MURATORI, Angelo
Manfredi Alberti
– Nacque a Palermo il 20 settembre 1843 da Matteo, giurista e noto magistrato che fu anche senatore, e da Teresa Cuzzaniti.
Consigliere comunale di Palermo nel 1860, [...] . Raccomandò la limitazione dell’uso della violenza, nonché un intervento pubblico finalizzato al miglioramento Crispi, e nel 1895, rieletto deputato nel collegio di Pescina, non gli fece mancare il proprio sostegno.
Nel dibattito sulla fiducia del ...
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FREGOSO (Campofregoso), Giacomo
Giustina Olgiati
Figlio di Domenico, doge di Genova dal 1370 al 1378, e di Limbania di Francesco Cocarello, nacque presumibilmente a Genova intorno al 1340. Addottoratosi [...] . al potere. La perdita dei registri governativi relativi al suo dogato non consente di fare nuova luce su quel periodo: di certo il F agli stessi genitori al punto da aver tentato di usare violenza contro di loro.
Il F. sopravvisse alcuni anni alla ...
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GERRA, Luigi
Andrea Proietti
Nacque a Compiano (Parma), dove il padre Davide era pretore, il 15 nov. 1829. Ottenuta il 18 ag. 1849 la laurea in utroque iure presso l'Università di Parma e dopo aver [...] via all'impianto della prefettura", facendo bene attenzione a non compromettere le già esigue possibilità di un dialogo con la , Bologna 1980, pp. 402 s.; P. Pezzino, Stato violenza società. Nascita e sviluppo del paradigma mafioso, in Storia d'Italia ...
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PORTO, Francesco
Matteo Al Kalak
PORTO, Francesco. – Nacque a Rethymno, nell’isola di Creta, il 22 agosto 1511 da una famiglia di origini probabilmente vicentine.
Non si sa molto circa i suoi primi [...] per essere giudicato dalla neoistituita Inquisizione. A ogni modo, egli non sarebbe rimasto molto a Modena. Tra la fine del 1545 , lo stesso Bèze intervenne, lasciando tracce di una violenza retorica fatta di attacchi personali e accuse di scarsa ...
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ANTICI, Tommaso
Elvira Gencarelli
Discendente da nobile famiglia di Recanati - che poi si fuse con quella romana dei Mattei nacque il 10maggio 1731. Tranne che per il periodo centrale della sua vita, [...] , sostenendo che la rinuncia gli era stata estorta con la violenza, chiese di essere riammesso nel collegio cardinalizio. Di fronte al deciso rifiuto dei cardinali, l'A. non insistette, pur non tralasciando d'inviare al nuovo pontefice, Pio VII, una ...
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MALUSARDI, Edoardo Antonio
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Nacque il 30 ag. 1889, da Giovanni e da Maria Molteni, a Lodi, dove trascorse l'adolescenza; abbandonati gli studi dopo la licenza elementare, cominciò a lavorare come operaio [...] sezione monzese. Il legame col mondo del combattentismo non resistette, tuttavia, a lungo: ostile alla trasformazione , ad ind.; M. Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922, Milano 2003, pp. 233, 341; Chi ...
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PIO, Marco
Matteo Al Kalak
PIO, Marco. – Ultimo erede della antica dinastia che aveva lungamente retto il feudo di Sassuolo, nacque il 4 ottobre 1567 da Ercole e Virginia Marino.
Tra il 1563 e il 1570 [...] fino a quando la morte del duca, il 27 ottobre 1597, non riaprì i giochi. La devoluzione di Ferrara del 1598, e , Sassuolo 2000; G. Fragnito, Storia di Clelia Farnese. Amori, potere, violenza nella Roma della Controriforma, Bologna 2013, passim. ...
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BOCCALINI, Rodolfo
Gino Benzoni
Primogenito di Traiano, nacque dopo il 1584, anno del matrimonio del padre con Ersilia Ghislieri. Il B. era già adulto e, abbracciata la vita ecclesiastica, risiedeva [...] come in genere si denominava Aurelio. Le manovre del B. non erano sfuggite agli Inquisitori di Stato che lo facevano sorvegliare; morì per indisposition naturale, senza imaginabile arte o violenza". Altre "scritture", con tutta probabilità di Traiano ...
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LABUS, Giovanni
Gianluca Schingo
Nacque il 10 apr. 1775 a Brescia, allora soggetta alla Repubblica di Venezia, da Stefano, artigiano emigrato dalla Dalmazia, e da Francesca Guerini. Entrato nel 1792 [...] responsabile di alcuni giornali che si segnalarono per la violenza del linguaggio e i toni accesamente anticlericali. Ciò scienze di Vienna: di ritorno dalla prima seduta, il L. non poté rientrare a Milano per la sollevazione delle Cinque giornate (ne ...
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MARGANI, Flaminia
Marina D'Amelia
– Nacque a Roma nei primi decenni del XVI secolo da Giacomo e da Gregoria Gabrielli sua terza moglie.
La famiglia, che apparteneva alla nobiltà cittadina, sperimentava [...] all’onore familiare che serviva, il più delle volte, a legittimare il ricorso alla violenza. Per i contemporanei, infatti, l’uccisione della M. non presentava gli ingredienti necessari a farne un delitto d’onore, come sottolineò Caffarelli, che ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...