I' vegno il giorno a te infinite volte
Mario Pazzaglia
Sonetto (abba abba; cde edc) di Guido Cavalcanti a D., come attestano sia, esplicitamente, il cod. Mezzabarba, sia, nella restante tradizione (Chigiano [...] viltà in Vn XXXVII 1, XXXVIII 2 e 4 e XXXIX 2 (ma non ci pare ipotesi sostenibile), o il periodo " di dissipazione o almeno di avuto quando Beatrice fu sublimata e trasferita sul piano trascendente; o, come afferma il Petrocchi, quando Guido rifiutò ...
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La scuola italiana di geometria algebrica
La scuola italiana di geometria algebrica
La geometria algebrica è oggi uno dei campi più avanzati della matematica. I suoi molteplici legami con altre discipline [...] geometria proiettiva secondo tre indirizzi principali.
L’indirizzo trascendente ha avuto inizio con la teoria delle funzioni ognor più prende il posto del vecchio concepimento statico, non debba comporre in qualche modo anche l’antitesi tradizionale ...
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dottrina sociale della Chiesa
Stefano Zamagni
Insieme di principi, teorie, insegnamenti e direttive emanate dalla Chiesa cattolica in relazione ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo.
Evoluzione [...] americani, che l’espressione DSC è tornata in auge e da allora non è stata più modificata. In precedenza, si parlava infatti di d sull’uomo e sulla sua vocazione terrena e insieme trascendente; per orientare, quindi, il comportamento cristiano» (n ...
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relativismo
s. m. – Termine con il quale si indicano, genericamente, teorie o concezioni filosofiche, scientifiche e morali fondate, secondo diverse prospettive, sul riconoscimento del valore soltanto [...] r. risulta ulteriormente corroborato dalla consapevolezza che non esistono e non si danno dati osservativi neutrali posseduti alinguisticamente, , ossia validi per un soggetto umano ‘trascendente’, e naturali, ossia fondati sulla natura dell ...
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partecipazione
Il concetto ha assunto, nella storia del pensiero occidentale, tre significati principali: il primo, legato all’originaria accezione platonica, è di tipo metafisico; il secondo, emerso [...] il difficile problema del rapporto tra la realtà delle idee (trascendente, unica, indivisibile) e quella delle cose (sensibile, e totalitari, è bene parlare di mobilitazione dall’alto e non di p.) esistono occasioni di p. attraverso il mondo ...
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GALLINA, Gallo
Alessandra Ferraresi
Nacque il 4 febbr. 1895 da Massimo e da Carolina Sacchi a Milano, dove compì gli studi secondari. Come altri giovani della piccola borghesia lombarda (il padre era [...] influenza di G. Vivanti, cui il G. fu particolarmente legato, i lavori sulle funzioni trascendenti intere, tra i quali emergono la nota sulle Trascrizioni intere che non assumono un valore finito, in Giornale di matematiche, LXII (1924), 1-3, pp. 315 ...
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rasa
Termine sanscr. polisemico che indica l’esperienza estetica nella drammaturgia e nella poetica indiane. La teoria estetica del r. nasce in ambito teatrale e si estende poi alla poetica, che ne fa [...] suggestione» o «manifestazione» di un significato non esplicito. I grammatici (➔ Vyākaraṇa) avevano ). Se nel caso di Abhinavagupta l’esperienza del r. era detta trascendente (alaukika, ➔ loka) e veniva paragonata alla realizzazione dell’Assoluto in ...
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separato
Domenico Consoli
Participio passato di uso tecnico, dal latino separatus-um che nel linguaggio scolastico traduceva il termine greco χωρισϑὸς, ricorrente in Aristotele, nel significato di " [...] di idea s. come realmente distinta dalla sostanza sensibile, e come principio trascendente la molteplicità degl'individui di una specie: nell'ente determinato concreto, infatti, non si dava separazione reale tra forma (o idea) e materia, ma unione ...
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Madhva Filosofo e teologo indiano (n. Pājakakṣetra, Karṇāṭaka, 1238 ca
m. 1317). È autore di 37 opere, fra cui un commento alla Bhagavadgītā, commenti al Brahmasūtra e a varie Upaniṣad, un commento [...] che il Veda abbia come ambito di applicazione solo il trascendente, ossia il dharma, e nel legare il valore epistemologico del Veda al suo non dipendere da un autore. Questa dottrina non contraddice l’assoluta supremazia di Dio giacché M. ritiene che ...
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GIGLI, Duilio
Enrico Giannetto
Nacque a Sansepolcro, nell'Alta Valle del Tevere, l'8 genn. 1878, da Torquato e Anna Belli. Dopo gli studi classici a Pavia, si laureò in matematica a Pisa, sotto la direzione [...] considerate daranno una medesima somma, e quante daranno una somma non superiore a un certo numero fissato; La matematica nei licei, fornì una rigorosa trattazione del concetto di numero trascendente.
Di ulteriore interesse sono le Riflessioni sui ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...