CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] Vienna e l'istituto di K. Sudhoff a Lipsia - aveva affermato non soltanto l'unità di medicina e cultura, ma anche l'esigenza d riuscito prezioso per trasferirmi in America,costretto dalla violenza nazifascista ad abbandonare la mia terra natale",nel ...
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CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] La maggior parte di questi scritti di circostanza sono andati perduti. Non è il caso di rimpiangerli se li si giudica da quel che marginali preoccupazioni politiche e sociali con accenti la cui violenza stupisce: diatribe contro la Chiesa e il clero ...
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CRIVELLUCCI, Amedeo
Marco Tangheroni
Nacque ad Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) il 20 apr. 1850 da Cesare. Al paese natio rimase legato, trascorrendovi spesso le vacanze estive e dedicandogli anche [...] presso l'università di Pisa, dove rimase fino alla fine del i gog (e non fino al 1907 come è detto in molti profili biograficì), con la parentesi di un di quell'anno), esprimendosi con una violenza polemica straordinaria. Esordiva riprendendo il voto ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] una funzione civile e agli artisti un impegno etico che non fosse subordinato alla politica. Dopo due mostre tenute nel 1962 la galleria La Nuova pesa, entrambe dedicate al tema della violenza e a cui fu invitato a esporre anche Guttuso, tra il ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] riduce a un’arida resa dei conti con il bilancio in pareggio, se l’altro non la fa anche sua» (p. 148).
Riprese a scrivere sulle donne nel 1977, sul fine vita, tossicodipendenze, carcere, violenza sessuale – ricoprendo un ruolo leader nella ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] il lettore si trovi «assai impegnato in tutto il libro a districare non le intenzioni e i fini di un criminale, bensì le intenzioni e L. M., Berna-Stoccarda-Vienna 1995; C.E. Trevisan, Violenza e immaginazione nella prosa di L. M., New York-Ottawa ...
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DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] romana, dopo che era stato giudicato impresentabile quelloiedatto dal deputato di Grodno K. Chreptowicz; - per la violenza subita. Benché nella protesta non si facesse il nome del Repnin, questi pensò di imprigionare anche il nunzio.
Diversamente dal ...
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BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] di lotta del B., portato per istinto all'azione e alla violenza, ancora "ardito", dopo l'"eccidio estense" (20 dic. negativo.
Scritti principali: il Diario 1922 (Milano 1932) è utile non solo per gli avvenimenti di quell'anno ma anche per la biografia ...
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MAGNAGO, Silvio
Hans Heiss
(Silvius)
Le origini
Nacque a Merano il 5 febbraio 1914 da Silvio e da Helene Redler, secondogenito tra Maria, nata nel 1913, e Selma, nata nel 1916.
Il padre era nato a [...] aveva sempre respinto con fermezza ogni forma di violenza e oltranzismo, confidando nel dialogo e nella contro Magnago per la presidenza del Partito e ottenne – pur non riuscendo a spiazzare l’antagonista – un risultato di tutto rispetto ...
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CAVALCANTI, Giovanni
Claudio Mutini
Di questo scrittore, che è tra i più significativi, a Firenze, della civiltà letteraria quattrocentesca, si posseggono scarsi e saltuari dati biografici, frutto recente [...] Cosimo mostra ancora una volta di volersi rassegnare alla violenza scegliendo la strada dell’esilio, ma il progetto ’ Toschi, e il mio pelo si scrive bruno: sicché adunque io non sono segnato per maestrevole a così fatte cose; ma cercate la provincia ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...