DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] la vicinanza del D. alla corte sabauda, nel 1608 il suo nome non compare tra i poeti che composero in lode del duca le brevi poesie rapporto di solidarietà, è sostituita dalla fede nel trascendente. La polemica contro le corti malvage conclude una ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] togliesse il segno immanente per sostituirlo con uno trascendente. Così, in scrittori che si proclamano poeti presso Vallecchi, de L'ora di Barabba, il libro che rivelò il G., non solo ai cattolici ma anche a uomini come P. Gobetti e A. Tilgher. ...
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Possessione
Cecilia Pennacini
Il termine possessione designa fenomeni abnormi dell'esperienza e del comportamento, dovuti a presunti influssi esercitati sul corpo umano da forze soprannaturali. I sintomi [...] la possessione da analoghe forme di relazione trascendente con forze sovrumane, che nei diversi contesti Lewis (1971) sviluppa una teoria generale dell'estasi religiosa non lontana da quella elaborata da De Martino a proposito del tarantismo ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] )traccia una specie di itinerario spirituale verso la felicità trascendente; in L'immorale (ibid. 1894, ma scritto nel che è poetico; né mi pare che sia opera d'arte l'opera in cui non vi sia poesia e pensiero" (cfr. C. Antona Traversi, p. 169); ma ...
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MACCHIAVELLI, Alessandro
Marta Cavazza
Nacque a Bologna il 26 ott. 1693 da Giovanni Antonio, di una famiglia del ceto civile di lontana ascendenza fiorentina, e da Laura Filippucci (o Filippuzzi).
Ebbe [...] Filopatri, anch'essa con sede nella casa dei Macchiavelli, dalle cui stanze "non sortì mai" (Fantuzzi, p. 96) e che già dal nome appare . Negli stessi anni fu coinvolto in un'altra polemica trascendente le mura cittadine. Nel tomo XIV della Raccolta d ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] di Tropea G.G. Mele a pesare sul suo conto: "non gode buona fama, perché si pretende aversi ingoiato collo studio vari errori kantiano, e ne deriva la necessità del principio trascendente, deducibile secondo il principio di causalità. È quindi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] all’origine della polemica con Gioele Solari, il quale, pur non condividendola, è tra i primi a percepire la portata innovativa della insomma, supera l’idea di collettività intesa come entità trascendente che annulla l’individuo, ma poi opta, secondo ...
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GUERRINI, Vittoria (Cristina Campo)
Simona Carando
Nacque a Bologna il 28 apr. 1923, unica figlia di Guido e di Emilia Putti.
Crebbe in un ambiente colto e raffinato, circondata da persone adulte e senza [...] conoscono soltanto i titoli. Ambientarsi a Roma per la G. non fu facile, ma poté frequentare alcuni vecchi amici fiorentini che vi intera forma umana e la G. parla di "sensualità trascendente" (Gli imperdonabili, p. 236) ingiustamente condannata, ...
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GUZZO, Augusto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Napoli il 24 genn. 1894 da Federico e Luisa Scognamiglio. Il padre, avvocato, allievo e collaboratore di F. Persico, morì quando il G. aveva cinque anni.
A [...] ma che in tale immanenza manifestano anche un carattere trascendente, tanto che la storia e il tempo possono essere il me: l'io costruisce liberamente il suo me di cui non può non prendersi responsabilità. Ma, come preciserà in un'opera successiva, L' ...
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GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] , cioè bisognosa di una spiegazione, la quale può essere adeguatamente costituita solo da un principio assolutamente non problematico, e perciò trascendente l'esperienza stessa. Essa implica dunque la metafisica, intesa nel senso classico del termine ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...