BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] - una particolare tendenza alla ribellione e alla violenza: oltre a Carlo Luciano e a Pietro, ricordiamo Leopardi, Narrazioni storiche..., Torino 1856, pp. 162 ss.).
Il B. non era a Roma quando l'allocuzione di Pio IX del 29 aprile aveva ...
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CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] preoccupazione francese consisteva ormai solo nel far apparire volontaria e non estorta (era in corso il congresso di Rastadt e si volevano evitare i contraccolpi di un atto di violenza) l'ineluttabile rinuncia al trono. Con minacce ed intimidazioni ...
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DALLA CHIESA, Carlo Alberto
Vittorio Coco
La famiglia di origine
Nacque a Saluzzo, in provincia di Cuneo, il 27 settembre 1920, da Romano e da Maria Laura Bergonzi. Il padre, di origine emiliana come [...] prima guerra di mafia'. Si aprì una nuova fase di violenza, che ebbe i suoi momenti culminanti nel rapimento del ottobre, in cui perse la vita il maresciallo Felice Maritano). Non mancarono i colpi a vuoto, come l’accusa al giudice istruttore ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] Mimise); nature morte di interni; paesaggi, la cui violenza cromatica sfiorava la brutalità. Nelle nature morte, dove la (Rock and roll), nell'accettazione del mondo com'è, non come dovrebbe essere. Questa nuova fase di "realismo esistenziale" nella ...
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BENEDETTO XI, papa
Ingeborg Walter
Nacque nel 1240 a Treviso, da Boccassio e da Bernarda che gli imposero il nome di Niccolò. Il padre, che esercitava il notariato, era di umilissime origini e, a quanto [...] trovava ad Anagni, poté seguire da vicino tutta la drammatica vicenda, ma non pare che si sia compromesso in alcun modo.
Il conclave, riunito il i francescani spirituali, che non mancarono di reagire con la consueta violenza verbale, come si può ...
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BADALONI, Nicola
Giuliano Campioni
Nacque a Livorno, il 21 dicembre 1924, da Roberto e Alma Baquis. La famiglia, ebraica dal lato materno, soffrì di forte isolamento dopo le leggi razziali del 1938, [...] politica. Retorica significava copertura della violenza e lontananza dalla storicità: si Comune di Livorno, 2005, n. 52-53, pp. 13-15; R. Bodei, Un marxismo non travolto dalle macerie, cit.; F. Mussi, N. B., un grande intellettuale del popolo, in Il ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] e cinema gay di Parma, con la pièce Questo spettacolo non s'ha da fare: andate all'inferno!, senza riscuotere però , 15 marzo 1983; An., Suicida a Milano M., artista contro la violenza, in La Stampa, 16 marzo 1983; S. Casi, L'omosessualità e ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] Banca d’Italia.
Rilievi critici al suo operato
L’azione da governatore non fu immune da critiche, anche severe. Graziani gli contestò l’idea che delle tensioni sociali che si manifestavano con violenza nelle città industriali, nelle periferie urbane ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] , sembrano essere nelle condizioni, essi stessi, di vittime della violenza altrui (cfr. Provana, docc. 9, p. 340 e . 334 s. 4, p. 336, e 10, p. 343). Ma l'interessato non se ne diede per inteso e andò incontro a una prima e a una seconda scomunica, ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] di B. a preoccuparsi di dare al lettore, col suo racconto, l'impressione che le responsabilità del succedersi di tante violenze fossero, non dei sovrano, ma in primo luogo di Anastasio, e poi anche dei missi imperiali, nei quali il biografo, da ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...