Anabattista (n. Welsberg - m. sul rogo a Innsbruck nel 1536). A partire dal 1528, guidò l'emigrazione dei Tirolesi in Moravia; qui moderò i contrasti sorti fra le diverse comunità e correnti anabattiste, [...] ; ma, a differenza degli anabattisti di Münster, essi, seguendo l'insegnamento di H., non giungevano alla rivolta armata, abbracciavano anzi il principio della nonviolenza (anabattismo pacifico) e versavano puntualmente i tributi ai signori che li ...
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Pseudonimo del letterato e filosofo indiano Aurobindo Ghose (Calcutta 1872 - Pondichéry 1960). Educato secondo il modello inglese, visse in Inghilterra, dove terminò gli studî e pubblicò i primi versi [...] nazionalista. Fu tra i promotori della politica di resistenza passiva e del boicottaggio, e dopo il 1914 fautore della non-violenza. Processato e assolto per sedizione prima e per attentati dopo (1908-09), si orientò definitivamente verso la ricerca ...
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Pedagogista italiana (Genova 1921 - Lari, Pisa, 2013). Antifascista sin da giovanissima, nel 1938 venne espulsa da tutte le scuole del Regno per aver rifiutato di assistere alle lezioni in difesa della [...] Olimpino a Como, che con B. Munari, M. Piccardo e altri realizzava e produceva film nelle scuole, fatti dai bambini. Con la Lega per i diritti dei bambini alla comunicazione ha promosso in tutto il mondo grandi campagne per la pace e la nonviolenza. ...
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L’Abate, Alberto. – Sociologo italiano (Brindisi 1931 - Firenze 2017). Collaboratore di A. Capitini e D. Dolci, dai quali ha mutuato uno strenuo impegno per la nonviolenza, lo stesso che ha sostanziato [...] i suoi studi sociologici, centrati sulla metodologia della ricerca sociale applicata ai peace studies come compiutamente esposto nel magistrale Metodi di analisi delle scienze sociali e ricerca per la ...
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Uomo politico algerino (Taher 1899 - Algeri 1985); prima favorevole all'intesa con i Francesi (nel 1938 fondò a tale scopo l'Union Populaire Algérienne), dopo lo sbarco alleato (8 nov. 1942) fu assertore [...] algerina soprattutto attraverso il "Manifesto del popolo algerino" (10 febbr. 1943). Nel 1955 abbandonò il metodo della nonviolenza e aderì al Fronte di Liberazione Nazionale. Dal 1958 al 1961 fu primo ministro del governo provvisorio della ...
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Attivista cattolica nord-irlandese (n. Belfast 1944). Di famiglia proletaria, dopo l'inizio del conflitto tra cattolici e protestanti (autunno 1968) si è dedicata alla predicazione della nonviolenza. [...] Nell'agosto 1976 ha fondato, insieme a B. Williams, l'organizzazione pacifista Women for Peace, subito ribattezzata Community for Peace People. Per le attività svolte in questo movimento le è stato attribuito, ...
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Movimento giovanile alternativo sorto negli Stati Uniti (in particolare a Seattle) e diffusosi in Europa nell'ultimo decennio del Novecento. In polemica con i valori degli anni Ottanta, il g. ripropone [...] alcuni elementi della cultura hippy (ecologismo, nonviolenza), uno stile di vita semplice e un look trasandato. In campo musicale, il g. ha trovato i suoi maggiori esponenti nel gruppo dei Nirvana. ...
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Genere musicale sviluppatosi a metà degli anni 1960 in Giamaica all’interno del movimento etnico-religioso dei rastafariani (➔ rastafarianesimo), come fusione di generi musicali diversi. Figura chiave [...] per l’affermazione mondiale del r. fu B. Marley, considerato una sorta di profeta per i suoi messaggi di pace, ispirati alla nonviolenza e contrari al consumismo e alle ingiustizie sociali. ...
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Teoria etico-politica elaborata dal Mahatma Gandhi. L'espressione è tradotta di solito come "resistenza passiva", ma il suo significato letterale è "insistenza per la verità". Tale teoria era alla base [...] della prassi della disobbedienza civile e veniva integrata dall'altro principio, di origine indiana e buddista, dell'ahimsa o non-violenza. ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] di A. Cavalli, ivi 1990; A. L'Abate, Consenso, conflitto e mutamento sociale. Introduzione a una sociologia della nonviolenza, Milano 1990; E. Mascilli Migliorini, La comunicazione nell'indagine sociologica, Roma 1990; N. Negri, Povertà in Europa e ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...