori di Sabina stesso, in cui è riferito che Gregorio VII gli sottrasse con violenza una rocca. Egli tornò in seguito all'obbedienza romana: alla ...
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PERRONE COMPAGNI, Dino
Marco Palla
PERRONE COMPAGNI, Dino. – Nacque a Firenze il 22 ottobre 1879 da Cesare Ranieri e da Augusta Giovanna Compagni, di famiglia nobile decaduta.
Nel certificato di nascita [...] squadristi. La politica fu quindi per lui essenzialmente violenza ed eversione. Orientato all’azione, seppe come pochi l’assalto al carcere dello Stato e la liberazione di Ricci non riuscirono per l’intervento armato di una dozzina di carabinieri che ...
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CASALI, Aloigi (Luigi) Battista
Franco Cardini
Nacque tra la fine di maggio e i primi di giugno del 1383 da Niccolò Giovanni di Francesco e da Alda di Guido da Polenta, signore di Ravenna. Essendo morto [...] si era piegata al fatto compiuto, e che il C. non cullava prospettive diverse da quelle che l'alleanza fiorentina gli offriva, cittadine fu arbitraria, ispirata alla soperchierie e alla violenza. La sua prepotenza si esercitava anche all'intemo ...
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CAVALLERINI, Giovanni Giacomo
Luisa Bertoni
Nacque a Roma il 16 febbr. 1639, da nobile famiglia originaria di Modena. Studiò presso i gesuiti del Collegio Romano e si laureò in utroque alla Sapienza. [...] di Luigi XIV, che fin dall'inizio del suo regno non si era dimostrato certo ben disposto verso la S. Sede e seguito a tale decisione si verificarono atti di vera e propria violenza, quali le angherie cui fu sottoposto il nunzio pontificio Angelo ...
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COSTA, Alda
Alessandro Roveri
Nacque a Ferrara il 26 genn. 1876 da Vincenzo e Caterina Zaballi. Conseguito il diploma di maestra elementare, svolse a partire dal 1895 una serie di supplenze in varie [...] scetticismo della stessa direzione del partito".
Di contro alla defezione di molti, tra i quali non pochi ex assertori della violenza rivoluzionaria, la C. restò impavida al suo posto di dirigente socialista dinanzi allo scatenarsi dello squadrismo ...
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GNUDI, Ennio
Giuseppe Sircana
Nacque il 18 genn. 1893 a San Giorgio di Piano, nel Bolognese, da Giuseppe e da Albina Baroni. A Bologna - dove la famiglia si era trasferita dal marzo 1896 -, trovò lavoro [...] di rottura con la tradizione riformista, lo G. "non disse una parola sull'operato dell'amministrazione uscente che di dieci persone. Anche l'aula consiliare fu sconvolta dalla violenza e un consigliere della minoranza, il nazionalista G. Giordani, ...
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DELLA TOSA, Odaldo
Massimo Tarassi
Figlio del cavaliere Carmignano, nacque a Firenze dopo la metà del XIII secolo.
Il D. è stato a volte confuso con un suo parente omonimo, il cavaliere Odaldo di Marsoppino, [...] sulla scena pubblica fiorentina.
Il D. si mise allora in luce non per imprese di pari valore, ma come violento esponente di quella della famiglia e tra questi il D., non rinunciarono alla pratica della violenza. Nel 1294 infatti il D. fu processato ...
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TERZAGHI, Carlo
Marco Manfredi
– Nacque il 18 aprile 1845 a Lodi da Pietro e da Teresa Doi, in una famiglia di modeste condizioni.
Le informazioni sui suoi primi venti anni di vita sono piuttosto incerte. [...] da escludere trascorsi da graduato, la notizia di un non breve periodo speso nelle fila dell’esercito pare trovare ’Italia liberale, Roma 2009, ad ind.; F. Benigno, Terrore e terrorismo. Saggio storico sulla violenza politica, Torino 2018, p. 117. ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...