idealismo
Stefano De Luca
Il ruolo cruciale delle idee
Per idealismo, nel linguaggio corrente, si intende un modo di pensare e di agire basato sulle convinzioni ideali e non sulle convenienze pratiche. [...] ragione individuali, ma di entità sovra-individuali, che coincidono con la totalità o Assoluto. Questo Assoluto, però, non è un'entità trascendente ‒ come il Dio cristiano, che sta al di là del mondo e presenta caratteri opposti a esso (infinito ...
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CAPONE BRAGA, Gaetano
Sergio Chiogna
Nacque a Giulianova (prov. di Teramo) il 4 maggio del 1889 da Gaetano e da Elisa Di Giacinto. Laureatosi in filosofia nel 1912 presso l'istituto di studi superiori [...] neoidealisti. In effetti la giustificazione della divinità trascendente e dell'oggettività dei valori, sia degli , di Leopardi (La concezione agostiniana della libertà, Padova 1931). Non v'è nel C. una sofferta ricerca autonoma sui caratteri e ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] che, a differenza dei filosofi a lui anteriori, incentra la sua indagine non sulla natura, ma sull’uomo. Socrate si chiede se esista più il cristianesimo poneva l’uomo in rapporto a un principio trascendente, Dio, che supera il mondo e la vita ...
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FRONTALITÀ
R. Bianchi Bandinelli
Nella scultura a tutto tondo presso le antiche civiltà del bacino del Mediterraneo (arte mesopotamica, egiziana, assira, greca del periodo arcaico e loro zone d'influenza), [...] sopprimendo de terminazioni spaziali naturalistiche, afferma la visione trascendente, allo stesso modo che mediante la f. arcaica si poneva in diretto contatto con lo spettatore, non potendosi concepire immagine di culto religioso impegnata in azione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La peste del 1348, prima spaventosa ricomparsa del morbo nel mondo occidentale dopo [...] se lo studioso americano avesse davvero ragione o se non agissero in lui suggestioni provocate dal conflitto mondiale, allora da poco sedato. Se, in altre parole, quella tendenza trascendente e teocratica, neomedievale e antigiottesca, che Meiss ...
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FERRETTI, Augusto
Nacque a Roma il 21 ag. 1845 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 5 nov. 1862.
In questo periodo si assisteva in Italia ad una ripresa del pensiero tomista con vari centri di irradiazione [...] che permette all'uomo di agire in ossequio al volere trascendente di Dio e, nello stesso tempo, conformemente alla sua natura il F. si rivolge ad un "benevolo lettore" che, pur non coincidendo più con il pubblico ristretto dei suoi studenti, è sempre ...
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Invocazione alle Muse
Domenico Consoli
. Nel ricevere e far suo il tradizionale uso retorico d'invocare le Muse, quando più arduo si presenti l'impegno dell'arte, D. non rinuncia ovviamente alla propria [...] Pagliaro, Il canto II dell'Inferno, in Nuove lett. I 18).
Non molto diversamente nell'invocazione posta all'inizio del Purgatorio - Ma qui la dire quello che non era mai stato detto, e dirlo in modo da non tradirne la sostanza trascendente, pur in ...
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BRUSA, Emilio
Celestino Spada
Nacque a Ternate, in provincia di Como, il 9 settembre 1843 da Giuseppe e da Maria Bianchi. Dopo aver compiuto gli studi classici a Milano, frequentò il corso di giurisprudenza [...] B. ne seguì le dottrine fondamentali circa la natura giuridica del reato e della pena, ma non ne condivise l'idea di una giustizia trascendente attuata per il tramite del diritto positivo.
La distinzione del diritto in generale, e del diritto penale ...
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Le meraviglie del p
Angelo Guerraggio
Le meraviglie del π
Il numero indicato con il simbolo π (pi greco) è forse il numero più famoso nella storia della matematica. È sicuramente l’unico numero che [...] più il numero dei lati, si ottiene che il rapporto C/p non dipende dal raggio r del cerchio).
Il simbolo π comincia a essere usato il tedesco C.F. von Lindemann dimostra effettivamente la trascendenza di π. La sua conclusione ha messo la parola ...
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BARISELLO, Giovanni
Ada Alessandrini
Popolano parmense di parte guelfa. Di professione sarto, visse nel sec. XIII; proveniva da famiglia contadina, in quanto suo padre era mezzadro di casa Tebaldi.
Il [...] non parla della Pasqua come del giorno in cui sarebbe avvenuto il tumulto in Parma, mentre questo particolare avrebbe dovuto colpire la sensibilità del frate cronista cosi incline ad avvertire il segno del trascendente . Dopo il 1269 non si ha, fino ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...