FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] volontà del F., titolare di S. Lorenzo in Damaso, di non alienare la Vallicella; e solo un motu proprio di Gregorio XIII e gioco del proselitismo: politica delle conversioni e controllo della violenza nella Roma del Cinquecento, in Ebrei e cristiani ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] : lettera di duro ammonimento, tutta"magnifica di violenza e di dolore" (Tommaseo).
In quel tempo suo senso apostolico e si esprime spesso con un linguaggio duro e senza perifrasi. Non per nulla C. inizia le sue lettere con la formula "serva de' servi ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] il IV, il V e l'ultimo, cioè il IX, apparso nel 1750. Non v'è dubbio che si tratti di esclusioni volute, contenendo il IV tomo Le direzione del periodico. Seguirono, con pari violenza di linguaggio e non minore impegno critico, gli interventi del ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] neri, che erano semmai, la riprova di un clima di violenza sempre più generalizzato. Tanto più difficile per il C., che, ci dà quel journal intime di un Bianco sconfitto che la Commedia non volle essere, per nostra fortuna ... Né sentiva in sé [il ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] "la pressione amministrativa del governo Giolitti e la violenza dei mazzieri e della polizia" avevano impedito di eleggerlo ., pp. 376-378).
Dal canto loro, le vecchie classi dominanti non erano in grado di indicare al paese una via che gli evitasse ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] rimanendo con lui fino al 1845. In tarda età il F. non conservava del Baldini un buon ricordo: lo giudicava uomo borioso e vano sorda, bruciata: quella "reale atmosfera della violenza fisica e della guerra" che non a sproposito fa correre la mente, ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] duro e spinoso campo della legalità; poiché la violenza e la guerra ci avrebbe in quella vece chiuse in casa e buttò giù affrettatamente, col cuore in tumulto e in non buone condizioni di salute, il pamphlet L'insurrection de Milan en 1848, ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] fascista e a considerare con politica indulgenza la violenza e le illegalità di cui nutriva la sua , a C. Antoni, e ad altri che, se, come si è detto, non erano propriamente ostili al fascismo, nemmeno gli erano amici incondizionati; e qui si possono, ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] si sviluppavano, poi, in un quadro di violenza, illegalità, mancanza di comportamenti affidabili da confluenza nel PCdI (Detti, p. 402; Pistillo, I, pp. 235 s.). Non risulta tuttavia che egli prendesse contatti con i comunisti fino ai primi del 1924. ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] Estensi e tuttora infestata dai briganti e dalla violenza delle fazioni rivali, rimase, salvo qualche scappata a I bis), per l'epigramma sulla fanciulla che vende rose (XXXIII e XXXIV), per non pochi fra gli epitaffi (X e XI, XVI e XVI bis, LV e LV ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...