UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. II, 11, p. 1058)
Elio MIGLIORINI
Gennaro CARFORA
Angelo TAMBORRA
Mentre sia il territorio sia la popolazione dell'U. non hanno subìto in seguito alla seconda guerra [...] (sbarramento di Tiszalök sul Tibisco) e procurato di contrastare la violenza del vento con l'impiego di filari d'alberi. Sono state raddoppiato (22 fiorini per 1 dollaro USA). Tale cambio non si applica alle transazioni commerciali.
Storia. - L' ...
Leggi Tutto
(II, p. 837; App. I, p. 108; II, 1, p. 152; III, 1, p. 79; IV, 1, p. 111; V, 1, p. 145)
Evoluzione del quadro politico (v. tabb. 1, 2, 3)
Nello scorcio del 20° sec. l'A. è la parte del mondo che ha presentato [...] indigene e quelle contadine.
L'esplosione della violenza è stata particolarmente acuta in Perù, oltre alcune sezioni dell'A. Centrale e Meridionale il calo della natalità non ha ancora assunto una reale incisività: benché il livello di fecondità ...
Leggi Tutto
Nacque nel 1445 a Firenze. La prima notizia della sua attività risale al 1470, in cui fece, per il tribunale della Mercanzia, la Fortezza, una delle Virtù che erano state allogate a Pietro del Pollaiolo. [...] et per optimo depintore, et per homo che serve volontera, et non ha del velupo come li soprascripti (Perugino e Filippino), al quale portato in Firenze la linea energetica alla sua massima violenza: Antonio Pollaiolo. A questo pittore maggiormente s' ...
Leggi Tutto
PIO IX papa
Alberto Maria Ghisalberti
Nato a Senigallia il 13 maggio 1792, morto a Roma il 7 febbraio 1878. Uscito da famiglia marchigiana di modesta agiatezza e di modesta nobiltà, Giovanni Maria Mastai [...] occupazione di Ferrara (13 agosto 1847). Ma questa violenza, apparsa e proclamata come una violenta sopraffazione, rotta. E con l'allocuzione famosa del 29 aprile 1848, affermò di non potere, quale rappresentante del Dio di pace, far guerra a un ...
Leggi Tutto
Foibe
Raoul Pupo
Con il termine foiba, che deriva dal latino fovea, vengono chiamati gli inghiottitoi naturali tipici delle aree carsiche; tali abissi si prestano assai bene a far scomparire in maniera [...] , che vi furono gettati dagli iugoslavi allo scopo di celare la strage, e non hanno prodotto significativi risultati.
Non tutte le vittime delle due ondate di violenza hanno però trovato la morte nelle f.: anzi, buona parte degli scomparsi perì ...
Leggi Tutto
SIONISMO
Elia S. Artom
. Definizione e caratteri generali. - Si designa con questo nome il movimento moderno tendente alla costituzione in Palestina di una sede nazionale ebraica, per dare modo a quegli [...] .500 anime, raggiungeva nel 1913 le 110.000; nel 1913 esistevano non meno di 54 colonie agricole, per una superficie di circa 40.000 venisse costituita: l'opposizione araba ebbe anche episodî di violenza.
Il testo del mandato, approvato a Londra il 24 ...
Leggi Tutto
PIRATERIA AEREA
Cesare Falessi
(App. IV, II, p. 805)
La p.a., sebbene abbastanza facilmente identificabile, è difficile da definire: nelle stesse convenzioni intercorse a più riprese in seno all'Organizzazione [...] civile" (Montreal, 1971); "atti di violenza commessi negli aeroporti adibiti al traffico civile , assimilabile alla p.a., è quello meno noto e legato a motivazioni non politiche ma criminali, che si verificò con la collocazione di bombe a bordo ...
Leggi Tutto
. Traduzione approssimativa dell'espressione inglese mass-media; la locuzione designa ormai l'insieme dei mezzi per far sapere, divulgare, diffondere messaggi significativi, carichi di significazioni, [...] forze che sottostanno a questi eventi" e che "la propaganda non è un surrogato della politica e dell'azione sociale, ma serve sono così fortemente ridimensionati. Né la devianza né la violenza né la contestazione possono imputarsi ai mass-media. Che ...
Leggi Tutto
Nacque ad Angers negli ultimi mesi del 1529 o nei primi del 1530, da famiglia, probabilmente, della vecchia borghesia cittadina; l'affermazione, più volte ripetuta, che la madre fosse ebrea, è per lo meno [...] da tenere di fronte ai calvinisti. Nemico della violenza per fatto di religione, egli vuole che si posava su di un'altra e - giuridicamente - assai più solida base che non lo stato del Machiavelli. Contro il quale B. si espresse più volte, ...
Leggi Tutto
1. Figlio di Carcino, un fuoruscito di Regio, che si era stabilito in Sicilia, a Terme, dove diresse una fabbrica di ceramiche, A., nato circa il 360 a. C., ebbe come il fratello Antandro un'educazione [...] MaLedoni, che assediava la città, e impadronendosi di questa; ma non volle conservarla e la cedette come dote alla figlia Lanassa, che politico e come soldato. La caducità si deve alla violenza delle discordie tra i partiti e all'egoismo autonomistico ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...