no global
Movimento di contestazione dei processi di globalizzazione economica, politica e culturale e quindi delle istituzioni e dei soggetti a essa connessi (FMI, OMC, multinazionali, G8 ecc.), diffuso [...] e a salvaguardare l’ambiente. Nato negli USA, il movimento n.g. si è diffuso soprattutto in Europa: al suo interno convivono culture diverse, alcune ispirate ai principi della nonviolenza, altre che invece praticano metodi violenti di lotta. ...
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Bhave, Vinoba (propr. Vinayak Narahari Bhave)
Bhave, Vinoba
(propr. Vinayak Narahari Bhave) Politico indiano (Gagode 1895-Wardha 1982). Proveniente da una famiglia di casta braminica, dal 1916 fu uno [...] si proponeva di persuadere i proprietari terrieri a donare parte delle loro proprietà ai contadini poveri. Negli anni seguenti si impegnò in diversi campi a favore di riforme sociali, senza mai abbandonare i principi e i metodi della nonviolenza. ...
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Pantere nere (ingl. Black panthers)
Pantere nere
(ingl. Black panthers) Movimento rivoluzionario afro-statunitense, fondato nell’ott. 1966 a Oakland (California) da Huey Newton e Bobby Seale. Influenzati [...] dal marxismo e dalla predicazione di intellettuali come Malcolm X, i militanti sostituirono al principio della nonviolenza predicato da M.L. King quello dell’autodifesa come strumento di lotta. Oggetto di una dura campagna di repressione da parte di ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] incollati insieme con acetato di cellulosa e pressati in autoclave. Ha gli stessi impieghi del v. temperato. Colpito con violenzanon si disgrega; le incrinature formatesi intorno alla zona colpita trattengono i frammenti in posto.
I v. per laser (o ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] I due ultimi bacini sono divisi da serie di colline: il Rialto Centrale Russo, che non giunge a 300 m di altezza, e le Alture del Volga (390 m). A , hanno un enorme successo: la loro satira senza violenza, la morale dettata dal buon senso borghese, la ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] ‘spontaneista’, le tematiche orientate soprattutto a organizzare la rabbia dei giovani emarginati, la violenza come fine a sé stessa. Le stragi, tuttavia, non cessarono definitivamente: 85 furono le vittime dell’attentato alla stazione di Bologna, il ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] nella civiltà del benessere.
All’Algeria, dopo esitazioni e violenze, fu accordata l’indipendenza, ciò che determinò l’esodo per il ballottaggio ha fatto in modo che il Front National non conquistasse nemmeno una delle sei regioni in cui era in testa ...
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Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà [...] tradizionali legami con la politica locale e rivendicando il monopolio statale della violenza. Tra il 1943 e il 1945 la m., a cui gli come Cosa nostra ma anche in passato, quando quest’espressione non esisteva, si sapeva che la m. si articolava in ...
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Associazione criminale esistente nel Napoletano fin dall’epoca spagnola (16° sec.). Occorre distinguere tra c. tradizionale, durata fino alla Seconda guerra mondiale, e il fenomeno camorristico contemporaneo.
Nella [...] un codice di prestigio e di supremazia, che prevedeva l’uso della violenza e della frode nel corso di una serie di scontri e di anche fuori della provincia di Napoli e, tra le attività non tradizionali, il traffico dei rifiuti. Si segnala infine la ...
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GRECIA (XVII, p. 784)
Pino FORTINI
Ugo FISCHETTI
Giuseppe CARACI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Pe. V.
Variazioni amministrative (p. 790). Il numero [...] aderito al colpo di Plastiras. La lotta diviene così furiosa che non si risparmia nemmeno, malgrado i grandi servigi da lui resi alla odî di parte covavano, pronti a scoppiare con nuova violenza. Le elezioni politiche, avvenute il 26 gennaio 1936 col ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...