Psicologo e filosofo tedesco (Oldenburg 1883 - Basilea 1969). Uno tra i maggiori esponenti dell'esistenzialismo tedesco, il suo pensiero si è svolto fondamentalmente in tre fasi: della psichiatria (Allgemeine [...] Tutto circoscrivente o abbracciante). Ciò vuol dire che l'Essere è trascendente e, in quanto tale, non può essere colto dall'esistenza. La trascendenza dell'Essere si rivela particolarmente in "situazioni-limite" (ted. Grenzsituationen), necessarie ...
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Filosofo tedesco (Danzica 1863 - Heidelberg 1936). Esponente di spicco della scuola neokantiana che trovò a Heidelberg e nella Scuola del Baden il suo centro propulsore, sviluppò una filosofia il cui punto [...] quello fisico. Essi si pongono come un dover-essere trascendente rispetto al soggetto conoscente, e l'atto di giudicare, sul riferimento ai valori (Wertbeziehung) da parte dello storico: non nel senso che lo storico esprima delle valutazioni, ma nel ...
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trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il [...] essa. Si contrappone, pertanto, a ‘empirico’, in quanto questo è derivato dall’esperienza, e a ‘trascendente’, inteso come ciò che oltrepassa l’esperienza e non si ritrova in essa, mentre il t. è valido e applicabile solo nell’ambito dell’esperienza ...
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Movimento filosofico-religioso (1° sec. a.C.-2° d.C.), fiorito in Alessandria, che si ricollega ecletticamente non solo e non tanto all’antico pitagorismo quanto alle scuole platonica, aristotelica e stoica. [...] del pensiero neopitagorico, che ha un’intonazione accentuatamente religiosa, sono il radicale dualismo di mondo e Dio, di carne e spirito, la concezione di forze spirituali mediatrici e la fede in una rivelazione trascendente la ragione umana. ...
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In genere, ogni filosofia o corrente ideale secondo la quale non esiste un 'al di là' rispetto alla realtà che conosciamo. Avere una concezione immanente della divinità, per es., significa identificare [...] Dio con il mondo, la natura o la storia, rifiutando quindi di concepirlo in modo 'trascendente', ossia come un'entità autonoma, separata dal mondo e avente caratteri opposti a esso (infinito, onnipotente, onnisciente e così via). ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] . Quest'ultimo, introducendo una concezione radicalmente trascendente di Dio, avrebbe dato inizio al disincantamento in alcuni Paesi rispetto ad altri, con un andamento alterno, non lineare e spesso in rapporto inverso con le grandi ondate di ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] le posizioni agnostiche prima professate. Nell'opera non elimina, tuttavia, la concezione della religione come proiezione, ma pone l'accento sul carattere coercitivo, obbligante, trascendente della realtà che è espressa nella proiezione. Supera ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] , K.R. Popper e Th. Nagel finiscono per ritenere che enunciati dei quali non siamo in grado di accertare il valore di v. - per es., 'Se avvicinamento a un punto finale, immutabile, eterno e trascendente i vari momenti storici (Nietzsche 1872, 1883- ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] concettuale delineato dalla psicologia filosofica, l'i. è quella dimensione relazionale per cui il fenomeno psichico non è autoreferenziale, ma 'trascendente': ogni manifestazione del mentale mette in atto uno schema di riferimento ad altro da sé. L ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] il concetto di "umanità", cioè della solidarietà e del progresso del genere umano, che per propria virtù e non per interventi trascendenti si eleva alla luce della ragione. Come già aveva fatto Vico, la storiografia dell'illuminismo preferì alla ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...