Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] così ne scrive: “Vi fu ciò di meraviglioso nel governo de’ Longobardi, che non v’era alcuna violenza; non insidie, non angherie, non oppressioni, non furti, non ladroneggi. Ciascuno poteva andar dove più gli piaceva sicuro e senza timore”» (p. 116 ...
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Donna
Simonetta Piccone Stella
di Simonetta Piccone Stella
Donna
sommario: 1. Introduzione. 2. Il coinvolgimento negli accadimenti mondiali. 3. L'evoluzione dell'istruzione. 4. Il rapporto fra occupazione [...] - ma tracciare un confine è arduo - in missioni rischiose e aggressive. Si percepisce che il rapporto delle donne con la violenzanon è soltanto di rifiuto - anche se sul piano collettivo sono proprio loro le vittime più frequenti -, ma che la ...
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Logica
CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo [...] 7 d). Ora, se si vuole evitare in un caso simile che il disaccordo degeneri in conflitto e sia risolto con la violenza, non v'è altro mezzo che fare ricorso a una discussione ragionevole. La dialettica, arte del discutere, appare come il metodo ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] "; ma la realistica accettazione delle novità d'Oltralpe, accompagnata in lui da gran moderatezza e netto rifiuto della violenza, non turbò i suoi amichevoli rapporti con gli ambienti di governo: all'interno dei quali, d'altronde, esistevano tendenze ...
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BATTAGLIA Achille (Viterbo, 31 ottobre 1893-Roma, 21 febbraio 1960).
Una famiglia borghese
Secondogenito di Luigi e di Angela Ballarati, proveniva da una famiglia della borghesia viterbese che attraverso [...] di massa. L’inevitabile e irriducibile conflitto che ne derivava con il ricorso sistematico a una risorsa come la violenza - non meramente legittimata dalla brutalità della guerra appena conclusasi, ma radicata nella pratica politica del paese ...
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Vedi Grecia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La collocazione geografica della Grecia ha storicamente reso il paese una cerniera naturale tra l’Europa occidentale e il Vicino Oriente, rendendolo [...] tessuto sociale greco. Si tratta, fra l’altro, solamente di due dei molti episodi di violenza, non tutti mortali, avvenuti nella capitale nel 2013.
La violenza è solo un aspetto della profonda crisi di Atene, specchio dell’abisso in cui è piombata ...
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Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...] di gruppo.
Dal punto di vista sociobiologico è infatti importante distinguere l'aggressività dalla violenza di gruppo (Chiarelli 1984). Aggressività e violenzanon sono sinonimi: mentre la prima ha un substrato nelle caratteristiche biologiche e nell ...
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Uzzano, Niccolò da
Isabella Lazzarini
Nacque a Firenze nel 1359, da una famiglia di banchieri del quartiere di Santo Spirito: il padre Giovanni fu il primo a venire eletto alla Signoria nel 1363. U. [...] suo presentarsi, impedì ai suoi concittadini di fare l’errore – ancora più pernicioso – di tentare di sbarazzarsene con la violenza. Non avere seguito questa politica dopo la sua morte fu, secondo M., la causa per cui alla fine Cosimo uscì vincitore ...
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Balzac, Honoré de
Anna Maria Scaiola
Il maestro del realismo
Il grande romanziere Honoré de Balzac ha cercato di rappresentare nella sua opera tutti i molteplici aspetti della società francese nella [...] è uno di loro. Ma tante speranze saranno deluse. La grande città, che isola nell'anonimato o suscita aggressività e violenza, non permette a un ragazzo di sfruttare energie e intelligenza: a Parigi "si può nascere, vivere e morire senza che nessuno ...
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Politica internazionale
Mario Del Pero
La crisi dell'egemonia statunitense
Durante gli anni Novanta del 20° sec. il sistema internazionale fu attraversato da pulsioni e processi ambivalenti. L'ottimismo [...] tassi altissimi di partecipazione elettorale. Il tasso di violenzanon scese però mai sotto una certa soglia, e Il Libano è tornato quindi al centro di una spirale di violenza e potenziale instabilità dopo un periodo di relativa calma, seguito alla ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...