SAMONÀ, Carmelo
Elisabetta Sarmati
– Appartenente a una famiglia dell’antica aristocrazia siciliana, che annovera tra i suoi membri politici, studiosi e intellettuali di spicco, nacque a Palermo il [...] Spagna e d’America, cit., pp. 299-321. Fra le opere non citate nel testo: L’“Amadís” primitivo e il romanzo d’amore quattrocentesco, della letteratura, Torino 1993, pp. 476-480; V. Spinelli, Violenza e malattia nei romanzi di C. S., tesi di laurea, ...
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CARBURI, Marino
Sergio Chiogna
Nacque dal conte Demetrio in Argostoli, capoluogo di Cefalonia, nel 1729, secondo di tre fratelli. Compiuti gli studi ginnasiali sulla Terraferma veneta, probabilmente [...] encore dans les climats meridionaux, lui fît commettre une action de violence". A causa di quest'atto di violenza, il C., che non volle, come avrebbe potuto, "antivenire gli effetti della legge comprando il perdono" (De Tipaldo, IX, p. 194), preferì ...
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BASSACIO
Alessandro Pratesi
Monaco cassinese di origine franca, è ricordato nell'aprile 834 e nel marzo 835 in due precetti di Sicardo, principe di Benevento, in favore del monastero beneventano di [...] l'844, soltanto per il quarto ci fu ricorso alla violenza: in generale dovette trattarsi di prestiti forzosi ai quali gemmati, i vasi preziosi, le suppellettili d'oro e d'argento non tornarono mai più nel tesoro di S. Benedetto, è anche vero ...
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ELISABETTA di Carinzia, regina di Sicilia
Carmela Maria Rugolo
Nacque, probabilmente a Klagenfurt, intorno al 1300, da Enrico, duca di Carinzia, e da Anna di Boemia.
Come per la maggior parte delle [...] il 23 apr. 1323 (Chronicon, XCIII, p. 217).
Non sappiamo neppure quale sottile gioco di preferenze avesse indotto Federico III III e le tensioni latenti nel Regno esplosero con inusitata violenza. Si apriva per la Sicilia una fase di incertezza ...
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PASCALI, Giulio Cesare
Pietro Giulio Riga
PASCALI (Paschali), Giulio Cesare. – Nacque a Messina nel 1527 da Giovanni, esponente di rilievo della nobiltà cittadina.
Di alcuni esponenti della famiglia [...] del figlio Giovan Giacomo, accusato di aver usato violenza nei confronti di una nobildonnna locale, Jaquemod Santa. L’opera, cui Pascali lavorò probabilmente dal 1588 al 1596, non fu mai stampata, ma se ne conserva una versione integrale autografa in ...
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MONTEVERDE, Mercenario
Anna Falcioni
MONTEVERDE, Mercenario. – Figlio di Fildesmido Monteverde, nacque probabilmente nella seconda metà del XIII secolo.
Discendeva dalla nobile famiglia fermana dei [...] signore di Fermo, in cui lo ammoniva di cessare le violenze nello Stato della Marca e, nell’ottobre 1336, ordinò al di Paola); sepolto nudo presso il convento dei frati Minori, non ricevette il compianto di alcuno. Allora il popolo, armatosi, elesse ...
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MOLINARI, Ettore
Alessandra Tarquini
MOLINARI, Ettore. – Nacque a Cremona il 14 luglio 1867 da Giuseppe, facoltoso proprietario terriero, e da Giuseppa Antonioli.
Trascorsa l’infanzia a Cremona nell’ambiente [...] rappresentò il principale luogo di elaborazione dell’individualismo anarchico italiano, i cui sostenitori rifiutavano la violenza, erano liberisti, non teorizzavano il furto e l’illegalità come altre correnti anarchiche e, soprattutto, si battevano ...
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GAETA, Francesco
Emma Giammattei
Nacque a Napoli il 27 luglio 1879 da Nicola e Vincenza Troncone in una famiglia della buona borghesia.
Il padre, con alcune rendite e il suo impiego di sovrintendente [...] tanto da formarsi ben presto un vasto patrimonio di cultura non solo letteraria; sue guide, appena abbandonata la facoltà di antipositivistico e antiaccademico "di virilità, d'ironia e di violenza", è assai significativo.
La rivista, che contava tra i ...
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GENGA SERMATTEI, Gabriele della
Carlo M. Fiorentino
Nacque ad Assisi il 4 dic. 1801 dal conte Filippo della Genga, fratello di Annibale, il futuro Leone XII, e dalla marchesa Marianna Confidati Sermattei. [...] somme attuali difficoltà e necessità insieme di procedere con sicurezza per non porre l'azione del Governo in dispregio, recedendo dal fatto suo proprio per qualsiasi estranea violenza o necessità". Nella stessa lettera il G., tradendo una mentalità ...
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DE RUBEIS, Giovanni Battista
Paolo Goi
Nacque a Tarcento (Udine) il 22 genn. 1743 da Bartolomeo ed Eleonora Freschi. Studiò a Bologna, presso E. Lelli e G. Marchesi detto Sansone, negli anni 1759-1762, [...] 38, le incisioni di F. Novelli del 1795 e Perini, 1888) non che di ispettore alle opere d'arte.
Membro dell'Accademia di Venezia e I in cui si ripudia l'edizione parigina come estorta con violenza e zeppa di errori.
La critica che il Maniago muove al ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...